Mediobanca, ok Bce all’aumento della quota di Delfin e il mercato guarda già a Generali

La cassaforte di Del Vecchio sale dal 9,9 al 19,9% in Mediobanca. L’ok della Bce, oltre a influire sul titolo di Piazzetta Cuccia, aumenta l’appeal su Generali.
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Leonardo Del Vecchio aumenta la sua presenza in Piazzetta Cuccia
Apertura effervescente per il titolo Mediobanca in Borsa dopo l’aumento del “peso” di Delfin nell’azionariato. Ieri è arrivato il disco verde della Banca centrale europea all’aumento della partecipazione della cassaforte di Leonardo Del Vecchio nell’istituto di Piazzetta Cuccia. Francoforte, al termine di un’istruttoria durata 60 giorni, ha trasmesso il benestare all’aumento della quota detenuta da Delfin dall’attuale 9,9 al 19,9%.
L’autorizzazione è stata favorita da una serie di mosse messe in atto dal fondatore di Luxottica:
- la decisione di presentarsi come “investitore finanziario”, ossia non interessato a esercitare funzioni di controllo sulla governance della società;
- l’intenzione di non depositare una lista per l’assemblea di ottobre per l’elezione del nuovo cda.
Secondo i rumors, Del Vecchio potrebbe aumentare la propria partecipazione al 13-14%, superando così anche il patto di consultazione che riunisce il 12,5% del capitale e ha come maggior azionista Mediolanum.
Andamento contrastante per il titolo in Borsa dove si guarda anche alle ricadute su Generali
La mossa ha influito sul titolo con un’apertura di contrattazioni a +1,93% scambiato a 7,61 euro per poi cedere come il resto del listino a metà mattina, attestandosi a -0,80% e passando di mano a 7,408 euro.
Secondo gli analisti l’ok da parte della Bce a Delfin a salire sopra il 10% di Mediobanca, oltre a dare supporto al titolo, aumenta l’appeal speculativo anche su Generali, di cui Piazzetta Cuccia detiene il 13% e Del Vecchio il 4,8%. Questa mattina indiscrezioni di stampa non escludono che ci possa essere un ulteriore rafforzamento delle posizioni dei soci italiani, mentre a livello di strategia gli analisti immaginano difficile la spinta per un cambiamento sostanziale prima del rinnovo del board nel 2022.
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