Mediaset, nuovi scenari dalla sentenza della Corte Ue
Titolo sugli scudi questa mattina a Piazza Affari. Il mercato attende le prossime mosse dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea. Si apre l’ipotesi di una convergenza con gli asset infrastrutturali di Tim, ma per gli analisti si tratta di un “deal complesso”.
Titolo sugli scudi a metà mattina
Mediaset continua a fare la parte del leone sul listino azionario italiano. Questa mattina gli acquisti sul titolo superano l’8,53% a 1,72 euro. Gli occhi del mercato sono puntati sulle prossime mosse del biscione dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso Vivendi.
Ieri il tribunale Ue ha dichiarato «illegittima» la normativa italiana in materia radiotelevisiva, dando ragione a Vivendi, secondo azionista di Mediaset con il 28,8%, che si era vista congelare la quota eccedente il 10% in base all’articolo 43 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar).
Secondo quanto riporta Radiocor al momento si aprono due scenari per Mediaset. Una prima ipotesi vede Agcom annullare la propria delibera del 2017 nella prossima riunione prevista per il 9 settembre. Nel secondo scenario potrebbe essere il Tar a bocciare la delibera di Agcom e Mediaset potrebbe ricorrere al Consiglio di Stato.
La sentenza apre la strada a congetture su una convergenza Tim-Mediaset
In ogni caso la sentenza ha aperto la strada a nuove congetture, tra cui la possibilità di un “avvicinamento” tra Tim (+0,45% in Borsa) e Mediaset. Se cadessero i vincoli di convergenza tra Tlc e Media, la società di Cologno Monzese valuterà ogni opportunità nel settore Tlc, a partire dalla rete unica in fase di definizione.
In questo nuovo scenario, potrebbe essere interessata a partecipare al progetto di rete unica su cui si concentrano le attenzioni di gran parte degli operatori di italiani, compresa Tiscali che ancora oggi continua a crescere del 16% (le azioni sono passate da circa 0,011 dello scorso 27 agosto ai 0,044 circa di oggi).
Per Equita asset Tlc poco appetibile
Gli analisti, però, indicano un orizzonte denso di interrogativi. Secondo Equita, l’ingresso di Mediaset nel deal infrastrutturale rischierebbe di «politicizzare ancor più un tema già complesso». E sottolinea come sia più appetibile, per Mediaset, l’asset commerciale di Tim, rispetto a quello della rete unica. «Pensiamo quindi che scenari di convergenza Mediaset-Tim possano difficilmente trovare l’interesse di Tim, a maggior ragione fino a che non sia stata completata l’esecuzione del progetto rete unica», sottolineano gli esperti che mantengono un giudizio reduce e Tp a 1,5 euro.
L’«appeal speculativo» sul titolo potrebbe arrivare, invece, da una potenziale mossa da parte di Fininvest (46% dei diritti di voto di Mediaset) con un incremento del peso fino al 50%, o da un’eventuale Opa di Vivendi sul titolo, anche senza arrivare al controllo della società.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!