Micron riaccende il tema dell’intelligenza artificiale
Più di un analista temeva che iI primo produttore di chip di memoria degli Stati Uniti presentasse conti e previsioni deludenti, così non è stato: il titolo è salito del 12% nel dopo borsa. Per il trimestre in corso i ricavi sono attesi intorno a 8,7 miliardi di dollari: il consensus FactSet era 8,3 miliardi di dollari. Meglio delle attese anche le indicazioni sul risultato netto.
In Asia Pacifico salgono le società del settore, soprattutto quelle più prossime al tema dell’intelligenza artificiale. Tokyo Electron +7% nel Nikkei. Samsung Electronics +4% nel KOSPI di Seul. Nello stesso listino, SK Hynix +7%. Il produttore di chip di memoria ha avviato la produzione di massa di una nuova versione dei suoi chip di memoria ad alta larghezza di banda.
IlSole24Ore lancia l’allarme sul debito globale, arrivato a 312mila miliardi di dollari nella prima metà del 2024. La cifra, che vale circa il 323.
Unicredit. Sei policymaker della Bce hanno detto a Reuters di essere ampiamente favorevoli in linea di principio a una combinazione con Commerzbank.
Le società dei semiconduttori sono tornate ad animare le borse. Dopo una seduta di scarsa rilevanza, chiusa con il primo ribasso del Dow Jones dopo quattro sedute consecutive di rialzo, i future hanno girato al momento delle comunicazioni del trimestre di Micron. L’indice S&P500 ha chiuso in calo dello 0,2% e il Nasdaq sulla parità. I future indicano un avvio di seduta con rialzi nell’ordine del mezzo punto percentuale per il primo e dello 0,9% per il secondo.
MICRON
Più di un analista temeva che il primo produttore di chip di memoria degli Stati Uniti presentasse conti e previsioni deludenti, così non è stato: il titolo è salito del 12% nel dopo borsa. Per il trimestre in corso i ricavi sono attesi intorno a 8,7 miliardi di dollari: il consensus FactSet era 8,3 miliardi di dollari. Meglio delle attese anche le indicazioni sul risultato netto, 1,74 dollari per azione, il consensus era 1,52 dollari. I conti del quarto trimestre dell’anno fiscale si sono invece chiusi con vendite in crescita a 7,75 miliardi di dollari, da 6,81 miliardi del trimestre precedente e 4,01 miliardi dell'anno precedente. L'amministratore delegato di Micron, Sanjay Mehrotra, ha dichiarato in un comunicato che la domanda di intelligenza artificiale "ha favorito una forte espansione dei nostri prodotti DRAM per data center e della nostra memoria ad alta larghezza di banda leader del settore".
CHIP
In Asia Pacifico salgono le società del settore, soprattutto quelle più prossime al tema dell’intelligenza artificiale. Tokyo Electron +7% nel Nikkei. Samsung Electronics +4% nel KOSPI di Seul. Nello stesso listino, SK Hynix +7%. Il produttore di chip di memoria ha avviato la produzione di massa di una nuova versione dei suoi chip di memoria ad alta larghezza di banda, l’obiettivo è la consegna prima della fine dell'anno. Il prodotto sarà la prima versione al mondo a 12 strati di HBM3E, che si riferisce all'ultima generazione di chip di memoria avanzati in grado di gestire lavori di intelligenza artificiale generativa di alto livello. SK Hynix ha dichiarato che il chip avrà una capacità di 36 gigabyte, la più alta tra i chip HBM esistenti. Si tratta di un aumento del 50% della capacità rispetto al precedente chip a otto strati, che l'azienda ha iniziato a produrre in massa a marzo, pur mantenendo lo stesso spessore.
In Asia, l’effetto Micron contribuisce a dare forza al rialzo. Nikkei di Tokyo +2,3%. Hang Seng di Hong Kong +2,2%. Shanghai Composite +0,6%. KOSPI di Seul +2%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,3%.
Euro poco mosso, a 1,114, dopo il calo di ieri.
DEBITO GLOBALE
IlSole24Ore lancia l’allarme sul debito globale, arrivato a 312mila miliardi di dollari nella prima metà del 2024. La cifra, che vale circa il 323% del PIL Globale, è calcolata dall’Institute of International Finance (Iif) sulla base dei dati presenti nel suo Global Debt Monitor. Cina e Stati Uniti, seguiti da India, Russia e Svezia, hanno registrato gli aumenti più significativi negli ultimi tre mesi, al contrario di molti Paesi europei e del Giappone che invece hanno ridotto l’ammontare del passivo.
INFLAZIONE DA CAMBIAMENTO CLIMATICO
Quanto costa limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°, come prevedono gli accordi di Parigi? Secondo tre esperti di Carmignac, Lloyd McAllister, responsabile degli investimenti sostenibili, Raphaël Gallardo, capo economista, e Michel Wiskirski, specialista in materie prime, qualcosa di equiparabile a un incremento dell’inflazione di 1,6% l’anno in un decennio. Dall’undicesimo anno in avanti, l’effetto inflazionistico dovrebbe gradualmente indebolirsi.
Il calcolo si pone a metà strada tra quel che la BCE aveva indicato in un precedente report basato su una diversa assunzione, ovvero, un cambiamento climatico fuori controllo.
Guidare la transizione costa comunque parecchio, se si assume il range indicato dalla banca centrale europea, ma gli effetti inflazionistici sono, “sia più prevedibili che limitati nel tempo”, si legge nel report. Secondo Carmignac. “Sebbene si tratti di un risultato decisamente preferibile rispetto allo scenario non mitigato, questo periodo di transizione porrà comunque considerevoli sfide alle banche centrali, garanti della stabilità dei prezzi. Esse dovranno infatti decidere se “sorvolare” su questa inflazione transitoria, con il rischio di disancorare le aspettative di inflazione a lungo termine, oppure se contrastarla, provocare deflazione in altri settori dell’economia”.
TITOLI
Unicredit. Sei policymaker della Bce hanno detto a Reuters di essere ampiamente favorevoli ain linea di principio a una combinazione con Commerzbank e di considerare l'opposizione di Berlino all'operazione come contraria al principio dell'integrazione europea. Sempre ieri, Union Investment, importante azionista dell'istituto tedesco, ha esortato Commerzbank ad avviare le trattative con UniCredit.
Banche. Il governo sta negoziando con le banche i termini di un loro contributo alla legge di bilancio 2025, riferiscono fonti presenti all'incontro esecutivo e sindacati. L'Abi ha detto che un eventuale contributo delle banche ai conti pubblici dovrà essere una-tantum e senza impatti sul patrimonio degli istituti, per evitare effetti distorsivi sulla concorrenza rispetto alle altre banche europee.
Danieli ha chiuso l'esercizio 2023-2024 con un utile netto di 240,8 milioni di euro (-1% su anno) e un Ebitda di 391,2 milioni (-8%) mentre i ricavi crescono del 6%. La società stima per l'esercizio 2024-2025 un fatturato tra 4 e 4,2 mld, un Ebitda compresto tra 380 e 420 mln e un portafoglio ordini tra 6 e 6,2 mld.
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