Microsoft, Sony, Facebook e i giochi di potere nel settore dei videogame col Metaverso sullo sfondo

L'acquisizione di Activision aumenta la concorrenza per Sony con le mire di Microsoft che sembrano espandersi anche nel mondo virtuale rilanciato recentemente da Mark Zuckerberg.
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La vendita di Activision
Microsoft spiazza tutti e acquista Activision Blizzard, importante società attiva nel settore dei videogames e creatrice di prodotti famosi come ‘Call of Duty’ e ‘Tony Hawk’s Pro Skater’.
L’accordo è stato concluso per una cifra record, 69 miliardi di dollari, e diventa l’accordo più grande mai raggiunto nel mondo hi-tech USA, superiore anche alla fusione tra Dell e Emc del 2016.
Gli analisti analizzano l’affare
Secondo Michael Pachter di Wedbush Securities, i ricavi di Activision “dovrebbero ammontare a circa 8,5-9 miliardi di dollari”, aggiungendo che l'industria del gaming è un mercato da 100 miliardi. L'analista sottolinea come la concentrazione dei ricavi di Activision “non sia eccezionale”, ma è “abbastanza grande da avere un impatto significativo”.
Pachter, che a dicembre aveva messo Activison Blizzar tra i suoi titoli preferiti per il 2022, ritiene che la situazione da monitorare sia l'iniziativa anticoncorrenziale di Microsoft con alcuni dei giochi popolari di Activision sia su Xbox che sulla PlayStation di Sony.
Se questa acquisizione andrà a buon fine, “Microsoft potrebbe scegliere di rendere alcuni dei suoi giochi esclusivi per la piattaforma Xbox”, ipotizza l’esperto, e “non poter mai più giocare a 'Call of Duty' su PlayStation ucciderà le vendite della console”.
Inoltre, l’analista di Wedbush ritiene che l’obiettivo di Microsoft potrebbe essere anche quello di acquisire Activision per entrare nel mercato dei giochi per dispositivi mobili, nel quale detiene una posizione “importantissima” ma dove, in un contesto valutato 3,5 miliardi di dollari, “Microsoft è essenzialmente zero nei dispositivi mobili, quindi è una grande mossa”.
A seguito dell’acquisizione, Pachter valuta Activision circa 120 dollari per azione: “Microsoft sta chiudendo un ottimo accordo, sono più sorpreso che Activision lo accetti”.
Onda anomala a Wall Street
L’annuncio di ieri arrivato da Microsoft sull’acquisto di Activision Blizzard spiazzava tutto il settore dei videogame, con forti movimenti di mercato tra i titoli dei protagonisti diretti e indiretti della vicenda.
Il primo a farne le spese è stato il colosso giapponese Sony, arrivato a cedere oltre il 10% nel corso delle contrattazioni, per poi cedere del 7,7% in chiusura.
A trarre vantaggio dalla notizia sono state le azioni Activision, cresciute di un quarto del loro valore nella sola seduta di ieri, arrivando oltre gli 82 dollari.
Il contesto negativo di ieri sulle borse mondiali non ha aiutato Microsoft, che ha chiuso con una perdita del 2%, leggermente sopra il calo del Nasdaq (-1,5%).
Altro titolo in calo superiore al mercato è stato Meta, crollato del 4% a 183 dollari.
La reazione del mercato, dunque, ha coinvolto diverse società apparentemente non collegate tra loro, mostrando un intricato gioco di interessi.
Microsoft e Sony
L’acquisizione conferma la determinazione della società di Bill Gates di crescere nel settore dei videogames, dopo le acquisizioni di ‘Mojang’ (Minecraft) del 2014 per 2,5 miliardi e di Bethesda (7,5 miliardi).
Sullo sfondo resta la sfida a Sony, leader del settore dei giochi ma che sta cercando di ampliare le proprie attività anche su diversi fronti come le auto elettriche.
Sony resta un campione dell’industria giapponese, in un momento in cui molte aziende locali perdono terreno a favore dei concorrenti oltremare, e potrebbe essere considerata come un potenziale acquirente.
“Sony potrebbe essere sotto pressione per fare più M&A”, scriveva in una nota l'analista di Jefferies, Atul Goyal, aggiungendo che “se non ci sono intoppi normativi, allora Microsoft potrebbe inseguire un altro obiettivo in un futuro non troppo lontano”.
L’acquisizione di Activision aiuterà probabilmente l’espansione aggressiva della società di Bill Gates, in particolare con il suo servizio di abbonamento Game Pass, spingendo Sony a proporre qualcosa di simile ma che potrebbe ridurre le vendite ed erodere i margini dei giapponesi.
“La maggior parte degli analisti hanno dormito durante questi sviluppi, acclamando i film e il business musicale più forti di Sony per giustificare un rating più alto”, spiega, Amir Anvarzadeh, stratega di mercato di Asymmetric Advisors.
Se i giganti Apple e Amazon hanno dovuto lottare per arrivare ad avere successo nel settore del gioco, Sony presenta titoli molto attesi tra cui ‘Gran Turismo 7’ e ‘Horizon Forbidden West’, mentre Microsoft ha puntato molto sulla serie ‘Halo’.
I progressi della tecnologia cloud, però, stanno allentando i legami con le console, sostenendo le aspettative di un cambio di usi dei consumatori, più intenti a fare shopping nella realtà virtuale e attirando investimenti di grandi società come Meta, spingendo Sony nell’angolo.
La sfida nel Metaverso
La mossa di Microsoft punta a competere anche nella prossima ‘rivoluzione’ tecnologica che si sta avvicinando, quella del Metaverso.
Dalla Cnbc notano che il gigante tech punta a competere sempre più con Meta, per lo sviluppo di tecnologie finalizzate alla creazione del mondo virtuale rilanciato recentemente da Mark Zuckerberg.
La strategia di Bill Gates, dunque, appare molto più ampia rispetto alla sola concorrenza in campo videogames.
“Stanno fondamentalmente cercando di costruire un mostro, spiega Serkan Toto, fondatore della società di consulenza Kantan Games a Tokyo, aggiungendo di non credere “che Microsoft stia spendendo 70 miliardi di dollari per diventare un fornitore di software per le piattaforme Sony”.
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