Molmed, chiusura in rosso dopo la decisione del governo su “golden power”

La decisione di Palazzo Chigi di esercitare la golden power sull’Opa di Agc su Molmed mette a rischio l’operazione. Ieri il gruppo biotecnologico milanese ha scontato l’incertezza arretrando in Borsa del 4,81% a 0,47 euro, dopo un tonfo del 10%.
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Palazzo Chigi: golden power su Opa Agc-Molmed
Palazzo Chigi ha dichiarato l’intenzione di avvalersi della “golden power” sulla prevista acquisizione del gruppo biotecnologico Molmed da parte di Agc, lasciando all'acquirente giapponese il compito di valutare se procedere con la propria offerta.
Nel corso della mattinata le azioni della società spinoff dell’ospedale San Raffaele di Milano sono arrivate a cedere il 10% dopo l’annuncio di Palazzo Chigi, per “riprendersi” a fine seduta e chiudere in rosso del 4,81% scambiate a 0,47 euro.
Il potere del governo di bloccare o porre condizioni sulle operazioni riguardanti aziende o settori strategici è stato rafforzato in seguito all’epidemia di Coronavirus. L’obiettivo di “proteggere” gli asset strategici contro le acquisizioni estere ha portato a estendere la golden power ad altri settori, tra cui quello bancario, assicurativo, sanitario e alimentare.
L’Opa di Agc
A marzo Agc ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria sul 100% delle azioni ordinarie di Molmed, attribuendo un valore di 0,518 euro per azione (il 110,3% della chiusura della giornata). La mossa di Agc, finalizzata al delisting, prevede un esborso massimo in caso di adesione totale di 240 milioni di euro.
La società giapponese ha dichiarato in una nota che «sta attualmente valutando il contenuto del decreto ministeriale e rivelerà a breve se intende rinunciare alla golden power condition». A inizio lockdown Agc aveva già raggiunto un accordo con l'azionista di riferimento, la Fininvest (23%) e fino al 6 luglio aveva ricevuto adesioni pari al 33% dei titoli. L’Opa si dovrebbe concludere il 24 luglio.
I paletti imposti dal governo
Ieri Agc ha dichiarato che il governo italiano ha chiesto alle due aziende di notificare qualsiasi accordo di trasferimento di proprietà intellettuale «in merito soprattutto al trattamento della leucemia mieloide acuta e del mieloma multiplo». Altre imposizioni dettate dall’alto hanno riguardo l’obbligo a mantenere le attività di R&S in Italia e di mantenere inalterati i livelli occupazionali. L'ultima prescrizione prevede la garanzia di «prosecuzione delle attuali di collaborazione con le istituzioni italiane ed europee».
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