Mercati fermi in attesa dell’inflazione

Gli economisti intervistati dal Wall Street Journal prevedono che l'inflazione PCE annuale si attesterà al 2,8%, con un leggero aumento. La marcia verso il nuovo massimo storico dell’S&P500 si è fermata, anche per effetto delle indicazioni sulle condizioni del mercato del lavoro emerse ieri. Bond. Pur in assenza di un significativo taglio dei tassi, per le obbligazioni degli Stati Uniti il 2025 è stato uno dei migliori anni dell’ultima decade. Pimco consiglia il debito del Giappone a lunga scadenza. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, future del Dax di Francoforte +0,1%. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz rischia di cadere nel voto di oggi in Parlamento sulla legge sulle pensioni. In tre dei principali Paesi industrializzati – Stati Uniti, Regno Unito e Giappone – le riserve auree ufficiali risultano formalmente di proprietà dello Stato e non delle rispettive banche centrali.
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La borsa degli Stati Uniti ha frenato in vista di un segnale di potenziale pericolo: i dati sull’inflazione.
L'indice dei prezzi delle spese per consumi personali di settembre, insieme al reddito e alla spesa personali, sarà pubblicato oggi pomeriggio. Gli economisti intervistati dal Wall Street Journal prevedono che l'inflazione PCE annuale si attesterà al 2,8%, con un leggero aumento, mentre l'equivalente core rimarrà stabile al 2,9%. Questo sarà probabilmente l'ultimo indicatore dell'inflazione ad essere pubblicato prima della decisione della Fed sui tassi.
La marcia verso il nuovo massimo storico dell’S&P500 si è fermata nella seduta di ieri, lo stesso il Nasdaq e il Dow Jones. L’inaspettata brusca discesa delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione sui minimi degli ultimi tre anni ha smentito, almeno in parte, quel che altri dati sul mercato del lavoro avevano raccontato nelle settimane post fine dello shutdown. Complessivamente, il mercato non ha cambiato le assunzioni sul taglio dei tassi a dicembre, i bond hanno però ne hanno preso atto. Il Treasury Note a dieci anni si è indebolito a 4,09%.
I bond in tutto il mondo sono stati appesantiti dalle novità in arrivo dal Giappone: il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha lasciato intendere ieri che il rialzo dei tassi potrebbe proseguire anche oltre dicembre, la stretta monetaria potrebbe essere prolungata. Stamattina Bloomberg riporta che la banca centrale, a meno di novità importanti, il 19 dicembre alzerà i tassi allo 0,75%.
BOND: PIMCO VEDE OCCASIONI IN GIAPPONE
Pur in assenza di un significativo taglio dei tassi, per le obbligazioni degli Stati Uniti il 2025 è stato uno dei migliori anni dell’ultima decade, segnala il Chief Investment Officer di Pimco, Dan Ivascyn nella nota di resoconto del 2025 e previsioni sul 2026. Ad averne beneficio è stata la stessa grande casa della gestione del denaro specializzata in bond: il suo fondo di riferimento ha generato un ritorno del 10,4% fino a oggi.
Ivscyn spiega che la performance nasce dalla valutazioni basse iniziali e anticipa che anche nel 2026 sarà questo il tema più importante. Partendo da questo presupposto, ci sono oggi occasioni interessanti nella parte a lunga del debito giapponese, dove i tassi di rendimento di decennale e trentennale sono sui massimi della storia o di lunghissimo periodo, sul debito del Regno Unito e dell’Australia. Questi asset sono da considerare solo con una copertura in dollari.
Per i bond corporate, soprattutto quelli a più basso merito creditizio, è meglio essere cauti, dopo le buone soddisfazioni ottenute nel 2025. Più in generale, guardando all’allocazione di portafoglio, “Qualunque sia stato il mix di azioni, obbligazioni, liquidità e altri strumenti utilizzato negli ultimi 10-15 anni, probabilmente è opportuno spostare una piccola parte del denaro da questi settori che hanno dato buoni risultati, ma che sono ormai saturi dal punto di vista della valutazione.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo, future del Dax di Francoforte +0,1%.
GERMANIA
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz rischia di cadere nel voto di oggi in Parlamento sulla legge sulle pensioni. "Abbiamo 630 deputati nel Bundestag tedesco. La maggioranza è 316. Noi ne abbiamo 328 e mi auguro un risultato compreso tra 316 e 328", ha risposto ai giornalisti, a margine di un incontro in cancelleria con i ministri presidenti dei Laender a Berlino. Sul pacchetto legislativo è in corso una guerra interna al partito del Kanzler, la Cdu, a causa della rivolta dei giovani, che due giorni fa, nel corso di una prova, hanno fatto registrare quasi venti voti contrari. Una contestazione spiegata con l'indignazione per le troppe concessioni che il leader conservatore farebbe agli alleati socialdemocratici. La sinistra della Linke ha promesso di astenersi, aiutando la coalizione.
Petrolio verso una chiusura di settimana in lieve rialzo, WTI a 59,5 dollari il barile: Citigrup dice che i prezzi potrebbero essere aiutati nei prossimi mesi dal ritorno degli acquisti delle raffinerie cinesi.
Oro poco mosso a 4.215 dollari l’oncia,
DI CHI E’ L’ORO?
In tre dei principali Paesi industrializzati – Stati Uniti, Regno Unito e Giappone – le riserve auree ufficiali risultano formalmente di proprietà dello Stato e non delle rispettive banche centrali.
È quanto emerge da un’analisi comparata dei sistemi normativi internazionali, realizzata dal Centro studi di Unimpresa, che mostra modelli differenti da quello italiano ed europeo, dove l’oro è contabilizzato nei bilanci delle banche centrali. Negli Stati Uniti la disciplina è definita dal Gold Reserve Act del 1934, che trasferì l’intero stock d’oro al Dipartimento del Tesoro. L’oro federale, oggi oltre 8.000 tonnellate, è registrato come “U.S. Treasury-owned gold”.
Schema analogo nel Regno Unito, dove le riserve auree appartengono a HM Treasury e non alla Bank of England. La banca centrale britannica, che possiede solo due lingotti per ragioni storiche, svolge una funzione di deposito sicuro e di amministrazione tecnica.
In Giappone la titolarità delle riserve auree ufficiali fa capo al Ministero delle Finanze, che le contabilizza nello “Special Account for Foreign Exchange Funds”.
NABABBI
196 persone hanno oltrepassato per la prima volta quest’anno la soglia del miliardo di dollari di patrimonio, portando il totale dei miliardari a 2.900, riferisce l’UBS Billionaire Ambitions. L’incremento del 2025, calcolato al netto di trasferimenti ed eredità, è il secondo più alto da quando la banca elvetica diffonde questo report annuale.
I nuovi ricchi hanno aggiunto 386,5 miliardi di dollari di patrimonio dell’aggregato, portandolo a un nuovo massimo storico di 15,8 trilioni. E’ aumentato in modo molto importante il denaro trasferito da una generazione a un’altra, 91 persone hanno ereditato la cifra record di 297,8 miliardi di dollari, in crescita del 36% rispetto al 2024. A livello globale, le eredità hanno aumentato il numero di miliardari multigenerazionali, con circa 860 miliardari multigenerazionali che ora gestiscono un patrimonio totale di 4,7 trilioni di dollari. Nel 2024 si parlava di 805 miliardari con 4,2 trilioni.
I miliardari del tech hanno visto la loro ricchezza aumentare del 23,8%, quelli dell’industria del 27,1% a 1,7 trilioni di dollari, con oltre un quarto proveniente dai nuovi miliardari.
Benjamin Cavalli - head of Strategic Clients di Ubs Global Wealth Management e Co-Head Emea di OneUbs - evidenzia che "la ricchezza media delle donne è aumentata di oltre il doppio rispetto al tasso di crescita medio degli uomini nel 2025" e in parallelo "il numero di miliardarie è salito a 374 contro i 2.545 miliardari uomini”.
Questo cambiamento sta influenzando anche il modo in cui viene gestito il patrimonio: "Le donne sono in media più avverse al rischio, ma più disciplinate degli uomini, ovvero non vendono ai bassi prezzi di mercato, quindi sono meno emotive e hanno portafogli più diversificati, spesso dando priorità alla sostenibilità o agli investimenti a impatto sociale e alla filantropia".
Asia. Indice Dow Asia invariato.
Nikkei di Tokyo di Tokyo in calo dell’1% dopo alcune sedute di rialzo: il bilancio settimanale infatti resta positivo.
Accelerano nel finale di seduta le borse della Cina, Hang Seng di Hong Kong +0,7%. Shanghai Composite +0,7%.
Nel giorno dell’annuncio del taglio tassi di un quarto di punto da parte della banca centrale, l’indice BSE Sensex della borsa di Mumbai guadagna lo 0,5%. La Reserve Bank ha anche annunciato un piano di riacquisto di titoli obbligazionari.
TITOLI
Edison. Edf sta valutando di cedere una quota di minoranza del capitale di Edison, la controllata italiana che produce energia elettrica e gas, attraverso un'Ipo o la vendita a un partner terzo. Lo ha detto l'AD di Edison, Nicola Monti, in un'intervista a Reuters. L'obiettivo del colosso transalpino è quello di evitare di consolidare il futuro debito di Edison.
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