Moderna: in trattative con la Ue per i nuovi vaccini
In corso il negoziato fra la compagnia biotech e Bruxelles. Non ci saranno vincoli per i singoli Stati, che decideranno su base volontaria se aderire all’accordo di fornitura. La società si avvia a chiudere il 2023 con una perdita di 1,5 miliardi di dollari
Contratto per una fornitura di vaccini fino al 2026
Preoccupata dalla crescita di contagi da coronavirus, la Commissione Ue ha avviato un negoziato con Moderna per la fornitura di vaccini anti-Covid. Secondo il Financial Times, che due giorni fa ha riportato la notizia, Bruxelles sta conducendo una trattativa che non vincola gli Stati membri, i quali potranno decidere di aderire all’eventuale accordo su base volontaria. Pare che al momento siano otto i Paesi dell’Unione che si sono dichiarati interessati a una nuova fornitura di vaccini Moderna.
Il contratto coprirebbe la fornitura di vaccini fino al 2026, mettendo così Moderna alla pari con il concorrente Pfizer/BioNTech, che ha già un accordo pluriennale con la Ue. Alle autorità sanitarie nazionali sarà lasciato il compito di decidere quali versioni del vaccino acquistare ogni stagione. Con l'avvicinarsi dell'inverno, i produttori di vaccini hanno aggiornato i loro sieri in modo da poter gestire le sottovarianti di Omicron, l'attuale ceppo dominante.
Negli Usa ipotesi di prezzo a 100 dollari a dose nelle farmacie
Moderna ha dichiarato che il suo vaccino Covid aggiornato è stato approvato per l'uso nella Ue ed è pronto per essere fornito. Fonti del Financial Times affermano che il prezzo dovrebbe essere di circa 25 euro per dose, in linea con i precedenti accordi di fornitura. Negli Stati Uniti Moderna pensa di vendere la maggior parte dei vaccini anti-Covid attraverso i canali privati (farmacie) a un prezzo che dovrebbe essere vicino a 100 dollari a dose.
Moderna aveva firmato un accordo con l'Unione europea all'apice della pandemia di coronavirus, ma l'ultimo rinnovo per la fornitura di 15 milioni di vaccini è scaduto nell'agosto dello scorso anno, creando la situazione attuale in cui Pfizer detiene un quasi monopolio per le forniture di vaccino Covid nella Ue. Il Financial Times ricorda che nello scorso mese di maggio la Commissione e Pfizer hanno raggiunto un accordo per ridurre il numero di vaccini forniti in Europa, ponendo fine alle polemiche di alcuni Stati membri che si lamentavano di pagare troppo per vaccini che rischiavano di non essere utilizzati.
Quotazioni ancora in calo al Nasdaq: -13% a settembre
Per Moderna il 100% dei ricavi 2023 deriverà dal vaccino per il Covid. Il consensus degli analisti si aspetta che il bilancio 2023 chiuda con ricavi a 7,2 miliardi di dollari, dai 19,2 miliardi dell’anno precedente, e con una perdita di 1,5 miliardi, contro un utile di 8,3 miliardi (e profitti di ben 12,2 miliardi nel 2021).
In una comunicazione ufficiale Moderna ha affermato che il suo vaccino anti-Covid, insieme al suo vaccino antinfluenzale e ad altri vaccini sperimentali per le vie respiratorie raggiungeranno ricavi pari a 15 miliardi di dollari entro il 2027.
Intanto, però, le azioni Moderna continuano a scendere: nel mese di settembre hanno perso circa il 13%, dall’inizio dell’anno il ribasso è del 44%. Su 24 analisti che coprono il titolo, 12 raccomandano di comprare, due suggeriscono di vendere e 10 hanno una posizione neutrale (Hold). La media dei target price è 182 dollari, l’82% in più della quotazione attuale, pari a 100 dollari.
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