Meta: l’efficienza di Zuckerberg conquista il mercato. Target price in rialzo


I dati del quarto trimestre confermano il calo delle entrate, ma sono migliori delle stime. L’azienda ha tagliato le spese e gli investimenti, ma non frena sul progetto metaverso. Mega buyback da 40 miliardi di dollari.


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Balzo del 22% del titolo nell’afterhours

Mark Zuckerberg ha finalmente detto quello che gli investitori volevano sentire e la reazione del mercato è arrivata puntuale e potente con un rialzo del 22% del titolo Meta nell’afterhours di mercoledì 1° febbraio (a 166 dollari), dopo la diffusione dei risultati del quarto trimestre 2022. “Il nostro  obiettivo è fare del 2023 l’Anno dell’Efficienza e siamo concentrati per diventare un’organizzazione più forte e più agile”, ha detto il Ceo e fondatore della ex Facebook. Un bel ritorno sulla terra dopo i tanti proclami sulle future meraviglie del metaverso, di cui ancora si fa fatica a distinguere i contorni e a valutare le potenzialità.

Dopo avere subito nel 2022 un crollo del 64%, l’azione Meta segna ora un rialzo del 27% dall’inizio dell’anno, ma alla chiusura ufficiale di ieri a 153 dollari (prima del balzo nell’afterhours) valeva comunque la metà di un anno fa. Altro elemento gradito nella comunicazione di ieri sera è l’annuncio di un mega buyback, con altri 40 miliardi di dollari impegnati nel riacquisto di azioni proprie, che si vanno ad aggiungere ai 10,9 miliardi dei programmi precedenti.

Ricavi in calo del 4%, utile dimezzato

I risultati del quarto trimestre 2022 sono stati migliori delle attese con i ricavi assestati a 32,17 miliardi di dollari, in calo del 4% sullo stesso periodo dell’anno precedente. E’ stato il terzo trimestre consecutivo di contrazione del fatturato. L’utile si è più che dimezzato rispetto a un anno prima scendendo a 4,65 miliardi (-55%).

Dopo essere stata per anni il prototipo della società tech che conquista gli investitori grazie a un ritmo forsennato di crescita, Meta ha scelto l’efficienza come la parola chiave da comunicare, per aumentare la redditività. E ha colpito nel segno.

“Nei nostri primi 18 anni di attività siamo cresciuti a un ritmo del 20-30% all’anno, o anche di più -  ha detto Zuckerberg durante la call con gli analisti -. “Poi la situazione è cambiata in modo drammatico nel 2022, quando le nostre entrate sono state negative per la prima volta nella storia dell'azienda”. Guardando al futuro, Zuckerberg ha usato un tono realistico. “Non prevediamo che la situazione continuerà”, ha detto a proposito del recente calo delle entrate. “Ma non credo nemmeno che tornerà tutto come prima”.

Oltre 2,9 miliardi di persone attive sui social del gruppo

La ricerca dell’efficienza passa attraverso il taglio dei costi. Meta ha abbassato le sue stime per le spese totali nel 2023, che ora si aggirano tra 89 e 95 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 94-100 miliardi di dollari. A novembre, l'azienda ha annunciato il licenziamento di oltre 11.000 dipendenti, pari al 13% del suo organico.

Anche il piano di investimenti è stato rivisto: nel 2023 saranno investiti fra i 30 e i 33 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 34-37 miliardi. Questo non vuole dire che Meta rinuncia alla sfida principale in cui si è lanciata, quella del metaverso. Reality Labs, la divisione che si occupa del metaverso, ha accumulato l’anno scorso perdite per 13,7 miliardi di dollari e nel 2023 potrebbe perderne ancora di più.

Il calo delle entrate non significa un calo della forza di penetrazione di Meta sulla popolazione terrestre. Al contrario, l’anno scorso il numero degli utenti attivi giornalieri di Facebook ha superato per la prima volta i 2 miliardi (+70 milioni) e il numero degli utenti dell’intera famiglia dei social del gruppo ha raggiunto 2,96 miliardi (+5%).

Scatta la corsa dei broker ad alzare il target price: Jefferies il primo

Per trasformare questa crescita in aumento delle entrate pubblicitarie Meta deve ancora superare gli ostacoli tecnologici che le ha frapposto Apple, rendendo più difficile tracciare i dati dei possessori di iPhone che ricevono pubblicità. “Su questo stiamo migliorando” hanno detto i vertici della società.

Jefferies è stato il primo broker a reagire dopo le comunicazioni della società: ha confermato la raccomandazione Buy e ha alzato il target price da 175 a 225 dollari. Dei 57 analisti che coprono Meta, 38 raccomandano di comprare le azioni (Buy o Outperform) e la media dei target price è 154 dollari, praticamente il prezzo di chiusura di mercoledì 1° febbraio. C’è da scommettere che nei prossimi giorni fioccheranno le modifiche dei target.

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