I mercati salgono, ma le incertezze rimangono


L'ottimismo dei mercati azionari ha creato qualche diffidenza nei membri del FOMC e se dovesse continuare, secondo Tognoli la FED potrebbe portare ad oltre il 5-5,25% il tasso di arrivo.

A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM


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Produzione industriale Italiana MoM di dicembre in uscita alle 10:00 (stima -0,2% contro -0,3% di novembre) e alle 16:00 la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di febbraio (stima 64 punti contro 64,9 di gennaio).

Ieri l’inflazione della Germania MoM di gennaio è risultata maggiore rispetto alle attese (+1% contro +0,8% stimato) e in crescita rispetto al -0,8% fatto registrare a dicembre, a conferma di come la BCE non solo alzerà i tassi di interesse anche dopo quello già annunciato di marzo, ma tenderà a mantenerli in squilibrio a lungo per ridurre la crescita dei prezzi.

Orami da anni ci eravamo abituati alla bassa inflazione, bassi tassi di interesse e bassa volatilità. Bene, scordiamoci tutto questo. Nel 2022 è finita la lunga fase del denaro quasi gratis e i mercati finanziari si sono brutalmente “svegliati” dal letargo.

Non è infatti un caso che proprio il 2022 sia stato per i mercati finanziari il peggior anno dalla grande crisi finanziaria. L’inflazione, unita all’aumento dei tassi di interesse, alla guerra e la crisi energetica (ci sarebbero anche altre cose, ma quelle citate credo che bastino) ha fatto crollare la capitalizzazione delle borse mondiali, che hanno bruciato circa venticinque trilioni di dollari di richezza. Non è andata molto meglio al mercato dei bond: il rendimento del Treasury americano a dieci anni è balzato dall’1,5% al 4%, facendone crollarne i prezzi.

Il 2023 si è appena aperto, ma la domanda sulla bocca degli investitori è se le dinamiche che hanno segnato il 2022 proseguiranno anche nel 2023. L’avvio dell’anno, come abbiamo visto fin qui positivo, è stato segnato dall’ottimismo dovuto al calo dei prezzi del gas e dell’inflazione. A dicembre, nell’Eurozona l’inflazione è tornata a una sola cifra e le borse europee hanno messo a segno la miglior performance nella settimana di apertura dell’anno dal 2009. Ma una rondine non fa primavera, tanto è vero che come argomentavamo, l’inflazione della Germania, maggior paese dell’Eurozona, in gennaio ha rialzato la testa.

Dall’altra parte dell’oceano, la crescita del mercato azionario ha tuttavia creato qualche diffidenza nei membri del FOMC i quali temono che l’effetto ricchezza creato dai rialzi di borsa possa spingere i consumi e quindi sostenere l’inflazione, finendo in ultima analisi per complicare il cammino della FED verso la stabilità dei prezzi.

Se l’ottimismo dei mercati azionari dovesse continuare, non escludiamo che la FED possa portare ad oltre il 5-5,25% il tasso di arrivo. Qualche analista comincia anche a pensare che la FED si sia anche presa, in modo informale, il compito di “indebolire” il mercato azionario. Fra le righe dei verbali del FOMC si potrebbe così anche leggere che i membri siano concordi nel ritenere “pericoloso” per il cammino di disinflazione, una riduzione dei tassi di interesse che finirebbe per favorire i mercati azionari e per questa via creare base monetaria.

I mercati dunque salgono, ma le incertezze rimangono. Tra quelle che ancora permangono e caratterizzano le economie non si può non ricordare:

  • l’evolversi delle crisi (il plurale non è un caso). Si perché se è facile intuire che presto o tardi scoppierà la pace, è difficile intuire che cosa accadrà nel post conflitto. Probabilmente la complessità delle interconnessioni sfocerà in una nuova guerra fredda dai risvolti imprevedibili, soprattutto per la presenza di una Cina ben più forte economicamente rispetto a 50/60 anni fa;
  • le catene del valore. Non è facile né tantomeno banale sostituire in breve tempo e in modo economico le economie di scala e l’esperienza della manifattura cinese. E dall’altra parte non è possibile pensare oggi a un qualcosa di diverso di una pacifica convivenza economica tra Cina e USA.

Detto questo, occorre cercare di capire quali potrebbero essere gli investimenti che offrono un rischio/rendimento favorevole per il 2023. Da questo punto di vista, siamo convinti che siano sicuramente presenti diverse interessanti opportunità, che possono essere distinte tra investimenti più tradizionali e investimenti più orientati al futuro.

La prima è quella che fa riferimento ai titoli che pagano un dividendo sostenibile. Quando il prezzo si muove lateralmente o al ribasso, distribuzioni di dividendi elevate possono avere un impatto notevole sulla performance di un investimento.

Un altro tema interessante per il 2023 è l'oro. Nel corso del 2022, nonostante le numerose incertezze economiche, l’oro non ha brillato (è il caso di dirlo) per rendimento. Secondo diversi analisti la causa di questa performance deludente è stato il dollaro forte il quale ha assunto, sia pure in modo temporaneo, il ruolo di rifugio sicuro. Se il ciclo di rialzi dei tassi da parte della FED fosse vicino al termine, è possibile una ripresa (lo abbiamo visto in questo primo scorcio d’anno) dei prezzi dell’oro.

Se allunghiamo l’orizzonte dell’investimento, non possiamo non guardare alle società tecnologiche, dei semiconduttori e quelle che operano nel settore dell’idrogeno. Le azioni delle aziende coinvolte in questi settori sembrano al momento evidenziare valutazioni attraenti rispetto ai livelli di un anno fa.

Rimanendo in ambito tecnologico, sicuramente l'idrogeno offre un interessante potenziale. Numerosi governi di paesi sviluppati hanno accelerato gli investimenti nell’idrogeno che, al momento, si trova ancora in una fase iniziale. Chiaro come per raggiungere gli obbiettivi di neutralità dal punto di vista climatico fissati per il 2050, sia necessario rivedere completamente le fonti di energia. E l'idrogeno è chiamato a giocare un ruolo importante nei prossimi anni. È importante comunque sottolineare che, come tutti gli investimenti nella fase iniziale, si tratta di investimenti con un rischio non trascurabile.

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