Negli Stati Uniti è il giorno dell’inflazione


I mercati puntano a una nuova discesa dei prezzi al consumo e alla fine della stagione del rialzo dei tassi. Anzi, sono già tutti impegnati nella previsione sul prossimo ciclo di allentamento monetario: UBS si aspetta sette tagli nel corso dell’anno prossimo, Morgan Stanley quattro. L’atteso sondaggio della Fed di New York ha mostrato ieri che le aspettative dei consumatori per l'inflazione a 12 mesi sono ora a 3,6%, in calo rispetto al 3,7% di un mese fa. Al Congresso, i democratici hanno detto no alla proposta di mediazione sull’innalzamento del debito avanzata dallo speaker Mike Johnson.

Torna a salire il petrolio: Banca d’Italia ha più di un dubbio sul piano di privatizzazioni del governo.


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Dell'ammonimento sulla situazione dei conti pubblici degli Stati Uniti arrivata venerdì da Moody's si tornerà probabilmente presto a parlare, anche perché al Congresso, la proposta di mediazione presentata dal nuovo speaker della Camera, Mike Johnson, è già stata respinta dalla Casa Bianca: sembra poco probabile che si arrivi entro la scadenza di venerdì, a un compromesso sull’innalzamento del tetto al debito.

Per il momento però, i mercati guardano alla discesa dell’inflazione e alla fine del ciclo rialzista della banca centrale. I Treasury si sono placati dopo qualche settimana di movimenti violenti e ha ripreso piede il tema dell’intelligenza artificiale: ieri mattina Taiwan Semiconductor Manifacturing ha annunciato che in ottobre ha registrato il primo incremento anno su anno delle vendite di chip da febbraio.

Ieri Wall Street ha chiuso con gli indici intorno alla parità, Nasdaq -0,2%, Dow Jones +0,1%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in lieve rialzo nel giorno della pubblicazione dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti. Il consensus si aspetta un raffreddamento in ottobre, a 3,3%, da 3,7% di settembre. L’inflazione core dovrebbe essere circa sui livelli del mese precedente, a 4,1%.

L’atteso sondaggio della Fed di New York ha mostrato ieri che le aspettative dei consumatori per l'inflazione a 12 mesi sono ora a 3,6%, in calo rispetto al 3,7% di un mese fa. L'aspettativa a cinque anni è scesa leggermente al 2,7%.

TAGLIO TASSI

L’inflazione è ancora alta, ma i mercati guardano già alla discesa dei tassi. UBS ha pubblicato ieri un rapporto di 32 pagine nel quale si afferma che il prossimo anno si concluderà con un tasso sui fondi federali compreso tra il 2,50% e il 2,75%. Gli analisti puntano su sette tagli dei tassi da un quarto di punto ed escludono la recessione, solo “una crescita sostanzialmente più lenta nel 2024", accompagnata da un aumento del tasso di disoccupazione. Il giorno prima, Morgan Stanley aveva scritto che la Fed manterrà il suo tasso obiettivo stabile fino al giugno 2024, quando inizierà a tagliare i tassi di interesse: nella seconda parte dell’anno ce ne dovrebbero essere quattro. Goldman Sachs vede una probabilità del 15% di recessione nei prossimi 12 mesi, con una crescita del PIL di circa il 2% l'anno prossimo. La società prevede un solo taglio dei tassi nel 2024, nell'ultimo trimestre dell'anno, anche se ammette che la Fed potrebbe essere indotta a tagliare più rapidamente.

PETROLIO

Il Brent del Mare del Nord sale a 83 dollari il barile, quarta seduta consecutiva di rialzo.

Il mondo sta affrontando il più alto livello di rischio geopolitico degli ultimi cinque decenni, mentre la guerra tra Israele e Hamas minaccia di estendersi e il conflitto bellico in Ucraina continua, ha dichiarato Lorenzo Simonelli, amministratore delegato di Baker Hughes, in un’intervista al Financial Times. Siamo in una situazione paragonabile a quella dell'embargo petrolifero del 1973. Nelle ultime settimane i mercati petroliferi hanno ampiamente scartato il rischio di un'escalation della guerra tra Israele e Hamas capace di interrompere la produzione di petrolio. Simonelli ha affermato che il conflitto non ha finora modificato le prospettive della domanda e dell'offerta, ma ha avvertito che il rischio di un'escalation rimane.

"L'ipotesi di base è che si spera che la situazione sia contenuta all'interno della situazione attuale - per quanto triste", ha detto Hughes. Ma è chiaro che se la situazione dovesse peggiorare e aggravarsi, le cose cambierebbero”.

BTP

L'attività dell'economia italiana rimane debole nell'ultimo trimestre dell'anno ma le nuove informazioni non cambiano la stima di una crescita del Pil dello 0,7% per il 2023. E' quanto ha detto ieri nel tardo pomeriggio il Vice Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Andrea Brandolini, nel corso di un'audizione parlamentare sulla legge di bilancio. "Gli indicatori ad alta frequenza, pur fornendo un quadro ancora largamente incompleto, suggeriscono che l'attività economica rimane debole nel trimestre in corso", ha detto Brandolini. Banca d'Italia sottolinea inoltre, a proposito dell'andamento del rapporto tra debito e Pil, come "l'elevato livello del rapporto è un elemento di vulnerabilità per il Paese", in quanto "riduce gli spazi di manovra per fronteggiare eventuali shock avversi e alza il costo del debito anche per i prenditori privati, con effetti negativi sulla competitività dell’intera economia”. Quanto alla manovra economica, l'introduzione della minimum tax, la nuova imposta per i gruppi multinazionali di imprese prevista di una direttiva europea e dell'Ocse, e introdotta nella legge di bilancio, dovrebbe comportare maggiori entrate per circa 0,4 miliardi in media all'anno a partire dal 2025. Via Nazionale ritiene inoltre che l'obiettivo del governo sulle privatizzazioni sia difficile da raggiungere.

Ieri Bloomberg ha scritto che il governo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni avrà probabilmente difficoltà ad accedere a circa metà della quota italiana di fondi messi a disposizione dall'Unione Europea con il PNRR, in quanto la burocrazia, l'inflazione e le difficoltà tecniche rallentano i progetti. L’Italia avrà probabilmente la quarta rata da 16,5 miliardi di euro, anche se con qualche ritardo. La restante parte è sempre già difficile da raggiungere, anche perché il ritmo delle riforme necessarie sta rallentamento. Roma deve ancora accedere a circa 92 miliardi di euro. La quarta tranche porterebbe il totale dei fondi versati a 101,9 miliardi di euro, ovvero circa il 52% di quanto disponibile, in base alle informazioni sul sito web del governo.

TITOLI

Telecom Italia. Consob ha chiesto a Merlyn Advisor, promotore di un piano alternativo alla vendita della rete insieme all'ex manager Stefano Siragusa, di precisare le dichiarazioni stampa relative alla posizione diretta e indiretta detenuta nel gruppo telefonico, spiegano due fonti alla conoscenza della situazione. I legali di Vivendi stanno lavorando per presentare un ricorso legale presso il tribunale di Milano contro la decisione del board di cedere gli asset di rete fissa del gruppo più avanti nel corso di questa settimana o la prossima, dicono altre due fonti vicine al dossier.

Ferrari ha annunciato 250 assunzioni entro il primo semestre 2024.

Lottomatica. Edoardo Mercadante, attraverso il fondo Parvus Asset Management Europe, detiene posizioni lunghe pari al 5,117% della società di scommesse.

Pop Sondrio. Dbrs Morningstar ha confermato i rating migliorando allo stesso tempo il trend a 'positivo' da 'stabile'.

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