Moncler in rosso, analisti tagliano il target price

Moncler in rosso, analisti tagliano il target price

Le prospettive per il settore appaiono poco attraenti, in particolare nel secondo semestre dell’anno, e alcuni esperti consigliano di restare difensivi sul comparto.

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Vendite su Moncler

Partenza in rosso per il titolo Moncler questa mattina a Piazza Affari, subito in fondo tra le componenti del FTSE MIB, indebolita dal giudizio di alcuni analisti.

Il titolo della società famosa per i suoi piumini arriva a cedere oltre il 3% nella prima ora di scambi, toccando un minimo di 56,94 euro per azione.

La frenata odierna riduce i guadagni ottenuti nel corso di questo 2024, scesi al 2,40% rispetto ai 55,64 euro di inizio gennaio.

Oddo riduce il target price

Gli analisti di Oddo BHF hanno ridotto oggi il prezzo obiettivo sul titolo da 69 a 65 euro, confermando la raccomandazione ‘neutral’.

“Abbiamo incluso nelle nostre stime un rallentamento della crescita più marcato nel secondo trimestre”, spiegano gli esperti che, nel complesso, limano le previsioni di Ebit dell'1% sul 2024 e del 2% sul 2025 e il 2026. Inoltre, il titolo da inizio anno ha fatto meglio del settore e “l’azione mostra ora un premio più consistente (circa 5%) sui multipli rispetto al benchmark del comparto Lvmh”, aggiungono gli analisti.

Le scelte di Stifel sul settore

Sul comparto del lusso gli analisti di Stifel consigliano di “rimanere difensivi in un settore complesso, con margini sotto pressione”. Gli esperti citano “i deboli trend della domanda in tutte le aree geografiche a eccezione del Giappone” e il fatto che le spese operative siano in larga parte di natura fissa per i gruppi del settore, cosa che implica che “la pressione sui margini dovrebbe essere un tema chiave per le aziende del lusso in occasione dei conti del primo semestre 2024”.

In un contesto difficile per il comparto gli analisti assegnano una preferenza ai “business più forti” rispetto alle “storie di ristrutturazione con maggiori rischi di esecuzione” e ribadiscono la loro preferenza per Hermès/Lvmh rispetto a Kering, per Richemont rispetto a Swatch, per Moncler/Brunello Cucinelli (rating hold) rispetto a Salvatore Ferragamo e per Hugo Boss rispetto a Burberry.

Le stime sul 2024

La società ha riportato le stime degli analisti relative alle previsioni sui dati finanziari dell'esercizio 2024 e aggiornate al 13 maggio 2024.

Secondo il consensus elaborato dalle banche d'affari che seguono il titolo i ricavi dovrebbero registrare un aumento del 7,8% a 3,22 miliardi di euro, rispetto ai 2,98 miliardi ottenuti l'anno precedente.

Il risultato operativo reported è stimato a 960 milioni di euro, con una marginalità del 29,8%, mentre l'utile netto è indicato a 660 milioni di euro (611,9 milioni contabilizzati nel 2023).

AlphaValue sceglie Moncler

La scorsa settimana AlphaValue, in un report intitolato 'King of Down', avvia la copertura su Moncler con rating ‘reduce’ e prezzo obiettivo di 65,3 euro.

La società, commenta l'analista Jie Zhang, “opera in un comparto con barriere in entrata molto rigide, che hanno portato i competitor a differenziarsi in termini di tecnologie adoperate e di sviluppo di nuovi materiali”. Nonostante la crescita del giro d'affari nei mesi primaverili ed estivi sia incoraggiante, AlphaValue ricorda come il management abbia già sottolineato che “la maggior parte degli acquisti sono fatti da clienti già fidelizzati”.

I ricavi di Moncler “mostrano una significativa stagionalità (agosto-febbraio), soprattutto per quanto riguarda i capispalla piumini, rimane uno dei principali contribuenti al suo reddito e profitto”, mentre “un altro tratto caratteristico, evidenziato da alphavalue.eu, è la transizione dalla vendita all'ingrosso al canale diretto, un driver importante per la crescita del fatturato e per il miglioramento dei margini”, aggiungono.

Inoltre, “l'integrazione di Stone Island sarà importante per la diversificazione del business. Eppure, nonostante la leadership unica nell'intersezione di mercato tra lusso e funzionalità, il significativo miglioramento della marginalità e la qualità del management, permangono delle criticità che impattano negativamente la performance di settore nel breve termine. Tra questi, l'incerto contesto globale dei consumi, e in particolare il rallentamento della domanda cinese per i beni di lusso, oltre al contesto meno favorevole al potere di determinazione dei prezzi nel mondo del lusso e all'aumento dei competitor, tra cui (proprio in Cina) Bosideng e Canadian Goose”, concludono da AlphaValue.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: MONC.MI
Isin: IT0004965148
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