Nestlé, l’inattesa svolta al vertice inatteso lascia perplessi mercato e analisti

È arrivato come un fulmine improvviso l’inatteso annuncio del cambio a vertice di Nestlé, novità non accolta con squilli di tromba da parte di mercato e analisti. Il titolo Nestlé ha aperto subito in negativo e arrivava a cedere oltre il 2% nelle prime due ore di contrattazione alla Borsa di Zurigo, scendendo a 86,62 franchi svizzeri, ai minimi dal 2019.

Questo calo risulta anche il peggiore tra le componenti dell’indice svizzero SMI, trascinato al ribasso (-0,30%) proprio dalla performance della multinazionale con sede a Vevey attiva nel settore alimentare.

In una nota diffusa ieri sera la società ha annunciato il nuovo Ceo, Laurent Freixe, in sostituzione di Mark Schneider, con quest’ultimo che ha “rinunciato” ai suoi ruoli di Ceo e membro del consiglio di amministrazione, sempre secondo quanto si legge nel comunicato. Il manager lascia dopo 8 anni trascorsi in azienda nel corso dei quali ha “attivamente plasmato il portafoglio aziendale, in linea con la strategia di Nestlé e con un focus su categorie ad alta crescita come caffè, cura degli animali domestici e prodotti nutrizionali per la salute”, ricordano dal gruppo svizzero.

Se i conti degli ultimi trimestri sono stati deludenti, con riflessi significativi sul prezzo delle azioni, il presidente del cda, Paul Bulcke, non ha confermato che questo sia stato il motivo del cambio al vertice del gruppo.

Freixe assumerà il ruolo di Ceo ufficialmente a partire dal primo settembre e nel corso della conferenza con gli analisti ha indicato quali obiettivi principali il miglioramento delle prestazioni e il guadagno di ulteriori quote di mercato. La società, però, si è rifiutata di parlare di previsioni per il 2024 e per il 2025: “Lo scopo di questa discussione non è commentare le nostre attuali previsioni", ha sottolineato Bulcke, aggiungendo che si trattava piuttosto di spiegare il contesto del brusco cambiamento ai vertici del gruppo.

Alcuni analisti valutano positivamente la nomina di Freixe a nuovo CEO che, “grazie ai suoi quasi quattro decenni di attività nella multinazionale vodese, porta con sé una profonda conoscenza delle varie divisioni e attività di Nestlé”, scrive JP Morgan in un commento. Tuttavia, l'improvviso cambio al vertice solleva anche interrogativi sul futuro corso degli affari, dato che i risultati operativi dell'azienda sono stati di recente piuttosto deludenti e il corso delle azioni è sceso significativamente dall'inizio dell'anno.

Gli analisti di Baader Bank ritengono che la rapida scelta di un candidato interno invece di un nuovo CEO esterno potrebbe essere percepita negativamente dai mercati: "Per noi, questo potrebbe essere visto come un messaggio volto a stabilizzare l'azienda a breve e non a cambiarla con nuove idee nel lungo termine".

Nel complesso, le sfide per il nuovo CEO sono ampie, scrivono da Vontobel: “tuttavia, non ci si devono aspettare cambiamenti radicali: Freixe rappresenta piuttosto la continuità, che è anche importante, poiché Nestlé ora ha bisogno di stabilità soprattutto per riconquistare la fiducia degli investitori”.

Secondo ZKB, “il compito di Freixe non è facile, ma la nuova leadership offre ora l'opportunità di ripristinare la fiducia nei mercati” e il forte sostegno interno e l'esperienza nel settore dovrebbero aiutarlo in questa impresa”.