Mps vola in Borsa trainata dell’ok “preliminare” della Bce


Ieri Francoforte ha dato il primo via libera alla cessione di crediti deteriorati dell’istituto. Mps dovrà soddisfare una serie di condizioni. Il titolo vola in Borsa trainato anche dall’ottimismo sulle decisioni della Fed.


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Mps sale insieme a tutto il comparto bancario

Rally in Borsa per Monte dei Paschi dopo la notizia, diffusa ieri a mercati chiusi, del primo via libera condizionato da parte della Bce al piano di scissione e cessione di crediti deteriorati. La notizia fa da apripista alla creazione di una bad bank con conseguente cessione dei crediti per 8,1 miliardi ad Amco, la società di asset management controllata dal Tesoro.

Immediata la reazione del titolo, quotato sul listino Mid Cap di Borsa Italiana. Bmps sale a metà mattina del 3,49% e si conforma all’andamento di tutto il comparto bancario (+2% in apertura), galvanizzato dalla decisione della Fed di mantenere i tassi di interesse ai minimi anche a fronte di un aumento dell’inflazione.

La “draft decision” di Francoforte subordina l’operazione a una serie di condizioni

  • Prima della data di efficacia della scissione, Mps deve emettere, a condizioni di mercato, strumenti subordinati per almeno 250 milioni, ammissibili per l’inclusione nel patrimonio di base di classe 2 (Tier2) per l'intero importo nominale;
  • Mps deve fornire al regolatore la prova che tali strumenti saranno sottoscritti da investitori «con adeguato standing» entro il 31 dicembre di quest’anno.
  • La Bce chiede la presenza di una normativa, ossia la «vigenza» di un decreto legislativo, un decreto legge o una legge ordinaria, in cui si preveda l’accantonamento dei fondi pubblici necessari per la sottoscrizione di strumenti di capitale «emessi a condizioni di mercato da qualsiasi società pubblica italiana» (compresi Tier 1 aggiuntivo e Tier 2) e che Mps sia ammissibile alla ricapitalizzazione ai sensi di tale normativa.
  • La presenza di una normativa è necessaria per consentire al ministero dell'Economia e delle Finanze di sottoscrivere, nei limiti dei fondi pubblici accantonati, fino al 70% dell'importo degli strumenti di capitale emessi per ripristinare il rispetto da parte del Monte dei requisiti patrimoniali complessivi ad esso applicabili. Almeno il 30% dell’importo deve essere sottoscritto da investitori privati.
  • Entro 20 giorni dalla data di esecuzione della scissione, Mps deve fornire alla Bce almeno tre "comfort letters", emesse da diverse banche d’investimento, finalizzate a confermare la capacità dell’istituto di far sottoscrivere da investitori privati almeno il 30% dell'importo degli strumenti Tier 1 aggiuntivi potenzialmente emessi.
  • Infine l’approvazione da parte dell’assemblea straordinaria delle necessarie modifiche statutarie.


Equita mantiene un rating hold con Target price di 1,6 euro. Hold anche dagli esperti di Intesa Sanpaolo.

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