Mediaset e Rai si posizionano sulla nuova scacchiera della rete unica
Si riordinano le pedine sulla scacchiera delle tlc italiana. Da un lato si chiarisce la linea tra Mediaset e Vivendi, dall’altro gli sviluppi connessi alla querelle tra le due società spostano l’attenzione sul deal rete unica e aprono la porta a nuovi ingressi “di peso”.
Resta alta l’attenzione sulla rete unica e spunta l’interesse Rai
Secondo quanto riporta oggi il Sole 24Ore, anche la Rai sarebbe interessata al progetto della rete unica italiana. Dopo le esternazioni di Mediaset dei giorni scorsi, sulla scorta del “congelamento” della legge Gasparri (e del fatidico tetto del 10%) anche la televisione pubblica vuole sedersi al tavolo delle discussioni per AccessCo: il progetto per unire FiberCop (con asset di Tim e Fastweb) e Open Fiber. Viale Mazzini sarebbe pronto a rendere ufficiale la sua intenzione dopo il cda in programma giovedì 10 settembre.
L’ingresso di Rai Way (la controllata infrastrutturale della rete pubblica) nel dossier potrebbe avere un forte senso industriale nel momento in cui si concretizza la convergenza degli interessi di mercato e delle tecnologie di trasmissione (compreso il 5G).
Questi sviluppi potrebbero riportare alla luce anche un altro dossier, quello sulla convergenza delle torri tlc e broadcast con una fusione Rai Way-Ei Towers (partecipata al 60% da F2i e al 40% da Mediaset).
Il titolo Rai Way reagisce bene ai rumors e guadagna l’1,07% a metà mattina (a 5,66 euro).
Mediaset e Vivendi giocano la partita parallela
Nei giorni scorsi anche Mediaset aveva esternato il suo interesse per l’asset rete unica. L’apertura della società dei Berlusconi è arrivata dopo la sentenza con cui la Corte di Giustizia europea aveva dato ragione a Vivendi annullando il limite (imposto dal Tar del Lazio) del 10% al diritto di voto dei francesi (29% di Mediaset).
La sentenza della Corte Ue, facendo decadere quanto imposto dalla Legge Gasparri (e il collegato Tusmar), ha aperto alla possibilità per Mediaset di un “avvicinamento” con Tim. Se cadessero i vincoli di convergenza tra Tlc e Media, il Biscione valuterebbe ogni opportunità nel settore Tlc, a partire dalla rete unica in fase di definizione.
Oggi è convocato un cda di Mediaset. All’ordine del giorno soltanto l’approvazione dei conti semestrali, ma non è escluso che l’appuntamento fornisca la scusa all’ad Pier Silvio Berlusconi, per rifare un punto su Vivendi.
Gli appuntamenti? In tribunale
Indiscrezioni circolate nella serata di ieri riferiscono la possibilità di una ripresa dei contratti tra l’ad di Mediaset e quello di Vivendi Arnaud de Puyfontaine già la prossima settimana, per discutere della difficile vicenda legale che coinvolge i due gruppi.
Secondo quanto riporta questa mattina il quotidiano la Repubblica, si potrebbe delineare la possibilità di creare un’alleanza nei contenuti per mettere insieme Italia e Spagna e aggregare nuove realtà europee, come la tedesca ProsiebenSat (di cui Mediaset detiene il 25%), o Canal Plus e le altre tv a pagamento di Vivendi nel Benelux.
Intanto il Tar del Lazio ha fissato per il 16 dicembre l'udienza di merito sul ricorso di Vivendi contro l'ordinanza Agcom che ha imposto al gruppo francese il congelamento di gran parte dei suoi diritti di voto in Mediaset.
Il titolo, dopo un’apertura col segno più hanno virato in negativo, in sintonia con l'andamento altalenante dei future su Wall Street, portandosi sotto la parità a -0,22%, scambiato a 1,82 euro.
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