Maxicedola del 20% per il certificate targato Citigroup su Tesla, Fca e Ford

Già a ottobre il nuovo certificate cash collect con Isin XS1575025066 stacca un maxicoupon del 20%, se i tre sottostanti non si dimezzano in Borsa in tre mesi. Si passa poi a cedole trimestrali del 2,5% con barriera al 65% ed effetto memoria.
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Focus sui titoli
Mentre i governi europei incentivano il rilancio del settore automobilistico, FCA annuncia il nome della holding di controllo del Gruppo (Stellantis: colui che cosparge di stelle) come primo passo per rendere effettiva la fusione con PSA e divenire il quarto produttore mondiale di automobili (nella holding: Fiat, Peugeot, Citroen, Jeep, Maserati, Lancia, Alfa Romeo, Chrysler ecc). Fiat ha guadagnato negli ultimi 4 mesi il 58% ed è ancora lontana dalla quotazione media dei precedenti tre anni in periodo pre-covid. Nonostante il rally da inizio anno il titolo perde ancora il 30%.
Ford, dopo un periodo di crisi (-26% da inizio anno) in cui è riuscita a preservare la liquidità, ha varato un piano di investimento sull’elettrico e sui pick up che risponde sia alla nuove richieste del mercato che alla struttura del suo business. I Pick up della F-Series non sono solo un’icona per gli Usa, ma rappresentano uno dei maggiori casi di successo al mondo di un prodotto tanto da paragonarlo all’i-Phone in quanto da solo ha generato nel 2019 42 miliardi di ricavi (l’i-Phone 55 miliardi) e quasi la totalità degli utili del gruppo. Da sola la F-Series vale di più di moltissime società Usa.
A completare il quadro Tesla, che con le ultime accelerate sta mettendo a terra i frutti di una ricerca e sviluppo unica per proporsi senza competitors come la nuova Apple per la fascia alta del mercato automobilistico.
Approfittarne con una protezione
In questo quadro di crescita con anche un probabile storno del settore sarebbe saggio approfittarne approcciando però i sottostanti con un prodotto che rende e protegge anche in caso di ribasso inferiore al 35%.
Il certificate di Citigroup - Isin XS1575025066 e sottostanti FCA, Ford e Tesla - già a ottobre offre una maxicedola del 20% (utile a compensare eventuali minus in portafoglio, per le banche che utilizzano la compensazione immediata). La Barriera della Maxicedola è il 50% ovvero verrà distribuita se il 15 ottobre nessuno dei tre sottostanti si è dimezzato di valore in Borsa dal livello iniziale. La maxicedola gode dell’effetto memoria.
Si passa poi a premi del 10% annui, sempre con effetto memoria con una barriera di protezione al 65%.
Le cedole vengono staccate trimestralmente e godono dell’effetto memoria quindi, se alla data di valutazione delle cedole, uno dei tre sottostanti è sotto la barriera del 65%, la cedola non verrà staccata, ma se in futuro i tre sottostanti supereranno la barriera allora verranno rimborsate anche le cedole che in passato erano state trattenute.
Il sottostante FCA
Le barriere rappresentano limiti storici: FCA, a parte il peggior momento del COVID a fine marzo, non scende sotto la barriera di 5,886 euro dall’ottobre 2016.

Il sottostante Ford
Ford dall’aprile del 2009 si mantiene sopra il suo livello di barriera di 3,939 dollari, compreso il periodo COVID.

Il sottostante Tesla
Tesla è una storia a sé. Dopo il forte rialzo uno storno è anche atteso. Se la correzione rimane sotto il -35% allora avremmo un ottimo rendimento altrimenti la performance del certificate potrebbe essere negativa (compensata però da ottime cedole tra la Maxicedola del 20% e il 10% annuo).

Scenari di chiusura
Se dopo il 15 aprile 2021 tutti e tre i sottostanti superano la soglia del 100% l’emittente restituirà il prodotto lasciando l’investitore libero di profittare maggiormente del livello di crescita dei sottostanti.
Quindi alla data di valutazione finale del prodotto fissata al 15/07/2025 si possono profilare i seguenti scenari:
- Positivo: con ritiro a 1.000 euro più l’ultima cedola ed eventualmente quelle non ancora distribuite se tutti e tre i sottostanti si trovano sopra i livelli di barriera fissati al 65% del valore iniziale
- Negativo: se anche solo uno dei sottostanti chiude alla data di valutazione con un valore inferiore al livello di barriera del 65% sul prezzo iniziale. Così se FCA avesse perso il 40% dal livello iniziale il certificate verrebbe rimborsato al 60% del suo valore ovvero 600 euro (questa perdita però verrebbe compensato dalle eventuali cedole incassate 20% di maxicedola con barriera al 50% e 10% delle cedole annualizzate)
Due sottostanti sono in fase di rilancio ed il loro valore di partenza è stato calcolato e fissato su livelli storici molto bassi. Escono dall’esperienza COVID molto più strutturati rispetto alla prima fase e possono ora godere degli incentivi di banche e governi su uno dei settori più strategici e significativi.
Rischi
Il prodotto indica un rischio di 5 su 7.
Come tutti i certificate in caso di un default dell’emittente potrebbe non venire affatto rimborsato, tuttavia l’emittente Citigroup si presenta con un rating solido (S&P: A+, Moody: A2, Fitch: A).
Come per tutti i certificate, anche un default di uno dei tre sottostanti implicherebbe la Perdita del capitale investito.
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