Microsoft licenzia i dipendenti che non performano

Avviate verifiche in tutte le divisioni del gruppo. Le uscite dovrebbero riguardare meno dell’1% dei 228.000 dipendenti. La società vanta un margine netto ai massimi dal 2000, ma fra gli analisti c’è preoccupazione sulla diffusione dei nuovi servizi Copilot basati sull’AI.

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“Quando le persone non funzionano, prendiamo misure adeguate”

Microsoft ha avviato una procedura per ridurre il personale in tutte le sue divisioni sulla base delle prestazioni dei dipendenti. Lo riporta la Cnbc che ha ottenuto la conferma della notizia dalla stessa azienda.

“In Microsoft ci concentriamo sui talenti ad alto rendimento - ha dichiarato un portavoce di Microsoft -. Lavoriamo sempre per aiutare le persone a imparare e crescere. Quando le persone non funzionano, prendiamo le misure appropriate”.

Il taglio dei posti di lavoro dovrebbe riguardare meno dell'1% dei dipendenti. Alla fine di giugno Microsoft aveva 228.000 dipendenti.

La delusione per la performance del titolo nel 2024

Sebbene il margine di utile netto dell'azienda, pari a quasi il 38%, sia vicino ai massimi dai primi anni 2000, l'anno scorso il titolo Microsoft ha sottoperformato il settore tech e in generale la Borsa americana, mettendo a segno un rialzo del 12%, mentre il Nasdaq ha guadagnato il 29% e l’S&P 500 il 23%.

I tagli annunciati oggi da Microsoft sono di entità minima rispetto alle recenti iniziative di ridimensionamento. All'inizio del 2023 l'azienda ha licenziato 10.000 dipendenti e ha consolidato i contratti di locazione. Nel gennaio 2024, tre mesi dopo aver completato l'acquisizione di Activision Blizzard per 75,4 miliardi di dollari, la divisione di Microsoft dedicata al gaming ha tagliato 1.900 posti di lavoro per ridurre le sovrapposizioni.

L’alleata OpenAI adesso è classificata “concorrente”

L’impegno strategico di Microsoft è concentrato sullo sviluppo di servizi e prodotti di intelligenza artificiale. All’inizio del 2025 la società si trova ad affrontare una relazione meno stretta con Open AI, la startup che ha lanciato ChatGPT e di cui Microsoft detiene poco meno della metà del capitale, dopo avervi iniettato finanziamenti per 13 miliardi di dollari.

Nel corso dell'estate Microsoft ha aggiunto OpenAI all'elenco dei suoi concorrenti e il Ceo Satya Nadella in una recente discussione con alcuni investitori ha usato l'espressione “tensione di cooperazione” per definire la relazione con OpenAI.

Nel 2025 prevista un’accelerazione dei ricavi da Cloud

Nel frattempo gli analisti sono in attesa dei dati sulla diffusione nelle aziende dell'assistente Microsoft 365 Copilot, che si basa sulla tecnologia OpenAI. In una nota del mese scorso, gli analisti di Ubs hanno scritto di essere usciti dalla conferenza Ignite di Microsoft con l'impressione che il lancio di Copilot “sia stato un po' lento/insufficiente”.

Quanto al 2025, la Cfo Amy Hood ha dichiarato in ottobre che la crescita dei ricavi del cloud Azure di Microsoft accelererà nella prima metà di quest'anno grazie alla maggiore capacità dell'infrastruttura AI.

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