Meta punta alla SuperAI e vola in Borsa. Valutazione ancora attraente

Con la creazione di MSL e l’assunzione di figure chiave da OpenAI e DeepMind, Meta investe sull’AI avanzata. Il titolo segna la miglior performance tra le Magnificent Seven, ma resta fra i meno cari del gruppo
Indice dei contenuti
- 1. Nasce Meta Superintelligence Labs: nuovo polo per l’AI avanzata
- 2. Campagna acquisti miliardaria per i migliori talenti dell’AI
- 3. Verso Llama 4.1 e oltre con un miliardo di utenti attivi
- 4. Nei bilanci di Meta liquidità disponibile per 57 miliardi
- 5. I multipli di Meta dicono che il titolo può ancora salire
Nasce Meta Superintelligence Labs: nuovo polo per l’AI avanzata
Meta Platforms, la holding che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp, ha chiuso la seduta di lunedì 30 giugno con un rialzo dello 0,6%, toccando un nuovo massimo storico a 738,09 dollari. L’interesse del mercato si è riacceso alla notizia, riportata dal Wall Street Journal e confermata da un memo interno dell’azienda, della creazione di una nuova divisione strategica: Meta Superintelligence Labs (MSL).
La nuova divisione, che riunirà sotto un’unica struttura i team di ricerca fondamentale sull’AI, gli sviluppatori dei modelli open-source Llama e i gruppi che lavorano ai prodotti basati sull’intelligenza artificiale, rappresenta il fulcro della nuova strategia di Meta nel campo della cosiddetta “superintelligenza”, ovvero tecnologie capaci di superare le capacità cognitive umane.
Alla guida della divisione il Ceo Mark Zuckerberg ha nominato Alexandr Wang, ex Ceo di Scale AI, ora Chief AI Officer di Meta, e Nat Friedman, ex Ceo di GitHub, entrambi protagonisti di un’intensa campagna di acquisizione di talenti condotta da Zuckerberg in prima persona per rafforzare le competenze AI del gruppo.
Campagna acquisti miliardaria per i migliori talenti dell’AI
Meta ha avviato un’autentica corsa al reclutamento dei migliori ricercatori nel settore dell’AI. L’ingresso di Wang è fra gli obiettivi che il Ceo di Meta si era posto mesi fa quando ha deciso di investire 14,3 miliardi di dollari per acquisire la startup Scale AI, una società specializzata in etichettatura dati, fondata e guidata dallo stesso Wang. Altri ingressi eccellenti provengono da realtà come OpenAI, DeepMind e Anthropic.
Tra i nuovi arrivi figurano ricercatori coinvolti nello sviluppo di GPT-4o, Gemini 2.5, Chinchilla e altri modelli all’avanguardia. Bloomberg e CNBC hanno riportato che Meta ha provato senza successo ad acquisire la startup Safe Superintelligence, fondata da Ilya Sutskever, ma è riuscita comunque ad assumere figure chiave come Daniel Gross.
Secondo il Ceo di OpenAI Sam Altman, Meta sarebbe arrivata a offrire bonus di ingresso fino a 100 milioni di dollari per attrarre i migliori profili, innescando una competizione senza precedenti sul mercato del lavoro high-tech. Andrew Bosworth, Cto di Meta, ha definito la situazione “incredibile e mai vista nei precedenti 20 anni”.
Verso Llama 4.1 e oltre con un miliardo di utenti attivi
Meta punta ora a consolidare e rilanciare il proprio set di modelli fondativi. Nella comunicazione interna, Zuckerberg ha anticipato che sono in corso i lavori su Llama 4.1 e 4.2, che alimentano già oggi Meta AI, la suite di funzioni basate su intelligenza artificiale integrata nelle app dell’ecosistema Meta, usata da oltre un miliardo di utenti attivi al mese.
Parallelamente, è stato avviato lo sviluppo di una nuova generazione di modelli AI, destinati a “raggiungere il frontier” tecnologico entro l’anno. Zuckerberg ha dichiarato di aver selezionato personalmente, negli ultimi mesi, i migliori profili da Meta, da startup emergenti e da laboratori di ricerca esterni per formare il nucleo del team d’élite che guiderà questo sviluppo.
Nei bilanci di Meta liquidità disponibile per 57 miliardi
Nel memo diffuso lunedì, Zuckerberg ha sottolineato il posizionamento unico di Meta nella corsa alla superintelligenza. A differenza di laboratori più piccoli, Meta può contare su un business sostenibile, su risorse di calcolo estese e sull’esperienza di prodotto maturata con oltre 3 miliardi di utenti mensili attivi su scala globale. Inoltre, l’azienda è tra le pioniere nel settore dei wearable AI, come gli occhiali con assistente virtuale, e può agire con maggiore velocità rispetto a società più complesse dal punto di vista organizzativo. Infine non è da trascurare la potenza finanziaria di Meta, nei cui bilanci figura una liquidità disponibile per 57 miliardi di dollari, destinata a salire, secondo gli analisti, a 78 miliardi alla fine del 2026.
I multipli di Meta dicono che il titolo può ancora salire
Meta è ora tra i big tech – insieme a Microsoft e Nvidia – che hanno recentemente toccato nuovi massimi in Borsa, mentre Apple, Amazon, Alphabet e Tesla restano ancora al di sotto dei picchi toccati tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Dall’inizio dell’anno il titolo Meta è salito del 26%, segnando la migliore performance fra le cosiddette Magnificent Seven, davanti a Microsoft (+18%) e Nvidia (+17%).
Nonostante questo rally, il titolo Meta è oggi fra i meno cari nel gruppo delle SuperTech Usa, con un P/E 2025 di 28 volte, contro le 37 volte di Microsoft, le 30 volte di Nvidia e le 35 volte di Amazon. Apple è valutata a un multiplo identico a quello di Meta e solo Alphabet (Google) è meno cara con un P/E 2025 di 18 volte.
Il rally ha sorpreso gli analisti che nella stragrande maggioranza confermano raccomandazioni di acquisto su Meta (60 Buy o Outperform su 69 esperti che coprono il titolo), anche se la media dei target price, pari a 729 dollari, è ormai superata dal prezzo di Borsa.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
