Mfe conferma la guidance 2022 in un incerto contesto macro


La ex Mediaset ha visto calare il proprio utile netto nei primi nove mesi del 2022 anche se nel complesso prevede un anno caratterizzato da risultati economici e free cash flow positivi.


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I numeri di Mfe

Resta debole il 2022 di Media For Europe, la ex Mediaset, anche se la società ha negato impatti negativi da un contesto economico definito “difficile”, in particolare a causa di inflazione e crisi economica, confermando le previsioni per il resto dell’anno.

Nel dettaglio, l’utile netto di Mfe nei primi nove mesi dell’anno ha visto un deciso calo (-4,6%) rispetto allo stesso periodo del 2021, scendendo a 78,5 milioni, su ricavi netti consolidati di 1,9 miliardi di euro (-4,6%).

Sul risultato, però, pesavano la cessione di Towertel e la chiusura del contenzioso relativo a Dailymotion che nel 2021 avevano portato ad un utile netto di 273,8 milioni.

In calo anche l’Ebit di gruppo, passato dai 275 milioni ai 97,6 milioni attuali, mentre la generazione di cassa caratteristica dei nove mesi a livello di gruppo risultata positiva per 359,1 milioni, con l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre pari a 877,3 milioni, in linea con quella di dicembre 2021.

Deboli i ricavi dei nove mesi relativi al solo mercato italiano, con 1,310 milioni e un -5,6%, anche se quelli pubblicitari lordi sono risultati migliori (-2,5%) rispetto alla stima Nielsen per il settore tv nel nostro paese e in linea con il consensus degli analisti.

Infine, i costi operativi delle attività italiane sono aumentati a 1,325 miliardi di euro da 1,253 miliardi, influenzati dai diritti sportivi e dall’inflazione, in particolare a causa dei rincari energetici e del rallentamento economico.

Crisi geo-politica

La società ha sottolineato come i conti del 2022 del gruppo non abbiano “risentito di impatti significativi dal perdurare della crisi geo-politica” e dall’inflazione, ma, al contrario, “i 2 principali indicatori (risultato netto, operativo e generazione di cassa) hanno registrato tutti segno positivo”.

“Se da un lato la fase di incertezza economica ha determinato una contrazione degli investimenti pubblicitari, dall’altro il calo si è manifestato in termini decisamente contenuti, anche perché il terzo trimestre è strutturalmente il più debole dell’anno nei ricavi pubblicitari tv”, spiegava la società nella nota, aggiungendo che nei primi nove mesi “MFE ha ulteriormente rafforzato la propria quota del mercato pubblicitario italiano grazie alla crescita degli ascolti televisivi”.

Previsioni 2022

All’interno di questo contesto macroeconomico, il ‘Biscione’ conferma l’obiettivo di conseguire per l’esercizio 2022 risultati economici e una generazione di cassa caratteristica (free cash flow) positivi”, con i costi business Italia confermati a 1,8 miliardi di euro per il prossimo anno.

Previsioni, in particolare, effettuate “grazie al solido posizionamento editoriale, alla considerevole quota di mercato pubblicitario e alla capacità di adeguare tempestivamente il profilo dei costi all'andamento della raccolta pubblicitaria”, spiegano dal gruppo.

In particolare, “in Italia, nell’ultimo trimestre dell'esercizio, a livello di gestione operativa, i costi totali si manterranno decisamente al di sotto di quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente mentre nell’ultima parte dell’anno la dinamica dei ricavi pubblicitari complessivi sui mezzi gestiti dal gruppo sarà caratterizzata da un andamento a due velocità”.

Se fino a metà novembre, infine, “l’andamento della raccolta ha dimostrato una buona resilienza con un andamento migliore rispetto a quello dei primi nove mesi 2022”, per la seconda metà di novembre “si segnala scarsa visibilità e un andamento condizionato dalla presenza dei Mondiali di calcio in Qatar trasmessi in esclusiva da Rai”.

Leadership in Italia

Nel 2022 Mediaset ha confermato la propria leadership sul target commerciale (15-64 anni), nel total di giornata (40%) e in Prime Time (40%) in Italia, con Canale 5 “rete leader in tutte le fasce orarie”.

Dalla società sottolineano l’affermazione senza precedenti avvenuta in Italia nel periodo, vista l’audience superiore a quella del servizio pubblico Rai, in particolare sul pubblico 15-64 anni (nelle 24 ore), con il 40,9% e oltre il 10% rispetto alla concorrente, mentre per la prima volta supera la Rai (37,08%) sul totale giornata con il 37,8%.

Leadership tv confermata anche in Spagna, con una quota nelle 24 ore pari al 26,4% con un picco del 29,2% sul target commerciale, e Telecinco ancora prima rete nazionale sul totale pubblico (12,6% h24) con il target commerciale in crescita (13,7%).

Conti in linea

Gli analisti di Equita Sim definiscono i conti di Mfe “in linea con le attese”, con i numeri in Spagna già noti.

In Italia, la “pubblicità risulta in calo del 10% a 284 milioni e l’Ebit scende da 41 a -34 milioni (come atteso), la visibilità è bassa ma ad ottobre/inizio novembre il calo sembra meno negativo delle previsioni”, aggiungono da Equita.

A Piazza Affari, intanto, le azioni Mfe A cedono l’1% (Mfe B -2%) dopo circa un’ora di contrattazioni successive alla diffusione dei dati, scendendo a 0,371 euro, tornando ai livelli di metà settembre.

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