Nessun intervento significativo. Breve view sul 2022


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Stock picking

Analisti in vacanza o in attesa di migliori indicazioni sul 2022, e oggi non ci sono cambi di raccomandazioni signifcativi.

Ci aspettiamo una seduta, in linea con il cosiddetto rally di Santa Claus. Sotto la lente sono le ultime cinque sedute di Borsa dell’anno vecchio e le prime due di gennaio. Bank of America, che l’ha studiato bene, dice che dal 1928 in quel periodo l’S&P500 è salito nel 78,5% dei casi.

In particolare vediamo una Borsa meno apprensiva del passato sulla diffusione del Covid con oil in rialzo, ci aspettiamo buon andamento anche sul settore viaggi e tech. L'inflazione sembra sostenuta da buoni dati macro.

Questo fino a i primi giorni di gennaio. Poi ci aspettiamo una lettura un po' diversa dai mercati che si concentreranno a rivedere le statitistiche: dopo un anno di forte rialzo di Borse stimeranno un consolidamento per il 2022.

Noi ci aspettiamo che il 2022 sarà un anno di deciso stock picking, ovviamente se non intereverranno fattori esogeni tipo nuove varianti più aggressive.

Sul fronte virus crediamo che la risposta a livello mondiale, tra diversi strumenti in campo, non solo vaccini ma anche la forte diffusione di taponi fai da te, e il cambio di cultura con l'uso di mascherine, home working e l'accettazione di molti gesti quotidiani di prevenzione, permetteranno di convivere, senza troppi scossoni economici, anche con nuove varianti.

Come stock picking, ovvero una forte selezione di titoli con performance molto diverse fra loro, preferiamo quelli con elevato pricing power, in grado di trasferire l'inflazione sui clienti finali. In particolare siamo positivi sui tech come Apple, bene su Microsoft, Alphabet e Meta Platform. Positivi anche sui tech cinesi con strumenti che utilizzano le azioni di tipo A quotate nel Paese er dribblare i delisting.

Ci aspettiamo che il rialzo dei tassi verrà gestito favorevolmente dal settore bancario, anche se la curva si sta appiattendo e, a livello tecnico, non sarà facile aumentare i margini ma le banche saranno aiutate dal lato commerciale con un aumento dei tassi sul lato prestiti a fronte di depositi retail che rendono ancora zero e depositi presso la Bce con tassi negativi.

Già a metà anno si potrebbe parlare di fusioni bancarie anche a livello europeo, vedi Unicredit ieri.

Ci aspettiamo anche un tentativo di recupero dal comparto viaggi e produttori di aeromobili, vedi Leonardo, Airbus, Boeing con maggiori investimenti nella difesa.

Crediamo che il settore auto potrà fare molto bene, sostenuto dalle vendite dopo anni di produzione a singhiozzo. Bene anche i consumer staples.

Stimiamo molto volatile il settore oil con il calo del prezzo del gas a fronte di un aumento delle temperature atmosferiche a fine febbraio.

Mentre potrebbero arrivare stimoli interessanti sul fronte green e costruzioni dalla politica fiscale e dall'Europa per ridurre le emissioni di Co2. Quindi Long sul comparto batterie, idrogeno e rinnovabili.

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