Moderna oltre il Covid: sfida a BigPharma a colpi di AI


Tantissima intelligenza artificiale e tantissima tecnologia digitale: così lavorano gli scienziati che in meno di 12 mesi hanno messo a punto il vaccino per il Coronavirus. La società produce vaccini personalizzati contro i tumori e ora ha risorse enormi da investire. Nuovo contratto con la Ue per 150 milioni di dosi.


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La Ue comprerà la nuova versione del vaccino, rimodulata per contrastare le varianti.

Con un balzo del 6%, Moderna ieri sera ha chiuso al nuovo massimo di 221 dollari, con un raddoppio della quotazione rispetto all’inizio dell’anno. Negli ultimi 12 mesi la performance è stata del 240%. La market cap è arrivata a 83,5 miliardi di dollari. La notizia che ha innescato il rialzo è l’accordo con l’Unione europea per l’acquisto di altre 150 milioni di dosi di vaccino contro il Covid. Con questo nuovo ordine, il totale delle dosi ordinate dalla Ue sale a 460 milioni.

Da notare che stamattina la cancelliera Angela Merkel ha fatto la seconda dose di vaccino utilizzando il siero Moderna, dopo che il 16 aprile aveva avuto una prima dose di AstraZeneca.

C’è da chiedersi perché l’annuncio di un contratto che tutto sommato era nell’aria abbia fatto scattare gli acquisti sul titolo. Per esempio, la settimana scorsa Moderna ha concordato con il governo degli Stati Uniti la consegna di 200 milioni di dose aggiuntive e la Borsa non si è emozionata.

La differenza è che l’Unione europea intende comprare la nuova versione del vaccino, rimodulata per avere la massima efficacia nei confronti delle varianti. Moderna ha avviato l’iter per avere le necessarie autorizzazioni e le consegne in Europa avverranno solo a inizio del 2022.

Sarà, quindi, un vaccino da usare come prima dose (anche per i ragazzi dai 12 anni in su), oppure come seconda o eventuale terza dose per aumentare l’immunità nei confronti delle varianti del virus.

Gli analisti sono rimasti colpiti dalla velocità di risposta di Moderna alle variazioni del virus. Questo è possibile grazie alla enorme quantità di tecnologia digitale con cui lavorano gli scienziati di Moderna.

Che cos’è Moderna? “Una struttura digitale capace di realizzare ogni processo per produrre farmaci”.

“Che cosa è Moderna?” , si chiede sul sito MotleyFool l’analista Jason Hawthorne. E la risposta è che la società biotecnologica di Cambridge (Massachusetts) è “una struttura digitale capace di realizzare ogni processo che converte le materie prime in fiale pronte per la somministrazione”. Quindi, una struttura digitale, non farmaceutica.

È stata fondata nel 2010 e da subito ha basato la sua attività sulla velocità della tecnologia digitale. Quando è scoppiata la pandemia da Covid è riuscita a realizzare un vaccino in meno di un anno. Guardando al futuro, la tecnologia continuerà a essere la forza trainante del suo successo come sviluppatore di farmaci.

La sede di Moderna è costituita da sei edifici pieni di server che alimentano Cloud, processi integrati, internet delle cose, automazione, analisi dei dati e intelligenza artificiale (AI). L’abbondanza di tecnologia permette di riunire complessi set di dati in interfacce facili da usare. Questo aiuta i ricercatori a migliorare il processo decisionale, a prevedere i potenziali ostacoli e a scalare rapidamente ciò che hanno imparato.

A Moderna sono bastati 42 giorni dal sequenziamento del genoma del virus del Covid per mettere a punto un’ipotesi di vaccino con cui iniziare la fase 1 della sperimentazione. Ma Moderna non è solo vaccino anti-Covid.

Con l’AI gli scienziati prevedono le mutazioni dei virus e affinano le risposte.

La società produce vaccini personalizzati contro i tumori (Personalized cancer vaccine - PCV). Per farli, deve effettuare una biopsia, sequenzare il genoma del tumore, progettare, produrre e somministrare il farmaco al paziente. Il tutto avviene in poche settimane. Dal 2018 la velocità di questo processo è scesa del 40% e il costo è calato del 65%. Allo stesso modo, il costo per produrre il vaccino contro il cytomegalovirus è caduto del 69% dal 2019 a oggi. 

Attraverso l’AI la società è in grado di prevedere le mutazioni dei virus e di organizzare la risposta modificando il comportamento delle proteine e degli enzimi.

Il Ceo Stephan Bancel sta approfittando delle enormi risorse che piovono nella società grazie al Covid per estendere i vantaggi tecnologici dell'azienda in aree come la sperimentazione clinica e l'analisi degli eventi avversi.

Nel primo trimestre 2021 la spesa per R&S è stata quattro volte quella dello stesso periodo del 2020. La spesa di quest’anno in tecnologie digitali, automazione e AI salirà a 170 milioni di dollari, il triplo del 2020.

Con in cassa una liquidità di 8,2 miliardi di dollari e accordi per la consegna futura di centinaia di milioni di dosi di vaccino anti-Covid, Moderna ha munizioni in abbondanza per sfidare i big mondiali della farmaceutica.

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