Moderna, torna l’utile. Il futuro si gioca sul vaccino contro RSV

La società biotech ha sorpreso gli analisti con un utile del quarto trimestre di 217 milioni di dollari, contro la stima di una perdita di 347 milioni. Forte rialzo del titolo. Il management punta a ottenere entro quest’anno l’approvazione per il virus.

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Anche i ricavi hanno superato le attese con 2,8 miliardi di dollari

A Wall Street è tornata l’attenzione su Moderna, dopo che giovedì 22 febbraio la società biotech ha diffuso risultati del quarto trimestre e dell’intero 2023 migliori delle attese. Il trimestre si è chiuso a sorpresa con un utile di 217 milioni di dollari, quando il consensus stimava una perdita di 347 milioni. Anche i ricavi hanno superato le attese con 2,8 miliardi di dollari, contro i 2,3 miliardi previsti.

Questi risultati sono stati resi possibili da un beneficio fiscale di 147 milioni di dollari e dal buon andamento delle vendite internazionali del vaccino Spikevax contro il Covid. Oltre il 71% dei ricavi totali generati da Spikevax è stato realizzato al di fuori degli Stati Uniti. Va detto che circa 600 milioni di dollari dei 2 miliardi di dollari registrati nelle vendite internazionali di Spikevax sono dovuti al riconoscimento di entrate differite in relazione a contratti con Gavi Alliance, l’ente di cooperazione mondiale tra soggetti pubblici e privati, che agisce per assicurare "l'immunizzazione per tutti". La sua missione strategica è salvare la vita dei bambini e proteggere la salute generale aumentando l'accesso all'immunizzazione nei Paesi poveri.

Titolo in rialzo dell’8%. Negli ultimi 12 mesi ribasso del 30%

Giovedì, il giorno della diffusione dei dati, l’azione Moderna ha segnato un rialzo dell’8,4%, leggermente ridimensionato il giorno dopo quando il titolo ha chiuso a 96,46 dollari (-3%). Dall’inizio dell’anno Moderna perde il 14% e negli ultimi 12 mesi è scesa del 30%.

Influenzati dai dati dell’ultimo periodo dell’anno, i risultati dell’intero 2023 hanno superato le previsioni degli analisti con un fatturato di 6,8 miliardi di dollari e una perdita di 4,7 miliardi. Il consensus si aspettava ricavi pari a 6,5 miliardi e una perdita di 5,2 miliardi. I ricavi sono stati generati esclusivamente grazie al vaccino anti-Covid.

La scommessa sul vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV)

Per il 2024 la previsione è che le vendite da vaccino per il Covid calino ulteriormente a soli 4 miliardi di dollari. E’ di grande importanza, quindi, che Moderna ottenga rapidamente l'approvazione delle autorità statunitensi per il suo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). Il management punta a ottenere nel 2024 anche l’approvazione del vaccino contro l'influenza stagionale mRNA-1010.

Ma è sul vaccino contro l’RSV che Moderna gioca la sua partita più importante. Dal 2023 sul mercato sono disponibili i vaccini di due concorrenti, l’Arexvy di GSK e l’Abrysvo di Pfizer, che hanno generato l’anno scorso ricavi rispettivamente per 1,5 miliardi di dollari e 900 milioni di dollari. Si prevede che il mercato raggiungerà i 10 miliardi di dollari nel tempo e GSK prevede che le vendite di Arexvy raggiungano i 3,8 miliardi di dollari. Lo spazio un terzo vaccino contro l'RSV sicuramente c’è, ma occorre che il farmaco sia efficace e venga approvato rapidamente. Moderna prevede di ottenere l'approvazione normativa entro quest'anno, con un lancio commerciale verso la fine dell'anno nei mercati chiave.

Fra i 25 analisti che coprono il titolo, 14 consigliano di comprare le azioni Moderna, due raccomandano di vendere e nove sono neutrali. La media dei target price è 133 dollari, un obiettivo di prezzo che indica una potenzialità di rialzo del 38%.

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