Merck continua a correre dopo la pillola anti Covid e l’acquisizione di Acceleron Pharma


Continuano gli acquisti sul titolo Merck a New York sulla scia dell trend partito la scorsa settimana sull’annuncio dell’efficacia della pillola contro il Covid 19 a cui si aggiunge l’ufficializzazione dell’operazione Acceleron Pharma.


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Il rally di Merck a New York

Prosegue il rally a Wall Street di Merck, una delle più importanti società farmaceutiche al mondo, protagonista in questi giorni grazie all’annuncio di una pillola contro il Covid 19.

Se la chiusura delle contrattazioni a New York aveva visto Merck chiudere con un guadagno superiore all’8%, oggi il pre-market USA vede le azioni della società in crescita del 3%, suggerendo un nuovo balzo al suono della campanella.

L’annuncio da parte di Merck aveva attirato forti vendite sulla concorrenza, in particolare su Moderna, che cedeva oltre l’11%, e Novavax, in flessione del 12%, anche oggi negative.

L’acquisizione di Acceleron

In queste ore Merck aveva ufficializzato l’acquisizione di Acceleron Pharma, confermando così quanto scritto dal Wall Street Journal nel fine settimana.

L’annuncio è arrivato congiuntamente dalle due società, le quali hanno concordato l’acquisizione di Acceleron da parte di Merck per una cifra pari a 180 dollari per azione in contanti e un valore complessivo di 11,5 miliardi di dollari. L’operazione dovrebbe chiudersi nel quarto trimestre 2021.

L’attività di Acceleron si concentra sulla ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di terapie per trattare i disturbi legati al sangue come Reblozyl, mentre sta sviluppando un trattamento per un tipo di pressione alta che colpisce i polmoni.

Reblozyl, realizzato congiuntamente da Bristol e Acceleron, ha portato vendite pari a 274 milioni di dollari nel 2020, secondo quanto calcolato da Bristol Myers.

Il farmaco contro il Covid 19

La settimana scorsa Merck aveva annunciato il suo farmaco anti-Covid chiamato Molnupiravir che sarebbe in grado di “ridurre del 50% il rischio di ospedalizzazione e morte dei pazienti trattati entro cinque giorni dall’inizio dei sintomi”, secondo quanto comunicava la società.

A sostegno del farmaco di Merck era intervenuto l’immunologo statunitense per l’emergenza Covid, Anthony Fauci, sostenendo che i risultati di Molnupiravir sono “impressionanti”.

Il consulente della Casa Bianca ha poi sottolineato che “gli Stati Uniti stanno voltando pagina rispetto al più recente balzo di casi di Covid” dovuti alla variante Delta.

Il farmaco è attualmente in fase III di sperimentazione su un campione di 775 pazienti che hanno contratto la malattia a livello lieve o moderato.

I risultati dello studio mostrano come solo il 7,3% dei pazienti trattati con il Molnupiravir sono stati ospedalizzati entro il ventinovesimo giorno, mentre la percentuale trattata con un placebo era del 14,1%. Inoltre, non sono stati riscontrati decessi a fronte della somministrazione del farmaco.

L’azienda ha sottolineato che il farmaco “ha dimostrato efficacia anche contro le varianti, Gamma, delta e Mu”, aggiungendo che ne chiederà l’autorizzazione d’emergenza alla FDA americana e ad altre agenzie nel mondo.

Si muove la concorrenza

Nel frattempo, anche Roche e Pfizer hanno annunciato di essere impegnate nello sviluppo di farmaci antivirali per la cura del coronavirus.

Pfizer ha avviato uno studio di medio-lungo periodo su un farmaco orale, ottenuto partendo dal Ritonavir, per la prevenzione del Covid e che coinvolgerà 2.660 adulti in buona salute e conviventi con un soggetto positivo al Covid 19.

Studio in corso anche per Roche, i cui test sono già alla fase II/III sul Ronapreve, un trattamento per pazienti ospedalizzati, che sembra aver dimostrato una netta riduzione della carica virale entro 7 giorni dall'assunzione.

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