Moderna: chiesta l’approvazione del nuovo vaccino anti-Covid

Moderna: chiesta l’approvazione del nuovo vaccino anti-Covid

Il siero è mirato per la sottovariante Omicron XBB.1.5, il ceppo dominante del virus negli Usa. Le vendite inizieranno in autunno, ma non ci sono previsioni su quanti americani chiederanno l’iniezione.

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Depositata la richiesta alla Fda

Giovedì 22 giugno l’azienda ha depositato alla Food and Drug Administration statunitense (Fda) la richiesta di approvazione del nuovo vaccino anti-Covid aggiornato per l'autunno.

Il vaccino è mirato per la sottovariante Omicron XBB.1.5, il ceppo dominante del virus negli Stati Uniti. Moderna ha dichiarato che la presentazione si basa sulla raccomandazione della Fda della scorsa settimana che invitava i produttori di vaccini ad aggiornare i loro sieri per colpire XBB.1.5, che è uno dei ceppi di Covid più immuno-evasivi fino ad oggi.

Secondo Cnbc, Moderna e le rivali Pfizer e Novavax avevano già iniziato mesi fa a sviluppare versioni dei loro vaccini mirate all'XBB.1.5, prima della raccomandazione dell'Fda. Tutte e tre le aziende dovrebbero rendere disponibili i vaccini per gli americani in tempo per l'autunno, in attesa dell'approvazione della Fda.

"L'agilità della nostra piattaforma mRNA ci ha permesso di aggiornare Spikevax, il vaccino COVID-19 di Moderna, per colpire le varianti XBB con rapidità e rigore clinico", ha dichiarato Stéphane Bancel, Ceo di Moderna.

Negli Usa la distribuzione del vaccino passerà al settore privato

Cnbc riferisce che in una presentazione diffusa settimana scorsa Moderna affermava che i dati degli studi preclinici sui topi suggeriscono che un vaccino monovalente mirato al ceppo XBB.1.5 produce una risposta immunitaria più robusta contro le varianti XBB attualmente in circolazione rispetto al vaccino bivalente già autorizzato dall'azienda e mirato ai ceppi BA.4 e BA.5.

I dati della sperimentazione clinica su oltre 100 persone dimostrano che il vaccino monovalente XBB.1.5 produce anticorpi protettivi contro tutte le varianti XBB. Tutti i partecipanti allo studio avevano precedentemente ricevuto quattro dosi di vaccino Covid.

Negli Stati Uniti la distribuzione del vaccino Covid dovrebbe passare al settore privato già in autunno. Ciò significa che Moderna, Pfizer e Novavax venderanno i loro vaccini aggiornati direttamente agli operatori sanitari anziché al governo.

I ricavi del 2023 dipendono sempre dai vaccini anti-Covid

Per quanto moltiplichi gli sforzi per mettere a punto farmaci anti-tumorali basati sulla sua piattaforma mRNA, Moderna dal punto di vista finanziario resta dipendente dal vaccino anti-Covid. Oggi è difficile fare una previsione su quante persone si sottoporranno al nuovo vaccino. Secondo i dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, solo il 17% della popolazione statunitense ha ricevuto gli ultimi richiami di Pfizer e Moderna da quando sono stati approvati, a settembre.

Analisti positivi, ma il titolo scende

Ieri le quotazioni di Moderna non hanno avuto nessun beneficio dall’annuncio: nelle ultime cinque sedute il prezzo dell’azione è sceso del 4%. Oggi Moderna vale 120,48 dollari. Nel settembre 2021 il titolo raggiunse un picco di 450 dollari. Dall’inizio del 2023 l’azione Moderna è scesa del 32%, nonostante la società continui a godere di un buon apprezzamento da parte dei 20 analisti che coprono il titolo, con 12 esperti che consigliano di comprare le azioni (raccomandazioni Buy o Outperform) e sette che suggeriscono comunque di tenere il titolo in portafoglio (Hold). La media dei target price è 215 dollari, un obiettivo di prezzo che implica una previsione di rialzo del 78% nei prossimi 12 mesi.

Il consensus degli analisti stima che Moderna chiuderà il 2023 con un fatturato di 7,2 miliardi di dollari, in drastico calo dai 19,2 miliardi del 2022, e con una perdita di 1 miliardo, contro un utile di 8,3 miliardi l’anno scorso.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: MRNA.US
Isin: US60770K1079
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