Meno probabile il taglio tassi a marzo


La variazione dei salariati agricoli dovrebbe essere stata anche in dicembre molto positiva, solo di poco sotto i livelli di novembre. Il dato parziale diffuso ieri ha portato il mercato a dare al 65% un allentamento monetario in marzo, solo qualche giorno fa eravamo quasi al 90%. Tornano a salire i rendimenti delle obbligazioni e soffrono i tech. Nasdaq alla quinta seduta consecutiva di ribasso, sequenza negativa che non si vedeva da circa un anno. A Piazza Affari è un’altra musica, ieri il Ftse Mib ha guadagnato l’1% grazie alla spinta delle banche.


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I dati macroeconomici diffusi in questa prima parte dell’anno stanno riportando alla realtà gli investitori. Il quadro congiunturale emerso anche ieri dalle rilevazioni sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sulla variazione dei posti di lavoro nel settore privato, rende meno certo il taglio dei tassi di marzo: i trader sono arrivati a darlo al 65%, dall’88% di fine anno. Il Treasury Note a dieci anni si riportato al 4% e per il Nasdaq è arrivata la quinta seduta consecutiva di ribasso, sequenza negativa che non si vedeva da circa un anno. L’indice dei tech ha perso lo 0,6%. S&P500 -0,3%, Dow Jones invariato.

"Il nostro scenario di base prevede circa quattro tagli quest'anno a partire dalla metà dell’anno”, ha dichiarato Sylvia Sheng, strategist globale multi-asset di JPMorgan Asset Management a Bloomberg Television. "Pensiamo che i commenti della Fed, compresi i verbali di questa settimana probabilmente spingano contro un taglio molto precoce quest'anno".

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, il future del Dax di Francoforte perde lo 0,4%. Ieri la borsa tedesca ha guadagnato lo 0,5%, contro il +1% del Ftse Mib di Milano.

A guidare l’ultima seduta della prima settimana del 2024 dovrebbero essere i dati complessivi sul mercato del lavoro.

OCCUPATI E DISOCCUPATI

Secondo FactSet, il Bureau of Labor Statistics dovrebbe comunicare che l'economia statunitense ha aggiunto 160.000 posti di lavoro a dicembre, dai circa 199.000 posti di lavoro non agricoli registrati a novembre. Ma non è difficile trovare economisti che prevedono un'altra sorpresa occupazionale per dicembre.

Morgan Stanley prevede un aumento dei salari di 180.000 unità, mentre EY prevede 185.000 unità. Forse il top della gamma è rappresentato dal nowcast di Bloomberg Economics, che ieri dava le buste paga non agricole in aumento mensile di 242.800 unità.

FactSet prevede che il tasso di disoccupazione statunitense sia leggermente aumentato al 3,8% a dicembre rispetto al 3,7% registrato a novembre.

Le retribuzioni orarie continueranno a mostrare una moderazione a dicembre: gli economisti prevedono una crescita dei salari del 3,9% su base annua, in calo rispetto al 4% di novembre.

Tornando ai dati di ieri. In base alle stime dell'Automatic Data Processor, a dicembre negli Stati Uniti è stato registrato un incremento dei posti di lavoro nel settore privato pari a 164.000 unitá, rispetto alle 101.000 di novembre. Il consenso degli economisti era a 100.000 unitá.

Il settore del tempo libero e dell'ospitalità ha registrato un aumento di 59.000 posti di lavoro. Gli alberghi, i ristoranti, i bar e le strutture simili hanno guidato la ripresa del mercato con la fine delle restrizioni dovute alla pandemia, ma la creazione di posti di lavoro nel settore è diminuita negli ultimi mesi. La categoria si è attestata in testa anche per gli aumenti salariali, con una crescita annua del 6,4%. Il settore manifatturiero che ha perso 13.000 unità e i servizi di informazione e le risorse naturali ed estrattive che hanno registrato entrambi un calo di 2.000 unità. Il ritmo di crescita delle retribuzioni è rallentato ancora una volta: chi ha mantenuto il proprio posto di lavoro ha registrato un aumento annuale del 5,4%, mentre chi ha cambiato lavoro ha visto aumentare le retribuzioni dell’8%. 

"Stiamo tornando a un mercato del lavoro molto allineato alle assunzioni pre-pandemia", commenta Nela Richardson, capo economista di Adp.

ASIA

In Asia Pacifico, si avvia a chiudere in rialzo il Nikkei di Tokyo, +0,5%. Continua la discesa dello yen su dollaro.

Lieve ribassi per le borse della Cina.

PETROLIO

Petrolio in rialzo all’indomani della pubblicazione dei dati sulle scorte. Ieri in serata l’Isis ha rivendicato la strage al cimitero della città iraniana di Kerman. Il Brent guadagna lo 0,7% a 78 dollari il barile.

BITCOIN

Continuano i su e giù del bitcoin, stamattina in calo del 2% a 43.500 dollari. Entro la fine della prossima settimana la SEC deciderà sulla richiesta di emissione di ETF con sottostante il prezzo spot del bitcoin.

TITOLI

Enel. Attraverso la sua controllata Enel Green Power North America, ha perfezionato un accordo con Ormat Technologies per la vendita di un portafoglio di asset rinnovabili negli Stati Uniti per circa 250 milioni di euro, dice una nota.

Poste italiane. Il governo pensa di ridurre la quota pubblica nella società, pur mantenendone il controllo, ha detto la premier Giorgia Meloni 

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