Materie prime impazzite, le borse scendono


Nickel in fortissimo rialzo, stamattina supera di slancio i 100.000 dollari la tonnellata, cinque volte il valore di fine anno. Sul petrolio, c’è l’accordo bipartisan al Congresso degli Stati Uniti sull’embargo. Telecom Italia: pare che KKR stia pensando di offrire 0,40 euro per azione.


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L’entrata in campo come mediatore della Turchia ha cambiato solo per qualche ora il trend delle borse, di nuovo giù ieri in Europa e negli Stati Uniti. Stamattina in Asia Pacifico scendono quasi tutte le principali piazze azionarie. Sono sulla parità Hong Kong e Mumbai. Il future dell’indice Dax di Francoforte è in calo dell’1,3%.
Il Nasdaq Composite ha chiuso in ribasso del 3,6%, un passo all’indietro che lo porta in territorio Bear Market. S&P500 -3%.
Il terzo round di negoziato tra Russia ed Ucraina, sulla carta dovrebbe portare sollievo soprattutto ai civili intrappolati nelle zone di guerra, ma non è detto che i corridoi umanitari funzionino: nei giorni scorsi, di fatto non si sono mai aperti. Le truppe russe starebbero avanzando a Sud e sarebbero ferme sulle posizioni della scorsa settimana a Kiev e nel Nord dell’Ucraina.

Petrolio WTI ieri ha toccato quota 130,5 dollari il barile

Il petrolio WTI del Texas ha toccato ieri quota 130,5 dollari il barile, non molto lontano dal record, poi ha ripiegato, chiudendo a 120 dollari. Stamattina tratta a 121 dollari, più in basso dei massimi delle ultime ore ma comunque in rialzo del 60% da inizio anno. Repubblicani e Democratici hanno trovato un’intesa ieri su un disegno di legge che introduce il divieto di importazione del petrolio russo.
Il frumento ha toccato un altro massimo a Chicago, +68% da inizio anno.

Nickel vola a 100.000 dollari la tonnellata

Le oscillazioni giornaliere del nickel hanno pochi riscontri nella storia del London Metal Exchange, stamattina Bloomberg scrive che il prezzo alla tonnellata ha superato quota 100.000 dollari la tonnellata, +110%. Ieri il future di riferimento per il metallo impiegato nella siderurgia e negli accumulatori di energia elettrica è salito del 90%. A fine 2021 il nickel si comprava a 20.000 dollari la tonnellata.

Oro poco oltre la soglia dei 2000 dollari l’oncia

Si è spinto ieri poco oltre la soglia dei 2000 dollari l’oncia, stamattina è poco mosso, circa dieci dollari sotto. Jeffrey Halley, senior market analyst di Oanda, ha scritto in una nota che negli ultimi giorni l’oro ha seguito il petrolio, per cui, una correzione del primo, frenerà anche il secondo. Il superamento di quota 2.000 dollari è comunque importante perché apre la via al raggiungimento del massimo storico intorno a 2.100 dollari.

Consumi Usa

Già ad inizio anno, lo stratega di Morgan Stanley, Mike Wilson, era cauto sull’andamento dei consumi negli Stati Uniti nel 2022. Nella nota diffusa ieri avverte che la base di partenza era, “il venir meno degli stimoli fiscali, i prezzi elevati e la discesa dei salari reali", a questo, spiega Wilson. “va aggiunta la compressione energetica, una dinamica che danneggerà in modo sproporzionato il consumatore di fascia bassa, che spende più in beni che in servizi”.

La Russia pesa poco su Wall Street

Per le società dell’indice S&P500, i ricavi generati in Russia non arrivano all’1%, la più esposta è Philip Morris, con l’11% del consolidato. Per questa ragione, Jefferies parlava ieri in una nota di un “outlook positivo”. Lo stratega Sean Darby metteva in evidenza la revisione al rialzo delle stime di crescita dell’utile per il 2022 ed il “boom” del Pil degli Stati Uniti nel quarto trimestre, al livello nominale il risultato più forte dagli anni cinquanta.

Ma il calo energia fa male

Altre case d’investimento non sono così ottimiste, principalmente perché l’aumento delle materie prime e dei costi della logistica, associato all’indebolirsi della domanda, sarà un problema per quasi tutte le aziende, soprattutto per quelle più esposte ai consumi. Non è un calo che ieri l’indice settoriale consumer discretionary abbia perso il 5%. Yardeni Research, nella nota di ieri che abbassa a 4000 punti le stime sull’S&P500 a fine anno scrive che prima della guerra il consensus si aspettava a livello economico un gennaio depresso da Omicron, ma un’accelerazione nei mesi successivi, grazie al venir meno della pandemia. "Ora vediamo un'inflazione persistentemente più alta e una minore crescita economica. Non si può più escludere una recessione dato l'ultimo balzo dei prezzi del petrolio”.

Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo

Telecom Italia ha chiuso ieri a 0,25 euro, il fondo KKR, che secondo Il Messaggero sta pensando di rivedere al ribasso la sua offerta, potrebbe farsi avanti con una proposta a 40 centesimi di dollaro. Il cda si riunisce il 13 marzo. 

Diasorin. La neo acquisita Luminex mette sul mercato un sistema diagnostico in grado di “individuare i 16 patogeni più rilevanti relativi alle infezioni gastrointestinali in campioni di feci, riconoscendo, attraverso la piattaforma MAGPIX® , gli acidi nucleici specifici di tali batteri, virus e parassiti”, si legge nella nota di stamattina. 

Rai Way. Il premier Mario Draghi ha firmato un decreto che consente a Rai di scendere sotto il 51% di Rai Way, aprendo la strada all'atteso processo di consolidamento nel settore delle torri di trasmissione. Il provvedimento, spiegano tre esponenti del governo, pone le basi per una potenziale integrazione fra Rai Way ed Ei Towers, tutta da negoziare ma che, se confermata, farebbe nascere un operatore da oltre 2 miliardi di euro di enterprise value. Kepler Cheuvreux e Mediobanca alzano il giudizio.

Banco BPM. Ha convocato l'assemblea per l'approvazione del bilancio il 7 aprile.

Generali. La Stampa riporta che il socio Francesco Gaetano Caltagirone proporrà come presidente Claudio Costamagna e come amministratore delegato Diego De Giorgi.

Eni. L'Italia punta a sostituire circa la meta' del gas attualmente importato dalla Russia con altre fonti energetiche, ha detto il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Mondadori. E’ arrivato il via libera dell’Antitrust all’acquisto del 50% di A.L.I..

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