Mediobanca, già partita ricerca del sostituto di Nagel

La bocciatura dell’operazione Banca Generali da parte dell’assemblea di Piazzetta Cuccia apre le porte a nuovi scenari che sembrano non comprendere l’attuale amministratore delegato, mentre resta in stallo l’Ops sulla banca lanciata da Mps.
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Alla ricerca del nuovo ad di Mediobanca
Fallita l’operazione Banca Generali, per Mediobanca è già tempo di guardare al futuro. Un futuro che sembrerebbe non vedere Alberto Nagel ancora alla guida dello storico istituto di Piazzetta Cuccia. Indiscrezioni del Corriere della Sera, infatti, rivelano che gli azionisti dell’istituto starebbero già cercando un nuovo amministratore delegato in sostituzione del manager uscito sconfitto dall’assemblea dei soci che ha votato contro l’acquisizione di Banca Generali.
Tra i nomi indicati dal quotidiano ci sono quelli di Mauro Micillo, responsabile Imi-Cib di Intesa Sanpaolo, e Marco Morelli, ex ad di Mps. Per la presidenza i nomi sarebbero quelli dell'ex Ministro Vittorio Grilli e dell'ex manager di Citi, Luigi De Vecchi.
Accantonato per adesso il proposito di Mediobanca di creare un campione del wealth management con 210 miliardi di attivi in gestione, "ci aspettiamo che la società annunci a breve la presentazione del piano industriale 2025-2028", scrive UBS, "inclusi ulteriori dettagli sui nuovi accordi di partnership con Generali".
Intanto, la banca ha comunicato un'ulteriore riduzione delle quote in mano al patto di sindacato, ora attestato al 7,41% del capitale (60.247.265 azioni), a seguito della vendita di azioni da parte dei gruppi Gavio, Lucchini e Ferrero.
A che punto siamo con l’Ops di Mps
Dal fronte Ops di Mps su Mediobanca, la situazione sembra in stallo. Le adesioni all’offerta lanciata da Siena venerdì erano sostanzialmente ferme al 19,4% dei titoli in oggetto, secondo gli aggiornamenti di Borsa Italiana.
La notizia che l'assemblea della società ha respinto l'offerta su Banca Generali per gli analisti Equita "non ha modificato in modo significativo lo sconto a cui tratta l'offerta di Mps per Mediobanca. Ai prezzi di chiusura di venerdì, l'offerta di Mps per Mediobanca incorpora uno sconto del 2% circa (pari a circa 340 milioni di euro)”.
La bocciatura, proseguono dalla sim, “limitando il potenziale re-rating di Mediobanca, riduce anche le probabilità di un miglioramento di prezzo più rilevante. Tuttavia, considerate le complessità legate al controllo della target, all'utilizzo delle Dta e alle potenziali sinergie, riteniamo che per Mps sia fondamentale superare il 50% di adesioni; con questo fine, un miglioramento delle condizioni economiche dell'offerta potrebbe favorire un più ampio consenso tra gli investitori".
Equita mantiene la raccomandazione buy e il target price a 24 euro sulle azioni Mediobanca, questa mattina in crescita del 2% a 21,93 euro.
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