Microsoft, una potenza superiore
La big del software si presenta all'appuntamento delle trimestrali con risultati sopra le attese grazie in particolare alla spinta del cloud.
Microsoft batte le stime degli analisti nel terzo trimestre dell'esercizio fiscale con ricavi in crescita del 18,5% anno su anno a 49,4 miliardi di dollari, 350 milioni sopra al consensus.
Utile per azione a 2,22 dollari, in rialzo del 13,8% su base annua e leggermente superiore ai 2,20 del consensus. I risultati degli EPS includono 4 centesimi di "aggiustamenti contabili", 3 per movimenti/coperture di tassi di cambio di valore e 1 relativo all'acquisizione di Nuance, conclusa il 4 marzo 2022: al netto di questi, gli utili per azione sarebbero in rialzo di quasi il 25% su base annua.
La performance delle varie divisioni
Il cloud continua ad essere il settore con i ricavi più forti, in crescita del 32% rispetto allo stesso trimestre 2021. Azure, la piattaforma "base" del cloud di Microsoft ha visto ricavi in continua crescita al 46%, 49% a cambi di valute costanti: questo è cruciale per essere ottimisti sulla continua forte crescita di tutto ciò che è legato al Cloud.
Continua a sorprendere anche Linkedin, con ricavi in crescita del 34% anno su anno.
I ricavi relativi a "produttività/processi di business", che includono Office 365, sono saliti del 17% grazie in gran parte a Office 365 commerciale.
La divisione di personal computing, che include Windows, Xbox, Microsoft Search e Surface in rialzo dell'11% a 14,5 miliardi di dollari, spinti da una crescita del 23% del business Microsoft search e pubblicità.
Ci troviamo in una fase di rallentamento significativo della crescita dei PC, che ha portato alcuni commentatori ad esprimere cautela su Microsoft. Riteniamo che ormai da diverso tempo questo abbia poca influenza, in particolare sui profitti, per il colosso americano dei software, che è riuscito a implementare nuovi business in questa divisione. I ricavi legati a Surface (la divisione dei suoi PC) sono comunque cresciuti del 13% su base annua, un andamento tra i migliori del periodo dopo i mac di Apple, cresciuti lo scorso trimestre del 25% su base annua (spinti dal nuovo Soc, System on a Chips, un mini computer su un unico semiconduttore).
La "potenza" di Microsoft con Satya Nadella
Concordiamo con chi ha sempre sostenuto, anche nella fase storicamente più problematica della società che “quando Microsoft investe in un business, per avere successo è solo una questione di quando, non di se”.
Dopo le parole dell’ad Satya Nadella a margine delle trimestrali, l'azione era indicata in rialzo del 4,5%. Guidance sui ricavi per il trimestre in corso tra 54,2 e 53,2 miliardi di dollari, sopra al consensus fermo a 52,6 miliardi (ossia una crescita sequenziale trimestre/trimestre intorno al 10%). Nadella ha ancora una volta argomentato la "potenza" di Microsoft, una colosso così enorme ma che può continuare a sostenere tassi di crescita di ricavi e di utili così elevati: in primo luogo grazie al cloud, ma anche al business legato ai PC in senso allargato.
Il geniale ingegnere indiano Satya Nadella ha preso le redini della società a inizio 2014 all’età di 47 anni e ha "ribaltato" la società, ritenuto da molti un obiettivo troppo ambizioso viste le dimensioni di Microsoft. Partendo dalla rivoluzione del cloud e dagli ingenti investimenti, si ritiene siano sue anche molte delle principali "intuizioni geniali" a livello tecnico alla base di Azure, a cui aveva già ampiamente lavorato nella sua ultima posizione manageriale.
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