Nasdaq: i primi dati sull’inflazione trainano il Futures

I futures degli indici principali continuano la tendenza rialzista, sostenuti dai dati dell'indice dei prezzi al consumo di ottobre, che hanno suscitato speculazioni sulla fine delle politiche di aumento dei tassi della Federal Reserve.

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Il mercato finanziario statunitense si trova in una fase dinamica, trainato da segnali positivi negli indicatori economici. I futures dei principali indici continuano a registrare un trend rialzista, consolidando i guadagni della sessione precedente. L’ulteriore imponente slancio delle scorse ore è stato innescato dai dati dell'indice dei prezzi al consumo di ottobre, inferiori alle previsioni e che hanno suscitato speculazioni sulla fine delle politiche di aumento dei tassi della Federal Reserve.

Sebbene l'aumento dei prezzi mostri segni di rallentamento rispetto a ottobre, l'inflazione core annuale, l'indicatore principale seguito dalla Fed, rimane al 4%. Risultato sorprendente, considerato che solo otto degli 65 economisti prevedevano questo livello di inflazione.Il presidente della Federal Reserve di Chicago, Austan Goolsbee, ha detto ieri che l'inflazione negli Stati Uniti si sta rallentando a un ritmo che potrebbe essere il più rapido degli ultimi 40 anni e che l'incremento della disoccupazione è limitato.

Durante un discorso per il Detroit Economic Club ha affermato che potremmo assistere a un calo dell'indice dei prezzi al consumo in un anno superiore al 4%, un risultato che non si verificava dal 1981-1982, e tutto ciò potrebbe avvenire con un tasso di disoccupazione che non supera il 4%. Goolsbee ha anche sottolineato che, nonostante una crescita economica del 5% nel terzo trimestre e continuati aumenti occupazionali, i positivi sviluppi nell'offerta potrebbero evitare pressioni inflazionistiche.

Tuttavia, la Federal Reserve mantiene una posizione cauta, continuando a mantenere una posizione restrittiva finché l'inflazione core, escludendo alloggi e servizi, non raggiunga un livello che avvicini l'inflazione complessiva al suo mandato del 2%. Questo scenario non sembra richiedere ulteriori aumenti dei tassi, specialmente considerando altri fattori economici. Le aspettative di mercato riflettono questa cautela, con i future sui fondi federali indicanti zero probabilità di un aumento dei tassi a dicembre e solo il 6% di probabilità a gennaio. I tassi di swap sui tassi di interesse suggeriscono la possibilità di una riduzione dei tassi da giugno del prossimo anno, con una diminuzione di un punto percentuale entro la fine del 2024.

Graficamente il Futures rompe il cuneo discendente (figura rialzista) verso l’alto, con potenziale target in area 16.700 USD e si avvicina ai massimi annuali in area 16.200 USD. Il rialzo da area 14.300 USD non ha avuto soste, dovendo pertanto fare attenzione a potenziali pullback. Ad oggi il rialzo è sostenuto da area 15.700 USD, il cui mantenimento porterebbe l’e-mini verso il test dei massimi annuali. La perdita di area 15.700 USD potrebbe portare i trader a testare il supporto a 15.200 USD.

I prezzi sono sopra la media mobile EMA a 200 periodi.

Su timeframe giornaliero: 15 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti e 3 neutrali ed nessuno ribassista.

Futures Nasdaq: molta forza ma attenzione all’ipercomprato

Il Nasdaq e-mini su tf orario dimostra molta forza nel mantenere il trend rialzista partita da 14.246,25 USD.

Il superamento 15.936,75 USD innescherebbe ulteriori acquisti fino ad 16.075,50 USD con estensione a 16.111,75 USD. Attenzione però all’ipercomprato che potrebbe offrire l’opportunità di acquistare a prezzi inferiori.

La perdita di 15.856,00 USD porterebbe il Nasdaq e-mini a testare 15.794,00 USD con estensione a 15.706,75 USD, supporto vicino a una trend di lungo periodo che non è stata ritestata.

Su timeframe orario: 12 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 1 ribassista e 5 neutrali.

I 3 oscillatori utilizzati dal nostro sistema indicano su TF orario una tendenza rialzista in leggera diminuzione.

Su TF orario i prezzi sono sopra la EMA a 200 periodi.

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