Mps, trimestrale in calo a causa del “nuovo contesto macroeconomico”

La banca senese ha comunicato un rosso di 244 milioni di euro a causa di rettifiche addizionali dovute alla crisi da coronavirus
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Il contesto macroeconomico manda in rosso Mps
Trimestrale di Monte dei Paschi di Siena influenzata fortemente dalla crisi da coronavirus. La banca senese, infatti, ha comunicato un calo di 244 milioni di euro che include “rettifiche addizionali non ordinarie per 193 milioni” su crediti performing e non performing “legate al nuovo contesto macroeconomico”, spiegano dall'istituto nella nota diffusa sul loro sito. “I primi tre mesi dell'anno sono stati impattati dell'emergenza coronavirus”, a cui si sono aggiunte “componenti non operative per 112 milioni di euro”, le quali hanno inciso sul risultato netto.
Dalla banca aggiungono che il risultato operativo è arrivato a 181 milioni di euro, grazie alla “buona tenuta delle commissioni, stabili nel trimestre nonostante l'emergenza", mentre è cresciuta nei primi due mesi dell'anno "la dinamica commerciale grazie alla forza della rete".
In aumento i nuovi mutui per un totale di 1,9 miliardi di euro e una crescita pari al 13%, con 3,2 miliardi di euro (+22%) di prodotti di risparmio gestito collocati e una raccolta commerciale di 3,1 miliardi di euro.
In calo i ricavi complessivi, che scendono a 729 milioni di euro, segnando un -9,3% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Il risultato è dovuto alla “flessione del margine di interesse riconducibile al calo degli attivi commerciali fruttiferi e dei relativi rendimenti solo in parte compensata dall’aumento delle commissioni nette derivante dai maggiori proventi sulla gestione del risparmio”, spiega la banca.
Il margine di interesse è sceso del 20% a 327 milioni di euro, sui cui pesa “il calo degli attivi commerciali fruttiferi e dei relativi rendimenti”, mentre migliorano le commissioni nette (370 milioni), segnando un aumento del 3,1% rispetto ai primi tre mesi 2019.
La risposta di Mps al coronavirus
La banca senese afferma che la sua risposta alla crisi da Covid-19 è stata “tempestiva ed efficace”, grazie alla “continuità operativa garantita da subito, con medie settimanali dei dipendenti in lavoro agile anche oltre l'85% e con un'efficiente turnazione dell'apertura delle filiali per il supporto a famiglie e imprese".
Per il futuro, “la banca “può contare su solide basi per affrontare la grave crisi in corso. I coefficienti patrimoniali sono oltre i requisiti regolamentari: il transitional Cet1 ratio e il Tier 1 ratio sono al 13,6%, mentre il Total capital ratio è al 16,2%. Solida ala posizione di liquidità, anche dopo il rimborso nel trimestre di 8 miliardi di titoli assistiti da garanzia governativa".
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