Mercato del lavoro USA rallenta, aumentano le previsioni di un taglio a settembre
Il tasso di disoccupazione è aumentato a giugno negli Stati Uniti e sono state create meno buste paga nel settore non agricolo, segnali di un rallentamento economico che spinge a maggior ottimismo in tema di taglio dei tassi di interesse.
Dati contrastanti sull’economia USA
Nuovi segnali di un rallentamento dell’economia USA sono arrivati oggi dal rapporto sul lavoro, molto atteso in vista delle prossime riunioni della Federal Reserve, e l’aumento della disoccupazione e le minori buste paga hanno alimentato le speranze per un prossimo allentamento della politica da parte della Federal Reserve.
Il rapporto del Dipartimento del Lavoro ha mostrato nel mese di giugno un aumento delle buste paga non agricole pari a 206 mila, in rallentamento rispetto alle 272 mila create a maggio ma superiori alle previsioni (190 mila).
Oltre le attese il tasso di disoccupazione, salito al 4,1% quando le attese erano per confermare il 4% precedente. In linea con le previsioni la retribuzione oraria media, aumentata dello 0,30% dal +0,40% del dato precedente.
Prendendo spunto dai dati, gli operatori di mercato hanno aumentato le loro previsioni sui tagli dei tassi di quest'anno e, secondo lo strumento FedWatch di CME Group, le probabilità di un taglio di 25 punti base a settembre sono salite al 75% rispetto al 68% precedente al dato di oggi e al 58% della settimana scorsa.
La reazione di Wall Street
La mattinata dei future sui principali indici di Wall Street trascorreva in parità e dopo la diffusione dei dati macro i contratti sul Nasdaq acceleravano guadagnando lo 0,30%, seguiti da quelli sullo S&P500 e da quelli sul Dow Jones, di poco sopra la parità.
Il dollaro continuava a cedere nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD saliva (+0,20%) a 1,0830, spingendo (+0,30%) l’oro a 2.377 dollari l’oncia. Ancora in calo il Bitcoin (-3%), intorno quota 55 mila dollari, alla sua quarta seduta negativa consecutiva.
I segnali di un’economia debole
Il dato di oggi conferma quanto emerso in settimana dal rapporto ADP sull’occupazione e dalle richieste settimanali di disoccupazione che avevano segnalato un allentamento delle condizioni del mercato del lavoro, mentre l’attività del settore dei servizi è scesa al minimo di quattro anni e gli ordini alle fabbriche sono crollati inaspettatamente.
Le cifre degli occupati non agricoli hanno superato le previsioni otto volte sulle ultime dieci e “questo rende più difficile per la Fed giustificare i tagli dei tassi, poiché un mercato del lavoro saturo può facilmente aumentare le pressioni inflazionistiche”, spiega David Morrison, analista senior di Trade Nation.
“Il deludente indice ISM dei servizi è un'altra indicazione che l'economia sta rallentando. Ancora una volta, la Fed deve bilanciare il rischio di tagliare troppo presto, prima che l'inflazione venga adeguatamente sconfitta, o di lasciarla troppo tardi e rischiare una recessione”, aggiunge Morrison.
Notizie societarie e pre-market USA
Nvidia (+0,10%): il Financial Times scrive che la società consegnerà chip per circa 12 miliardi di dollari in Cina, il doppio delle vendite realizzate dai concorrenti Huawei, in quanto il suo ‘H20’ non rientrerebbe tra quelli vietati.
Apple (+0,10%): è accusata da epic Games, il produttore di "Fortnite", di ostacolare i suoi tentativi di creare uno store di giochi su iPhone e iPad in Europa, ultima escalation di un'aspra faida sul controllo del gigante tecnologico sull'ecosistema di app iOS.
Coinbase (-6%): il Bitcoin scende sotto quota 55 mila dollari trascinando al ribasso tutto il settore legato alle criptovalute.
Macy's (+2%): Arkhouse Management e Brigade Capital Management hanno rilanciato l'offerta per l'acquisto della società per circa 6,9 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
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