#Nagel stai sereno.


Dopo le forti accuse all’a.d. di Mediobanca e una scalata lampo al 10% del salotto italiano della finanza, ora Leonardo del Vecchio (uomo più ricco d’Italia) tesse le lodi all’a.d Nagel. Solo strategia per confondere le acque?


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Mediobanca, Del Vecchio plaude al piano di Nagel. «Direzione giusta».

Dichiarazioni che stonano e ricordano quel tweet #Letta stai sereno di Renzi quando il rottamatore, con un cinguettio rassicurava il presidente del consiglio mentre stava organizzando la scalata al suo governo. Leonardo del Vecchio, patron di EssilorLuxottica, azionista di peso in Generali con il 4,8% e ora di quasi il 10% in Mediobanca, dopo aver accusato senza peli sulla lingua l’operato dell’amministratore delegato di Piazzetta Cuccia, Nagel, ora torna a più miti consigli.

Mediobanca e Generali, ha dichiarato il presidente di Delfin (holding lussemburghese di Del Vecchio), «rappresentano un pezzo strategico del nostro sistema economico. Per questo il mio obiettivo è contribuire a creare un azionariato stabile che aiuti le società a crescere e avere successo nel mondo»

«Il piano di Mediobanca elaborato dall'amministratore delegato Alberto Nagel presenta obiettivi sfidanti che vanno nella direzione auspicata da Delfin». Si legge in una nota scritta dall’uomo più ricco d’Italia, che con i suoi 84 anni è ancora un “guerriero” nelle stanze dei bottoni del capitalismo italiano. Del Vecchio ha aggiunto di «apprezzare lo sforzo fatto dal management» e di essere «soddisfatto dei risultati economici raggiunti» dalla banca.

Del Vecchio: "Per Mediobanca e Generali un azionariato stabile"

Mediobanca e Assicurazioni Generali, prosegue il presidente di Delfin, «rappresentano un pezzo strategico del nostro sistema economico e hanno bisogno di stabilità. Per questo il mio obiettivo è contribuire a creare un azionariato stabile che aiuti le società a crescere e avere successo nel mondo». Allusione alla creazione di un nocciolo duro? Si vedrà.

Solo poche settimane fa Del Vecchio aveva dichiarato: “Mi aspetto un nuovo piano industriale che non si basi solo su Generali e Compass ma progetti un futuro da banca di investimenti”. Insomma, meno rendite di posizione e più dinamismo. “Vorrei una banca – ha proseguito Del vecchio – capace di giocare un ruolo da leader in Italia e in Europa e che possa dare soddisfazione a tutti gli azionisti, Delfin inclusa”. Accusa diretta all’amministrazione Nagel.

Tutto dimenticato? All'Italia, ha aggiunto ieri Del Vecchio, «servono investitori e imprenditori in grado di sviluppare le sue imprese. Sono un imprenditore italiano e il mio percorso testimonia, da sessant'anni e con fatti concreti, il mio amore e l'attaccamento per questo Paese. È con tale spirito che, sostenuto dalla mia famiglia, ho deciso di realizzare questo investimento in un settore in cui l'Italia deve giocare da protagonista».


L’idea francese di Del Vecchio

Del Vecchio, fondatore del gigante dell’occhialeria Luxottica, la settimana scorsa è diventato il maggiore azionista di Mediobanca con una partecipazione di poco inferiore al 10% dopo che il partner storico della banca di Piazzetta Cuccia, UniCredit, ha venduto la sua intera partecipazione. Del Vecchio ha raggiunto l’obiettivo della sua partecipazione nella merchant bank in meno di due mesi. Detiene inoltre il 4,8% di Generali, terza compagnia di assicurazioni in Europa di cui il primo azionista è proprio Mediobanca con il 13%.

I rumors già spifferavano di un’operazione simile a quelle guidate da Del Vecchio negli ultimi anni, con la fusione tra Luxottica e la francese Essilor e quella tra Beni Stabili con la francese Fonciéres des Regions. Società italiana + società francese. Un’accoppiata di cui si torna spesso a parlare e vede nel campo assicurativo Generali sposa di Axa. Il fortino di Generali però è Mediobanca e qualcuno leggeva, nella scalata di Del Vecchio su Piazzetta Cuccia, la volontà di arrivare a Generali per poi cederla ad Axa.

Ora però Del Vecchio sta semplicemente rimescolando le carte per gettare fumo negli occhi del mercato o ha davvero cambiato strategia? La risposta, in un vecchio adagio: il lupo perde il pelo ma non il vizio.

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