Microsoft, ricavi aumentati nel trimestre ma delude Azure

La società di Bill Gates ha comunicato previsioni deludenti circa la crescita del cloud e spese maggiori delle attese anche a causa degli ingenti investimenti nell’Intelligenza Artificiale.
Delude Azure di Microsoft
Utili e ricavi in aumento nel secondo trimestre dell’esercizio fiscale ma la delusione per il futuro del cloud indebolisce le azioni Microsoft nell’afterhours (-4,64%), trend proseguito poi nel pre market USA (-3%).
Il segmento Intelligent Cloud, che include il Azure, ha contribuito al bilancio della società per 25,54 miliardi ai ricavi, meno delle attese, e il Chief Financial Officer, Amy Hood, ha detto che Azure crescerà tra il 31% e il 32% nell'attuale terzo trimestre fiscale, al di sotto del 33% che Wall Street si aspetta, secondo i dati di Visible Alpha.
Azure portal ha riportato una crescita dei ricavi del 31% nel trimestre, mancando le stime (Visible Alpha) pari al 31,8%. Le spese in conto capitale di Microsoft hanno raggiunto i 22,6 miliardi di dollari, al di sopra della stima di consenso degli analisti di 20,95 miliardi di dollari (Visible Alpha).
Azure è la piattaforma di cloud computing di Microsoft che fornisce una gamma di servizi cloud, inclusi elaborazione, analisi, archiviazione e rete.
I numeri del trimestre
Passando ai numeri complessivi, il secondo trimestre fiscale terminato a dicembre si chiude con ricavi in crescita del 12% a 69,6 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su quota 68,78 miliardi (dati LSEG).
L'utile netto è salito del 10% a 24,1 miliardi. I ricavi del cloud sono aumentati del 21% a 40,9 miliardi, sotto le previsioni del mercato che puntava a 41,1 miliardi.
Infine, l’utile per azione ha battuto le attese con 3,23 dollari, quando le previsioni di fermavano di 3,11 dollari per azione.
La paura cinese
Le vendite sul titolo Microsoft arrivano con le preoccupazioni per le spese sull’Intelligenza Artificiale sostenute dalla società a fronte di ricavi non ancora concretizzate del tutto, in particolare dopo l’arrivo di DeepSeek, il nuovo protagonista dell’AI a costi più bassi e potenza anche maggiore di quella in circolazione, già inserito nell’offerta proposta da Azure.
L’amministratore delegato Satya Nadella ha dichiarato che i costi stanno diminuendo e ha affermato: “Man mano che l’AI diventa più efficiente e accessibile, vedremo una domanda esponenzialmente maggiore”.
Microsoft ha dichiarato che l’AI ha contribuito per 13 punti percentuali alla crescita di Azure nel suo secondo trimestre fiscale, rispetto ai 12 punti percentuali del trimestre precedente.
I piani di Microsoft
Rispondendo alle domande degli analisti, Nadella ha detto che Microsoft sta spendendo per costruire centri dati per sviluppare modelli di AI e offrirli ai clienti, oltre a lavorare per rendere questi servizi più efficienti in termini di costi.
"Stiamo lavorando duramente su tutte le ottimizzazioni software, non solo le ottimizzazioni che sono arrivate grazie a ciò che ha fatto DeepSeek, ma tutto il lavoro che abbiamo fatto è finalizzato a ridurre i prezzi dei modelli GPT nel corso degli anni in collaborazione con OpenAI," aggiungeva il manager.
BMO taglia il target price
Dopo i risultati, BMO Capital Markets ha ridotto il target price da 495 a 490 dollari sulle azioni Microsoft (ieri a 442 dollari), mantenendo il rating ‘outperform’, sottolineando come le performance e le previsioni su Azure non hanno soddisfatto le aspettative stabilite per il trimestre.
Ad aggravare la situazione dell’azienda è stata l'assenza di qualsiasi conferma da parte del management circa un'accelerazione prevista nella crescita di Azure durante la seconda metà dell'anno fiscale 2025. Alla luce di questi sviluppi, BMO Capital ha rivisto al ribasso le sue proiezioni per i flussi di entrate di Productivity and Business Processes (PBP) e Intelligent Cloud (IC) di Microsoft.
La revisione delle prospettive finanziarie tiene anche conto di una maggiore spesa in conto capitale prevista per l'anno fiscale 2026, che porta a una riduzione delle previsioni per il flusso di cassa libero (FCF) di Microsoft per quel periodo. Nonostante queste preoccupazioni e rettifiche a breve termine, BMO Capital continua a credere nel potenziale di crescita a lungo termine di Microsoft, che si riflette nella decisione dell'analista di mantenere il rating ‘outperform’ per le azioni del gigante tecnologico.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
