Mps, ritorno al dividendo e conferma dei requisiti BCE


La banca senese potrà tornare a distribuire il dividendo grazie al buon esito dell’aumento di capitale, mentre già a fine settembre risultavano rispettati i requisiti patrimoniali fissati dall’istituto centrale europeo, confermati anche nel 2023 allo stesso livello di quest’anno.


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Le decisioni BCE su Mps

Monte dei Paschi di Siena esce bene dalle decisioni della Banca centrale europea in tema di requisiti patrimoniali per il prossimo anno, confermati in linea con quelli del 2022, notizia diffusa questa mattina prima dell’apertura dei mercati.

Inoltre, Mps ha comunicato che la BCE ha eliminato il divieto del pagamento dei dividendi, sostituendolo con l’obbligo per l’istituto senese di ottenere la preventiva autorizzazione preventiva da parte dell’Autorità di Vigilanza, grazie “al buon esito” dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi appena realizzato.

I requisiti patrimoniali

Nel dettaglio, dal primo gennaio 2023 è previsto a livello consolidato per il gruppo MPS un requisito patrimoniale SREP complessivo (Total SREP Capital Requirement – TSCR) del 10,75%.

Quest’ultimo prevede un requisito minimo di fondi propri, il Pillar 1 (P1P) dell’8% (di cui 4,50% in termini di Cet1) ed uno aggiuntivo di Pillar 2 (P2R) del 2,75% (lo stesso del 2022), da detenere almeno per il 56,25% nella forma di capitale primario di classe 1 – Cet1 – e per il 75% nella forma di capitale di classe 1 – Tier.

Tra i requisiti è previsto anche il minimo complessivo in termini di Totale Capital ratio, ottenuto aggiungendo al TSCR un Combined Buffer Requirement (CBR) del 2,75%, del 13,50%.

Inoltre, il requisito minimo complessivo in termini di CET 1 ratio risulta pari al 8,80% (somma tra P1R del 4,50%, P2R dell’1,55% e CBR del 2,75%), mentre il requisito minimo complessivo in termini di Tier 1 resta pari al 10,82% (inclusivo di P1R del 6%, P2R del 2,06% e CBR del 2,75%).

La situazione attuale

Nella nota odierna si sottolinea come al 30 settembre 2022 Mps presenti un Common Equity Tier 1 ratio del 15,7%, un Tier 1 ratio del 15,7% e un Total Capital ratio del 19,5% “calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022”.

Inoltre, a fine settembre il Common Equity Tier 1 ratio era del 14,6% e il Total Capital ratio risultava al 18,5%, se “calcolati applicando i criteri a regime”.

Infine, la Pillar II Capital Guidance (P2G) viene confermata al 2,50%, da soddisfare con Common Equity Tier 1.

Andamento in borsa e view analisti

Gli analisti di WebSim considerano la notizia della conferma dei requisiti BCE e il ritorno al dividendo come “positiva” per il titolo Mps.

A Piazza Affari, però, il sostegno al titolo MPS arrivato dalla notizia del rispetto dei criteri durava solo pochi minuti.

Se l’apertura di seduta spingeva le quotazioni delle azioni della banca fino ad un guadagno dell’1,5% (2 euro), dopo circa mezz’ora di scambi il titolo virava in negativo, sotto quota 1,96 euro.

Con Mps fortemente ridimensionata nel 2022, visto il calo dell’89% da inizio anno, anche il consenso raccolto da Bloomberg riflette il cattivo andamento da inizio anno delle sue azioni, con solo cinque analisti che ancora seguono il titolo con nessun ‘buy’, 3 ‘neutral’ e 2 ‘sell’, mentre il target price medio è di 2,67 euro.

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