Musk si prende Twitter: “l’uccellino è libero”

Il Ceo di Tesla annuncia l’acquisizione del social media tramite un tweet e a partire da oggi il titolo Twitter è stato sospeso dalle contrattazioni alla borsa di New York.

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Musk compra Twitter

Alla fine Elon Musk ce l’ha fatta: l’acquisizione di Twitter è completata. L’annuncio, ovviamente sullo stesso social media con un tweet: “the bird is freed”. Già cambiato il suo status, definendosi ora ‘Chief Twit’, con la sua posizione indicata nell’Headquater del social.

Già l’altro ieri il Ceo di Tesla aveva visitato la sede di Twitter a San Francisco, portandosi dietro un lavandino e twittando la frase “Let’s that sink in”, con un gioco di parole in quanto ‘sink’ può significare sia ‘lavandino’ che ‘affondare’.

Rivoluzione Musk

L’arrivo del ‘ciclone’ Musk non accade senza conseguenze. Alcune fonti statunitensi affermano che l’imprenditore abbia subito licenziato il Ceo Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal e il responsabile degli affari legali Vijaya Gadde, dopo averli accusati di averlo ingannato nei mesi precedenti sul numero degli account fake di Twitter.

Indiscrezioni raccontano dell’uscita dalla sede di Twitter con la scorta per i manager licenziati nello stesso giorno in cui era stata conclusa l’acquisizione, decisa su indicazione dello stesso Musk, secondo quanto riportava l’agenzia Reuters.

Nonostante questo ‘giro di vite, Musk aveva rassicurato i dipendenti della società sulla sua volontà di non tagliare la forza lavoro del 75%, ipotesi diffuse dai media nelle ultime settimane.

La strategia

Musk ha motivato l’acquisizione di Twitter con l’importanza del social per “il futuro della civiltà”, vista la necessità di “avere una piazza di dibattito, dove un’ampia gamma di argomenti può essere discussa in modo sicuro, senza ricorso alla violenza”.

Al tempo stesso, però, Musk aggiungeva che il social “non può essere un luogo infernale di tutti contro tutti, dove tutto può essere detto senza conseguenze”.

Musk, inoltre, vuole eliminare i divieti permanenti per gli utenti, riammettendo le persone già allontanate dalla piattaforma, compreso l’ex presidente Donald Trump.

Modello di business

Il futuro nella mente di Musk comprende una ‘SuperApp’ sul modello di quelle asiatiche come WeChat, dove l’applicazione possa continuare a essere un social, ma anche un sistema di pagamento e una piattaforma di e-commerce.

Dopo aver lanciato l’OPA sull’uccellino, Musk aveva dichiarato di voler liberare il social dalla pubblicità, ma poi ha fatto marcia indietro cercando di rassicurare gli inserzionisti affermando di credere nella pubblicità, “quella buona, quella capace di far conoscere alle persone soluzioni ai loro problemi”.

Resta il nodo dei bot, questione al centro della battaglia legale tra Twitter e Musk di questi mesi, vero elemento capace di fornire una valutazione del social.

Musk si posto l’obiettivo di ripulire la piattaforma dai falsi profili, ma non ha specificato i suoi piani per raggiungere questo scopo.

Titolo sospeso

Oggi, intanto, il titolo Twitter è stato sospeso, così come indicato ieri sul sito del New York Stock Exchange.

La giornata di oggi rappresentava la data limite per Musk per chiudere il suo accordo per acquisire il social media per 44 miliardi di dollari, ad un prezzo di 54,20 dollari per azione.

La sospensione viene decisa quando vengono ravvisate preoccupazioni su asset, operazioni e informazioni finanziarie da parte della Securities Exchange Commission (sezione 12 K del Securities Exchange Act del 1934), decisione della durata non superiore ai 10 giorni lavorativi.

Una volta concluso l’accordo ci sarà il delisting e agli azionisti verrà data la possibilità di cedere le proprie azioni in cambio di un compenso monetario.

Negli ultimi giorni, indiscrezioni confermavano che investitori come Sequoia Capital, Biance, Qatar Investment Authority e altri avevano ricevuto i documenti necessari per l’impegno finanziario dagli avvocati di Musk, segnando così la fine del contenzioso legale tra le parti.

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