Mps, voci di un'imminente vendita quota Mef

Indiscrezioni di stampa rilanciano l’ipotesi della cessione di parte della quota detenuta dal Ministero dell’Economia nella banca senese, mentre gli analisti alzano i target price dopo la trimestrale.

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Mef verso vendita quota Mps

Passata la trimestrale con buoni risultati, il futuro di Banca Monte dei Paschi di Siena potrebbe arrivare molto presto, se non addirittura nei prossimi giorni. Già nelle scorse settimane era emersa l’ipotesi di una vendita di parte della quota del Mef dopo i risultati del terzo trimestre e le voci di conferma continuano a riecheggiare.

Secondo Affaritaliani sarebbe una questione di giorni, in quanto sarebbe già arrivata la comunicazione che questa settimana si procederà alla cessione di una partecipazione che consenta allo Stato di scendere sotto il 20% dal 26,7% attuale, con un incasso di circa 500 milioni. La procedura dovrebbe avvenire tramite Accelerated Book Building, così come avvenuto anche la volta scorsa.

Ancora più incertezza sui soggetti che potrebbero acquisire partecipazioni e il quotidiano lancia Banco Bpm, in sorpasso su Bper Banca dopo la mossa su Anima che ha garantito un dividendo extra da circa 400 milioni dal 2026.

Una mezza apertura era arrivata venerdì dall’ad di Unipol, Matteo Laterza, il quale aveva affermato di vedere con “grande interesse tutte le opportunità che potrebbero creare valore per gli stakeholder da altri distributori” e, “nel caso ci fossero opportunità interessanti” le avrebbero prese in esame.

Analisti positivi sul titolo

Intanto, oggi gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno alzato da 6,4 a 6,8 euro il prezzo obiettivo sul titolo della banca senese, rispetto ai 5,448 di oggi (+0,20%), confermando la raccomandazione buy. “Solidi i conti del terzo trimestre”, spiegano dalla banca torinese, citando i ricavi core come driver del superamento delle attese e dopo aver alzato le previsioni di Eps adjusted del 9% sul 2024 e del 5% sul 2025-2026.

Prezzo obiettivo a 6,3 euro per WebSim Intermonte (giudizio interessante), ribadito in un report di commento alla trimestrale. “A livello di top line, si evidenzia un NII ancora in crescita su base annuale e commissioni su un percorso solido, grazie al forte trend YoY sia delle commissioni relative al WM che a quelle del commercial banking, nonostante una certa stagionalità estiva”, spiegano dalla sim, sottolineando come le spese operative siano “leggermente aumentate rispetto al trimestre precedente, a causa della seconda tranche di aumenti salariali”.

Ieri, invece, era stato il turno di Equita Sim di alzare il target price su Mps, portato a 6,2% (+4%) dopo una revisione delle stime. "Indicazioni positive dalla call, dove viene rimarcato il forte focus sulla dinamica delle commissioni", sentenziano gli esperti che inoltre apprezzano il "continuo miglioramento della performance operativa e la dinamica delle commissioni. Confermiamo hold perché preferiamo aziende su cui riteniamo ci sia ancora maggiore visibilità sulla sostenibilità degli utili anche in un contesto di mercato meno favorevole".

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