Mps già ad un passo dal suo obiettivo annuale di utili

Monte dei Paschi di Siena alza il velo sui conti del secondo trimestre 2023 e batte le attese degli analisti grazie ad un balzo dell’utile netto.

Nel dettaglio, il secondo trimestre della banca senese si conclude con 383 milioni di euro di utile netto, con un incremento del 60% rispetto al periodo di riferimento del 2022, portando così il bilancio semestrale a 619 milioni, dieci volte il risultato dello stesso periodo dello scorso anno (53 milioni) e ad un passo dall’obiettivo per l’intero esercizio (700 milioni).

Si tratta di un risultato ben oltre il consenso degli analisti fornito dalla stessa banca (217 milioni) ed è trainato dal margine di interesse, balzato del 64,4% a 1.083 milioni.

I ricavi sono cresciuti del 10,6% nel trimestre, portando quelli semestrali a 1.851 milioni (+19,2%), mentre il risultato operativo netto al 30 giugno cresce a 734 milioni (255 milioni).

La banca senese ha comunicato che ieri è stato sottoscritto il contratto di cessione di un portafoglio di crediti non performing con un gross book value di circa 230 milioni di euro ad un gruppo di investitori istituzionali italiani e internazionali, facendo scendere i crediti in pancia all’istituto a 3,2 miliardi (NPE ratio netto al 2,1%). I relativi crediti saranno deconsolidati entro la fine dell'anno.

Infine, in calo i costi, con un cost/income al 49% e il ratio patrimoniale Cet1 cresce al 15,9% con un buffer di oltre 500 punti sul requisito tier1 ratio.

Parlando con gli analisti nella call di presentazione dei risultati, l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, ha affermato che i dati del semestre dimostrano “la forte solidità della banca e la sua capacità di generare redditività sostenibile”.

Inoltre, “l’indicatore patrimoniale Cet1 ha raggiunto un livello record che dimostra la capacità della banca di generare capitale organico e di essere ben attrezzata per affrontare anche uno scenario molto avverso, come dimostrato anche nel recente stress test”.

“Siamo alla velocità giusta e possiamo accelerare sul raggiungimento dei nostri obiettivi”, proseguiva il manager, sottolineando che “la banca, sotto molto profili, è già in anticipo sugli obiettivi del piano industriale al 2026”.

In questo contesto, secondo Lovaglio Mps “punta a un utile netto a oltre il miliardo di euro nel 2023”, mentre ritiene che “sia possibile anticipare il ritorno al dividendo sul 2024”.

I risultati del secondo trimestre di Mps sono “superiori alle attese su tutte le linee”, commentano gli analisti di Equita Sim, che sul titolo hanno una raccomandazione ‘hold’ e un prezzo obiettivo a 3,2 euro rispetto ai 2,527 euro di questa mattina (+2,6%).

“A livello di ricavi la principale sorpresa è legata ad una fortissima dinamica del net interest income che cresce ben sopra le attese oltre che a una maggiore contribuzione dei dividendi, beneficiando dell’ulteriore allargamento dello spread commerciale e di una maggiore contribuzione da portafoglio titoli. Inoltre, le commissioni a 338 milioni rispetto ai 335 milioni attesi sono sostanzialmente in linea e in leggera crescita trimestre su trimestre (+2%, ma ancora -6% anno su anno)”, proseguono dalla Sim.

Anche se la banca non ha fornito “nessun update sull’outlook 2023, i risultati del secondo trimestre lasciano spazio per un’ampia revisione al rialzo delle stime sull’intero anno”, concludono da Equita.