Mps torna in perdita e manca gli obiettivi stabiliti con la UE


La banca senese chiude il 2019 con oltre 1 miliardo di perdite mentre si attende la cessione di crediti in sofferenza per circa 11 miliardi di euro


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Chiusura 2019 in perdita

Focus sui conti di Monte dei Paschi di Siena oggi a Piazza Affari, con l’istituto senese che ha rilasciato i suoi dati annuali a metà mattinata, dopo l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione, evidenziando un ritorno al rosso.

La banca ha comunicato una perdita netta al 31 dicembre 2019 pari a 1,033 miliardi nel corso del 2019 con impatto revisione Dta, dato migliore delle previsioni del consensus di Bloomberg che arrivava a 1,23 miliardi di euro ma nettamente peggiore dell’utile di 279 milioni dell’anno precedente

Inoltre, la crescita del risultato operativo netto nel 2019 è risultata pari al 3,3% rispetto all’anno precedente, arrivando a 323 milioni di euro “nonostante i vincoli imposti dal piano di ristrutturazione”, spiegano dalla banca, risultato ottenuto “grazie a ricavi sostanzialmente in linea con l’anno precedente e costi operativi e rettifiche su crediti in riduzione”.

La banca, “non ha raggiunto gli obiettivi reddituali previsti dal Piano di Ristrutturazione” concordato con l’Unione europea. Il piano prevedeva che “in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi reddituali si proceda ad una riduzione di costi operativi di 100 milioni di euro rispetto a quelli previsti nel piano”, riduzione che dovrebbe realizzarsi entro il 2021.

La diffusione dei risultati ha portato una forte volatilità sul titolo, in crescita del 5% prima dei dati, per poi virare in negativo entrando in asta di volatilità.

La riduzione dei crediti in sofferenza

Prosegue la riduzione dello stock dei crediti deteriorati lordi di Mps, attestatisi a 12 miliardi di euro a fine 2019, con un -74% rispetto a dicembre 2016. Il risultato ha superato “l’obiettivo del piano del 12,9% al 2021 con due anni di anticipo”, si legge nel comunicato della banca.

Il tema dei crediti in sofferenza, dunque, resta al centro dell’attenzione mentre proseguono le trattative con la Commissione europea sulla fase finale della cessione di almeno il 70% di Npe che potrebbe arrivare a 10-11 miliardi di euro.

Nel comunicato diffuso oggi da Mps, però, non ci sono cenni a questa vicenda, nonostante nei giorni scorsi si diffondevano rumor circa novità che potrebbero essere diffuse in questi giorni.

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