Mercati corrono dopo importanti passi avanti contro il coronavirus arrivati da Gran Bretagna e Cina

Uno scienziato britannico avrebbe scoperto come rallentare lo sviluppo del virus mentre dalla Cina annunciano due farmaci capaci di inibire il coronavirus
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Una possibile soluzione al coronavirus dalla Gran Bretagna
Si tingono di verde i mercati europei dopo la diffusione delle notizie arrivate dall’Europa e dalla Cina di possibili passi avanti della scienza contro il coronavirus. Un influente scienziato britannico, infatti, avrebbe scoperto una cura che permetterebbe di ridurre in parte lo sviluppo del virus, diminuendolo a soli 14 giorni rispetto a due o tre anni attuali.
"Gli approcci convenzionali richiedono di norma almeno due-tre anni prima che si arrivi alla fase clinica. Noi siamo riusciti a generare un candidato in laboratorio in 14 giorni", era l’annuncio fatto a Sky da Robin Shattock, responsabile del dipartimento infezioni delle mucose all’Imperial College di Londra,
La cura verrà testata sugli animali la prossima settimana, aggiungeva Shattock, aggiungendo che poi si passerà all’uomo nel corso dell’estate nel caso in cui ci saranno i finanziamenti necessari.
Altre soluzioni arrivano dalla Cina
Passi avanti verso la cura sono stati annunciati anche dalla Cina, dove alcuni test preliminari svolti in un laboratorio dell’Università di Zhejiang hanno mostrato che due farmaci, l’Abidol e il Darunavir, potrebbero inibire efficacemente il coronavirus.
La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori guidata da Li Lanjuan e annunciata dal quotidiano cinese Changjiang. La scienziata ha inoltre chiesto che i due medicinali siano inseriti nel programma di cure elaborato dalla Commissione sanitaria nazionale, sottolineando che questi non possano essere usati senza prescrizione medica.
Acquisti sui mercati mondiali
La notizia ha accelerato improvvisamente la crescita dei principali indici europei, con il Ftse Mib che arriva a guadagnare oltre l’1%. Sulla stessa scia anche le altre borse del vecchio continente, con il Dax che segna una performance migliore nel corso della mattinata, seguito dal Cac 40 e dall’Ibex 35.
Torna a crescere anche il petrolio WTI (+3%) che dopo essere sceso sotto i 49 dollari al barile, torna sopra quota 51 dollari, accompagnato dal Brent, scambiato a 55,70 dollari.
Il ritorno del greggio spinge anche i titoli petroliferi italiani, con Saipem che guadagna oltre il 2%, mentre Eni, Saras e Tenaris aggiungono un 1%. In crescita, inoltre, anche i futures di Dow Jones, facendo presagire una nuova seduta di forti rialzi a Wall Street.
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