Mps, il Mes tenta di riaprire la trattativa con la UE sulla cessione degli NPL

Prosegue la trattativa tra la banca e il Ministero del Tesoro sul piano per la cessione di Npl dopo lo stop arrivato la settimana scorsa
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Riaperta la trattativa
Restano ancora speranze per il trasferimento dei crediti deteriorati (NPL) di Monte dei Paschi di Siena ad Amco (ex Sga), società controllata dal Ministero del Tesoro, nonostante lo stop arrivato la settimana scorsa dall'Unione europea, e che aveva provocato un forte calo delle azioni della banca a Piazza Affari.
Secondo quanto scrive il Messaggero, infatti, il Tesoro avrebbe chiesto di riaprire la trattativa con Bruxelles nel corso di una riunione svoltasi venerdì scorso.
Il Mef ha fatto riferimento al via libera concesso dall'antitrust della UE al salvataggio pubblico della banca tedesca NordLB, piano che prevedeva un finanziamento pubblico da 2,9 miliardi di euro concesso dal governo tedesco.
La Portavoce della Commissione per la Concorrenza appena insediata, Arianna Podestà, ha spiegato che l'approvazione all'operazione è stata data in quanto realizzata “a condizioni di mercato”, mentre il piano di Mps prevede la cessione dei crediti ad una società a controllo pubblico.
Il Piano di uscita del Tesoro da Mps
La vendita degli Npl rientra in un piano di uscita dal capitale di Mps da parte del Mef, attualmente al 68%, condizionato dalla cessione di circa 10-14 miliardi di crediti in sofferenza che la banca senese dovrà presentare all'Unione europea prima della fine dell'anno.
La settimana scorsa, il Mes aveva ricapitalizzato Amco con una cifra intorno al miliardo, per poi utilizzare questa somma per acquistare l'equivalente di 2,8 miliardi di crediti deteriorati di Banca Carige.
Il board della banca punta alla vendita con un prezzo il più possibile vicino a quello di bilancio, mentre per Bruxelles l'obiettivo è quello di una cessione a prezzo di mercato, considerando la natura di partecipata pubblica di Amco.
Un possibile compromesso potrebbe essere raggiunto tramite una mediazione tra l'esigenza di pulizia del bilancio di Mps, con gli equilibri patrimoniali e le regole di mercato.
Restano in pista i fondi
Intanto, non si fermano le voci su una possibile 'soluzione di mercato', con alcuni fondi che resterebbero interessati nonostante le smentite dei mesi scorsi.
Mps, infatti, potrebbe essere nel mirino dei fondi Apollo, Bain, Fortress e Varde, con una valutazione del solo marchio per 500 milioni di euro, cifra superiore ai 422 milioni valutata dalla società britannica Brand Finance.
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