Moncler sotto i riflettori dopo ricavi da record

Moncler in testa al Ftse Mib di oggi dopo risultati semestrali con ricavi in crescita sopra le attese e una buona visibilità sull’andamento del business per l’anno in corso.

Dopo circa due ore di contrattazioni, le azioni della società italiana di origine francese guadagnano il 4% dopo aver toccato un massimo di 64,96 euro.

Alti i volumi, con 524 mila pezzi scambiati di ‘mano’, a front di una media a 30 giorni per un’intera seduta di 631 mila unità.

Sprint odierno che aumenta i guadagni del titolo da inizio anno, arrivando così ad un +27% rispetto ai 50,66 euro di inizio gennaio.

“Per la prima volta nella nostra storia, i ricavi del gruppo hanno superato la soglia di 1 miliardo di euro nella prima metà dell’anno”, annuncia Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler.

I primi sei mesi del 2023, infatti, hanno visto il gruppo realizzare ricavi consolidati di 1.136,6 milioni, segnando così una crescita del 24% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Un margine lordo consolidato di 851 milioni di euro ha visto un'incidenza sui ricavi del 74,9% rispetto al 73,8% dello stesso periodo del 2022.

L’Ebit di gruppo è risultato di 217,8 milioni, con un margine del 19,2%, rispetto ai 180,2 milioni nel primo semestre del 2022.

Il risultato netto è sceso a 145,4 milioni, rispetto ai 211,3 milioni nel primo semestre del 2022 impattato dal confronto con lo stesso semestre 2022, quando le imposte sul reddito riflettevano l’impatto netto positivo una tantum del riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island per Euro 92,3 milioni, elemento non ricorrente.

A sostenere questi numeri sono stati i ricavi del marchio Moncler (935 milioni) e quelli di Stone Island (201,6 milioni), entrambi in forte aumento.

“In Moncler, la ricerca di un nuovo livello di coinvolgimento dei nostri clienti continua ad esprimersi attraverso la valorizzazione di tutte le dimensioni del marchio”, mentre “in Stone Island, abbiamo appena iniziato il secondo capitolo dell'evoluzione del brand sotto la guida dell’amministratore delegato recentemente nominato”, sottolineava Ruffini.

I numeri diffusi dalla società mostrano “un importante risultato che mi rende orgoglioso e che testimonia il grande lavoro di squadra e l’approccio innovativo, sempre orientato al cliente, che definiscono il nostro gruppo”, aggiungeva Ruffini nella nota.

L’ad ha inoltre ricordato il “contesto di mercato ancora incerto e complesso”, ma ha cercato di rassicurare ribandendo di voler continuare “ad investire nella nostra organizzazione e nelle nostre persone per consentire ai nostri marchi di esprimere il loro pieno potenziale”.

Per quanto riguarda il 2023, “sul margine la nostra ambizione per l’anno resta un 30%” dei ricavi”, dal 29,8% del 2022 e dal 29,5% del 2021, annunciava Luciano Santel, chief corporate and supply officer di Moncler, rispondendo agli analisti nel corso della conference call di presentazione dei conti.

“Abbiamo detto più volte che per continuare a crescere bisogna investire in innovazione e prodotto e questa resta una nostra priorità chiave”, ha aggiunto Santel.

Gli analisti di Equita Sim, che hanno alzato (+2%) il prezzo obiettivo su Moncler a 75,50 euro, parlano di “primo semestre sopra le attese”.

In particolare, la visibilità sul 2023 è “in aumento”, pertanto dalla sim mantengono Moncler “tra i best pick nel settore grazie ad un forte momentum, un ottimo posizionamento e visibilità sulle stime”.
JP Morgan, infine, scrive che “Moncler ha riportato risultati molto solidi, confermando, a nostro avviso, il suo status di crescita elevata”.