Milano, Gucci e Chanel si fanno spazio nelle vetrine della Galleria

Cambia la geografia del salotto di Milano. Gucci spodesta Dutti per 4,5 milioni di euro di canone annuo, mentre sarà Chanel a riqualificare l’ex albergo diurno Cobianchi.
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4,5 milioni per lo spazio di Dutti in Galleria
C’è fermento nella Galleria Vittorio Emanuele II, dove il comune di Milano ha assegnato tre spazi con un'asta pubblica, svoltasi ieri 8 settembre.
Gucci ha vinto la gara per gli spazi commerciali occupati fino a poche settimane fa dallo store di Massimo Dutti, che ha disdetto il contratto a marzo 2021, quasi cinque anni dopo il suo ingresso. La base d'asta era quasi 3,1 milioni all’anno e, spiega palazzo Marino in una nota, "l’offerta migliore è arrivata da Gucci che ha proposto 4,5 milioni di euro di canone annuo" per lo spazio da 956 mq disposto su 5 livelli con tre vetrine affacciate sull’ottagono. Gucci ha già un'insegna in Galleria, che quindi dovrà riconsegnare all'amministrazione dato che le regole stabilite dal Comune impediscono di esporre un'insegna già presente.
Church, storico produttore di eleganti calzature in pelle e scamosciate, resterà al suo posto, grazie a un'offerta migliorativa sul canone annuo (la base d'asta era oltre 211.000 euro, l'offerta 610.000 euro).
A Chanel va la gestione del Cobianchi
Sarà invece Chanel a riqualificare lo storico ex albergo diurno Cobianchi, dopo aver formalizzato l'esercizio del diritto di prelazione per l'assegnazione. La gara era stata pubblicata lo scorso aprile "per verificare la presenza di soggetti interessati a investire nella riqualificazione e gestione dello spazio”, spiega il Comune di Milano. Era stata Chanel a proporre la valorizzazione dello spazio, portando il comune ad aprire la ricerca di altri potenziali privati interessati.
A fine bando lo spazio è stato assegnato provvisoriamente a Damiani, che aveva offerto 1,3 milioni di euro per i 1.096 metri dell'ex albergo. Come previsto in questi casi, esercitando il diritto di prelazione riservato al titolare della proposta iniziale, Chanel ha pareggiato l'offerta e ha portato a casa i locali.
L'azienda, che intende farne uno spazio multifunzionale ed espositivo, si è impegnata a realizzare a proprie spese tutte le opere edili e di adeguamento degli impianti necessari per la riqualificazione degli spazi.
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