Meta: oggi Zuckerberg fa il punto sullo stato del Metaverso


All’annuale convention degli sviluppatori il tema caldo è lo sviluppo del Metaverso al di là del gaming. Per ora Meta continua a investire e a perdere soldi, ma le prospettive ci sono: non a caso le spagnole Banco Santander e Bbva sono già nel Metaverso


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La scommessa su cui si gioca il futuro della società.

Con l’azione che nell’ultimo mese è scesa del 20% e segna un ribasso dall’inizio dell’anno del 60%, gli azionisti di Meta Platforms seguiranno stasera con grande attenzione l’annuale convention per gli sviluppatori Meta Connect (ore 19,00 in Italia). L’appuntamento, ovviamente virtuale, si aprirà con una comunicazione del Ceo Mark Zuckerberg, che farà il punto sullo sviluppo del Metaverso, la scommessa su cui si gioca il futuro della società.

Barron’s riferisce che Meta dovrebbe presentare un nuovo casco per la realtà virtuale di fascia alta che l'azienda ha chiamato Project Cambria e che, secondo indiscrezioni, si chiamerà Meta Quest Pro. Lo scorso maggio l’azienda aveva organizzato una prima dimostrazione del casco, che permette un'esperienza di realtà mista che sovrappone personaggi ed esperienze digitali a uno spazio reale.

Reality Labs ha perso nel primo semestre 5,8 miliardi di dollari.

Secondo Brian White, analista di Monness Crespi Hardt, Meta domina il mercato dei caschi per la realtà virtuale, con circa il 90% del mercato, guidato dalle cuffie Quest 2, il cui prezzo parte da 399,99 dollari. L’utilizzo di questi caschi è prevalentemente per il gaming e la divisione Reality Labs di Meta, quella che si occupa dello sviluppo della realtà virtuale (VR) e del Metaverso, ha realizzato nel primo semestre ricavi per 1,1 miliardi di dollari, accusando una perdita di 5,8 miliardi.

Il tema più caldo della convention sarà affrontato nella sessione “A Metaverse beyond gaming”, il metaverso al di fuori del gaming, dato che Meta continua a investire sull’ipotesi che si svilupperà un ampio business nel mondo virtuale. Tempi e dimensioni di questo business è quello che vorrebbero conoscere gli investitori, che nel frattempo vedono sui conti di Meta gli effetti negativi del rallentamento economico e della concorrenza di TikTok, Apple e Amazon, che vanno a erodere la raccolta di pubblicità digitale della società di Zuckerberg.

Previsto per il terzo trimestre un calo dei ricavi del 5%.

Dopo che il secondo trimestre ha evidenziato una flessione dei ricavi dell’1% sullo stesso periodo dell’anno precedente, il consensus degli analisti dice che il terzo trimestre potrebbe registrare un ulteriore calo del 5% a 27,5 miliardi di dollari, e soprattutto una drastica riduzione dell’utile a 5,1 miliardi di dollari dai 9,1 miliardi del terzo trimestre 2021 (-44%). Meta annuncerà i risultati il 26 ottobre.

l P/E è sceso a 13,5 volte, più basso della media dell’S&P500.

Al prezzo attuale di 133,79 dollari, l’azione Meta quota al livello più basso dal dicembre 2018. L’attuale market cap di 360 miliardi di dollari corrisponde a 13,5 volte gli utili previsti per il 2022, che il consensus indica a 26,6 miliardi di dollari, in calo del 32% dall’anno precedente. Si tratta di un multiplo terribilmente basso per una società tecnologica, più basso de P/E medio dell’indice S&P 500 che oggi è di 15,2 volte.

Anche per questo da parte degli analisti c’è un coro quasi unanime di raccomandazioni di acquisto sul titolo Meta, con 41 Buy su 55 esperti che coprono la società. La media dei target price è 219 dollari, un obiettivo di prezzo che esprime una previsione di rialzo del 64% nei prossimi 12 mesi.

Banco Santander e Bbva sono nel metaverso.

I possibili sviluppi dell’economia del metaverso non sono solo nella testa di Zuckerberg. Il Sole 24 Ore riporta che negli ultimi mesi importanti gruppi creditizi, come Banco Santander e Bbva, hanno fatto il loro debutto su Decentraland, una piattaforma su cui comprare appezzamenti di terreno nel metaverso. Sul fronte della vigilanza, anche i regolatori stanno esplorando una nuova dimensione in diversi settori. Le autorità di vigilanza, riporta il quotidiano, si stanno chiedendo, innanzitutto, se in un mondo virtuale come il metaverso, dove già avvengono operazioni finanziarie, sia o meno necessaria la loro stessa presenza e come debba prendere forma la disciplina dei settori.

Una delle poche certezze è che disciplinare il metaverso e i suoi settori è un tema di carattere globale, non locale. In generale bisogna ancora decidere come intervenire, ma gli aspetti da regolamentare replicano più o meno quelli del mondo reale: la tutela dei dati personali, la privacy, la cybersicurezza, la tutela dei diritti, la libera concorrenza, le responsabilità.

I primi segnali di presenza dei regolatori nel web3 già ci sono e arrivano da Dubai e dal Brasile

La Virtual Assets Regulatory Authority di Dubai ha fatto il suo debutto nel metaverso, acquistando un "meta-terreno" per la creazione di una sua sede centrale virtuale. Un progetto di regolamentazione decentralizzata che può fare scuola. La Securities and Exchange Commission del Brasile invece si sta preparando ad entrare nel metaverso con programmi di educazione finanziaria rivolti agli utenti.

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Codice: NASDAQ:META
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