Mps possibile scelta alternativa di Ubi Banca per fusione
Dopo la bocciatura dell’offerta di Intesa Sanpaolo per l’acquisizione di Ubi Banca, Mps potrebbe entrare nella partita mentre la stampa diffonde rumors dell’ok da Bruxelles sul piano di cessione di NPL
Voci di una possibile fusione tra Ubi Banca e Mps
Monte dei Paschi di Siena potrebbe essere il nuovo obiettivo di Ubi Banca dopo che ieri era stata rifiutata l’offerta di Intesa Sanpaolo dal patto di consultazione Car che comprende il 18% del capitale di Ubi.
Secondo due fonti della Reuters, Mps potrebbe rappresentare l’alternativa per una operazione di fusione di Ubi Banca, considerando anche che l’ad di Intesa, Carlo Messina, aveva affermato che “ci sono zero possibilità di aumentare il prezzo di offerta” nel caso in cui l’operazione non andasse in porto.
Si attende l’ok della Bce sulla cessione di NPL
Qualsiasi ipotesi di fusione, però, è condizionato dalla messa sul mercato della quota detenuta dal Ministero del Tesoro corrispondente al 68% del capitale. A tal fine, si attende l’approvazione da parte della Banca centrale europea del piano di cessione dei crediti in sofferenza.
Secondo quanto scrive Il Messaggero, l’ok informale da Bruxelles potrebbe arrivare già la prossima settimana, approvando così la maxioperazione di cessione di 9,2 miliardi di crediti deteriorati lordi ad Amco, pari a 4 miliardi netti.
La vendita dei crediti avverrebbe ad un prezzo pari al 29-30% rispetto al valore nominale e avverrebbe attraverso una newco capitalizzata da Mps per un miliardo di euro.
Il totonomine dopo l’addio di Morelli
Nel frattempo, l’ad Morelli ha annunciato ieri che non si ricandiderà alla guida della banca senese e l’addio viene considerato “negativo” dagli esperti di Equita Sim perché la conferma “avrebbe garantito un minor execution risk al piano di rilancio della banca”.
L’annuncio ha fatto partire le ipotesi sulla sua successione con i nomi più gettonati dalla stampa che comprendono l’attuale ceo di Amco, Marina Natale e l’ex commissario Carige, Fabio Innocenzi, ai quali potrebbero emergere quelli di Fabrizio Viola e l’ex Cdp Fabio Gallia.
La chiave di lettura della scelta del successore di Morelli potrebbe essere legata al riassetto societario dopo che il Ministero del Tesoro lascerà il capitale della banca con il tema del consolidamento bancario collegato alle manovre di fusione attualmente in corso tra Intesa Sanpaolo e Ubi.
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