Meglio Stellantis o GM? I ritardi del gruppo europeo
Entrambe le Case hanno una valanga di Buy dagli analisti, ma le quotazioni di Stellantis restano più sacrificate. Pesa la scarsa presenza in Cina e la minore determinazione sull’elettrico. Accordo in Italia per l’uscita di 1.820 dipendenti
Distanza dai target price: per Stellantis l’upside potenziale è dell’80%
L’autorevole rivista Barron’s suggerisce un nuovo metodo per valutare quali sono le azioni più interessanti fra le grandi Case automobilistiche tradizionali. Un metodo basato sull’incrocio fra due dati: la percentuale di elettrico fra i nuovi modelli e la media dei target price degli analisti. In base a questi dati, il titolo più interessante è Stellantis, seguito da General Motors.
La casa automobilistica degli Agnelli, che oggi ha annunciato in Italia un accordo sindacale per un piano di esuberi che coinvolgerà 1.820 lavoratori (il 3,7% dei 47 mila dipendenti italiani), oggi capitalizza 37,7 miliardi di euro, sulla base di un prezzo per azione di 12,35 euro. Questo prezzo si confronta con una media dei target price degli analisti di 21,66 euro, analisti che in grande maggioranza (18 su 23) consigliano di comprare le azioni. La distanza fra il prezzo attuale e il target price è dell’80%: si tratta del potenziale di upside più alto fra le azioni delle Case automobilistiche tradizionali.
Al secondo posto c’è General Motors, con un upside potenziale del 76% fra la quotazione attuale di 32,6 dollari e la media dei target price di 57,5 dollari.
Le valutazioni di Stellantis sono molto sacrificate.
Vale la pena, però, notare una cosa: Stellantis, che abbiamo detto avere una market cap di 37,7 miliardi, realizzerà quest’anno un fatturato di 170 miliardi di euro, previsto in crescita nel 2023 a 182 miliardi. L’utile netto stimato per quest’anno è di 13,4 miliardi e di 13,8 miliardi quello del 2023. Quindi, i multipli P/E (prezzo/utili) 2022 e 2023 sono rispettivamente 2,8 volte e 2,7 volte.
General Motors ha previsioni di ricavi e utili inferiori, ma ha una capitalizzazione di Borsa più alta. Le stime di fatturato per quest’anno e il prossimo sono di 152 e 164 miliardi di dollari. La market cap di GM è di 47,6 miliardi di dollari, a fronte di una previsione di utili per il 2022 di 9,2 miliardi di dollari e di 9,5 miliardi per il 2023. Quindi i P/E 2022 e 2023 sono rispettivamente 5,1 volte e 5,0 volte.
Il cuore di Stellantis non batte per Pechino.
Perché c’è questa forte differenza di valutazioni fra le due società? Le risposte possibili sono due: la prima è la diversa distribuzione geografica delle vendite dei due gruppi. Stellantis ha una presenza solo marginale in Cina, dove nel 2021 ha venduto appena il 2,6% dei suoi veicoli. Al contrario, General Motors negli scorsi decenni ha saputo costruire una presenza molto importante nel Paese e nel 2021 ha venduto in Cina 2,9 milioni di veicoli, vale a dire il 46% della sua produzione totale.
Per determinare il valore di un’azienda automobilistica, essere o non essere in Cina è di grande importanza, visto che si tratta non solo del più grande mercato automobilistico al mondo, ma anche di quello con il più alto tasso di crescita.
GM guida l’inseguimento a Tesla.
Il secondo motivo della diversa valutazione dei due gruppi risiede probabilmente nel maggiore sforzo di GM verso l’innovazione e la mobilità elettrica, come mostra il grafico qui sotto. Non a caso GM si è posta l’obiettivo di essere la prima a raggiungere e superare Tesla per quantitativi di auto elettriche vendute.
Tra le case automobilistiche tradizionali, General Motors e Stellantis hanno il maggior numero di nuovi veicoli elettrici in arrivo nei prossimi tre anni. I dati sono stati raccolti ed elaborati da John Murphy, analista di Bank of America, che tutti gli anni pubblica il report “Car Wars” che fa il punto sui prossimi lanci di nuovi modelli sul mercato Usa.
La conclusione del report 2022 è che in America stanno arrivando tante nuove auto elettriche (EV): oltre 90 nuovi modelli BEV (100% elettriche) saranno lanciati fra il 2023 e il 2026, un numero superiore ai nuovi modelli in arrivo con motori a combustione (ICE – internal combustion engine). Le nuove ibride in arrivo sono una cinquantina.
La Casa più decisa sull’elettrico è GM che per i lanci dei prossimi tre anni prevede un 65% di nuovi modelli elettrici e un 35% di ICE. GM non prevede nuovi modelli ibridi.
Stellantis punta a un 44% di nuovi modelli elettrici, a un 21% di ICE e un 35% di ibride.
Dopo GM, la più determinata a marciare sull’elettrico è Volkswagen, che prevede che il 54% dei nuovi modelli saranno a batteria, il 31% con motori a combustione e il resto (15%) ibride.
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