Moncler, JP Morgan e Ubs alzano i target price

Moncler, JP Morgan e Ubs alzano i target price

Gli analisti vedono il 2026 come "un anno di stabilizzazione" per il settore del lusso, prevedendo un ritorno grazie al miglioramento della fiducia dei consumatori in Cina, a margini più stabili e al lancio di nuovi prodotti.

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Azioni Moncler in evidenza

Settore del lusso sotto la lente di JP Morgan questa mattina, con il broker che ha aumentato i suoi rating Moncler e Ferragamo giudicando grazie al miglioramento dello slancio del loro marchio.

Immediata la reazione di Piazza Affari in apertura odierna: le azioni Moncler guadagnano il 2%, toccando un massimo di 58,54 euro, seconda tra le blu chip del Ftse Mib dopo un’altra società del comparto, Brunello Cucinelli, in crescita di circa il 3% (massimo a 93,02 euro).

Fuori dal principale indice di Milano, è rally anche per Salvatore Ferragamo, segnando un balzo del 4% per la casa di moda, con un massimo raggiunto a 8,5 euro.

Un anno di stabilizzazione per il lusso

JP Morgan vede il 2026 come "un anno di stabilizzazione" per il settore del lusso, prevedendo un ritorno alla crescita del 3-4% grazie al miglioramento della fiducia dei consumatori in Cina, a margini più stabili e al lancio di nuovi prodotti.

Tuttavia, rimane cauto sul settore nel suo complesso, poiché l'incertezza economica persiste e i consumatori diventano più esigenti, e opta per una selezione selettiva dei titoli.

"Continuiamo a vedere la gioielleria e il prêt-à-porter di alta gamma come categorie strutturalmente sovraperformanti nel 2026, mentre la pelletteria dovrebbe rimanere più eterogenea", aggiunge JPM nella nota.

Luci su Moncler

La banca statunitense ha aggiornato la sua analisi su Moncler, passando da neutral a overweight e alzando il target price sul titolo da 58 a 70 euro.

L’upgrade, annunciato da Chiara Battistini, riflette una visione più positiva sulle prospettive del titolo dopo i risultati recenti del gruppo.

Precedentemente, JP Morgan aveva abbassato il target a 58 euro mantenendo neutral, ma ora vede potenziale upside grazie alla resilienza del brand nel luxury nonostante le sfide macroeconomiche.​

Moncler ha riportato ricavi in calo dell'1% nel terzo trimestre 2025 a 616 milioni di euro, con un DTC stabile ma un wholesale in declino del 4%, superando comunque le stime degli analisti. Il consensus degli analisti prevede ricavi FY2025 a 3.063 milioni (-1,5% YoY) e un margine EBIT al 28,3%, con miglioramento atteso nel 2026.

Tp alzato anche da Ubs

Stessa decisione per Ubs, i cui analisti hanno alzato il prezzo obiettivo su Moncler da 57 a 59 euro, confermando la raccomandazione neutral. Negli ultimi 12 mesi il gruppo ha visto battere le attese nel periodo dell'anno più importante (quarto trimestre/primo trimestre), con un momentum più debole nel secondo e terzo trimestre, notano gli analisti, secondo cui questo conferma la leadership del marchio tra i brand invernali, mentre "ostacoli esterni (ad esempio la debolezza del turismo) diventano più pronunciati nei mesi caldi".

Per quanto riguarda il comparto in generale, dopo aver tenuto una posizione cauta sul settore dalla fine del 2023 Ubs si avvicina al 2026 con "la speranza che il peggio sia passato" e stima una crescita organica delle vendite del 5% e un +12% dell'Eps.

Burberry e Richemont

Tra gli altri titoli del comparto del lusso, JP Morgan ritiene che "il consenso potrebbe essere troppo ottimistico sui miglioramenti attesi da Burberry per il prossimo anno e oltre", pertanto riduce il titolo a ‘sottopeso’, poiché i dati iniziali del quarto trimestre suggeriscono che lo slancio del marchio è ancora volatile e i rischi di esecuzione persistono.

Decisione che attira le vendite sulle azioni Burberry, in calo di circa il 4% e scambiando a 1.148 GBP.

Gli analisti poi evidenziano Richemont, proprietaria di Cartier, come la loro prima scelta, pronta a capitalizzare sul branding favorevole e sulla disponibilità dei consumatori a pagare di più per prodotti di alto valore.

Strategia di rilancio per Salvatore Ferragamo

Per quanto riguarda Salvatore Ferragamo, JP Morgan evidenzia come la recente strategia di rilancio del gruppo inizi a dare i suoi frutti nonostante i rischi di esecuzione a breve termine. La banca ha dunque alzato il target price sulle azioni Salvatore Ferragamo da 4,60 a 7,50 euro, confermando il rating neutral in un update del 28 novembre 2025.​

L'aggiornamento odierno riflette una visione leggermente più ottimistica sul titolo, con il nuovo target price a 7,50 euro che implica un potenziale upside significativo rispetto ai prezzi correnti intorno ai 5-6 euro. Precedentemente, a ottobre 2025, JP Morgan aveva rivisto il target al rialzo da 4,30 a 4,60 euro mantenendo neutral, dopo averlo abbassato in fasi precedenti a 5,30 euro da Underweight.​

Salvatore Ferragamo ha registrato nel primo semestre 2025 ricavi stabili ma con una perdita netta, in un contesto di calo della domanda luxury e focus strategico su calzature e pelletteria.

Il consensus degli analisti indica un target medio di circa 6 euro, con rating prevalentemente hold/sell e outlook cauto per il 2025, dunque l'update di JP Morgan si allinea a un sentiment misto nel settore.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: MONC.MI
Isin: IT0004965148
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Isin: IT0004764699
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