Mps sorprende: “non siamo più un problema”, secondo Lovaglio


Il bilancio del 2022 si chiude con una perdita di 205 milioni ma pesano le ristrutturazioni per gli esodi e per il futuro l’amministratore delegato si attende una crescita per ricavi e margine di interesse.


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Mps di nuovo in rosso

Torna il rosso nel bilancio di Monte dei Paschi di Siena dopo il risultato positivo del 2021, anche se il risultato era già atteso dagli analisti.

L’esercizio 2022 si chiude, dunque, con una perdita di 205 milioni rispetto al ‘verde’ di 310 milioni dell’anno precedente, mentre i ricavi ammontano a 3.088 milioni e il margine di interesse cresce del 26% a 1.539 milioni.

Sul risultato pesano i 925 milioni per la ristrutturazione una tantum per gli esodi, si chiude con un netto di 720 milioni di euro, sostenuto da un risultato operativo lordo pari a 989 milioni e da un recupero di imposte per 425 milioni, “a conferma della raggiunta capacità della banca di generare redditività sostenibile”, sottolinea la banca.

Gli impieghi calano a 76,3 miliardi (-3,1 miliardi), i crediti deteriorati ammontano a 3,3 miliardi lordi (1,7 miliardi netti) con una copertura al 48,1% (53,6% a settembre).

Il ratio patrimoniale Cet1 è al 15,6% (11% a fine 2021) dopo l'aumento di capitale da 2,5 miliardi realizzato lo scorso anno.

Il quarto trimestre

Per quanto riguarda l’ultimo trimestre del 2022, se le previsioni indicavano 90 milioni di euro, la banca senese è arrivata a un utile di 155,8 milioni di euro nel periodo, grazie alla crescita di oltre il 60% del risultato operativo lordo (333 milioni) e della riduzione dei costi del personale per l’uscita di oltre 4 mila risorse arrivato a inizio dicembre, permettendo così un risparmio a regime di oltre 300 milioni.

Il risultato operativo lordo del gruppo sale a 333 milioni, in aumento del 60% rispetto al trimestre precedente e rispetto al terzo trimestre 2021, portando il rapporto cost/income a scendere dal 72% del quarto trimestre 2021 al 60% allo stesso periodo del 2022, già in linea con l’obiettivo 2024 di piano.

Forti risultati

Gli analisti di Equita Sim definiscono “forti” i risultati diffusi oggi da Mps, “trainati dal net interest income”, notando come il Nii abbia beneficiato “dell’allargamento dello spread commerciale a seguito della dinamica di crescita dei tassi di interesse”.

I costi operativi, segnalano gli esperti, “hanno iniziato a mostrare i primi benefici dal piano di uscite del personale di dicembre, i cui effetti saranno pienamente visibili dal primo trimestre 2023”.

A Piazza Affari, però, il titolo virava subito in negativo dopo un avvio in verde, scendendo a 2,38 euro (-0,40%) dopo aver toccato un massimo di 2,50 in apertura.

Indicazioni sul futuro

Nel 2023 la banca vede un costo del rischio “non superiore ai livelli 2022”, dichiarava l’ad Luigi Lovaglio nel corso con la call con gli analisti dopo i risultati.

Quest’anno l’utile ante imposte è previsto “vicino” al target del 2024, fissato dal piano a 700 milioni, mentre la “crescita dei ricavi, del margine di interesse e il costo del credito saranno in linea con quello del 2022”, secondo l’ad.

Il ‘deposit beta’, che misura la sensibilità depositi a incremento tassi viene “stimato intorno al 40%” nel corso di quest’anno, mentre gli accantonamenti per rischi legali “hanno maggiore probabilità di essere una bella sorpresa in qualsiasi futura operazione di M&A piuttosto che un ostacolo”.

Inoltre, Lovaglio ha parlato del ‘Piano funding 2023’ della banca, il quale prevede emissioni per oltre 2 miliardi di euro e la maggior parte del piano prevede un bond senior preferred, parte restante senior non preferred, atteso “a breve sul mercato”.

Inoltre, l’ad rassicurava i presenti circa la nuova richiesta danni da 700 milioni arrivata a gennaio 2023 dalla stessa società di consulenza delle precedenti due, la quale “manca di documentazione a supporto”.

“Mps non è più un problema sistemico ma un vero asset di valore per il Paese” e “dopo soli sette mesi dalla presentazione del piano non avrei mai pensato di presentarvi un utile di 156 milioni nel quarto trimestre”, “punto di svolta nel nostro viaggio disciplinato per l’esecuzione del piano”.

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