Netflix vince la battaglia delle password e aumenta la redditività
Il titolo ha raggiunto la media dei target price degli analisti. Per salire ancora i risultati in arrivo la settimana prossima dovranno confermare l’ottimo trend di crescita visto nell’ultimo trimestre 2023. Cruciale il blocco della condivisione delle password.
Rialzo del 32% dall’inizio dell’anno
Dopo un rialzo del 32% dall’inizio dell’anno, le azioni Netflix hanno raggiunto la media dei target price degli analisti, indicata a 615 dollari. Quando manca una settimana esatta alla diffusione dei risultati del primo trimestre 2024 (18 aprile), alcuni broker ritoccano all’insù i loro obiettivi di prezzo: chi più timidamente come JP Morgan (nuovo target a 650 dollari da 610 dollari), chi con più decisione come Pivotal Research Group che ha indicato come nuovo obiettivo 765 dollari (dal precedente 700 dollari). Entrambi si aspettano che la società dello streaming televisivo continui a registrare una forte crescita degli abbonamenti e un incremento dell’Arpu, i ricavi per singolo utente.
Il giro di vite sulla condivisione delle password
I dati del quarto trimestre 2023, diffusi a gennaio, hanno mostrato una sorprendente crescita dei ricavi, saliti del 12,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (allora la crescita era stata del 6%). La sorpresa maggiore è venuta dall’aumento del numero degli abbonati, saliti di 13 milioni.
Quel numero indica che la società sta vincendo la battaglia contro la condivisione delle password, una battaglia partita nel 2023 sul mercato Usa per impedire che la stessa chiave di accesso venga utilizzata in luoghi diversi. Il successo di questa crociata non era affatto scontato, con molti osservatori che temevano una reazione negativa da parte dei clienti e magari la cancellazione di abbonamenti.
Successo degli abbonamenti con pubblicità
Per il primo trimestre 2024 il consensus degli analisti indica una stima di ricavi di 9,2 miliardi di dollari, che vorrebbe dire un incremento del 13,5% sul primo trimestre 2023. Se questa accelerazione sarà confermata, sarà la prova che anche un’altra innovazione di Netflix sta funzionando: quella dei nuovi abbonamenti a costo ridotto in cui il cliente accetta un numero limitato di interruzioni pubblicitarie.
Oggi negli Usa gli spot occupano l’8% delle ore di trasmissione. Secondo l’analista Jeffrey Wlodarczak di Pivotal Research, questo spazio potrebbe essere aumentato con notevoli vantaggi economici, considerati gli alti margini del business pubblicitario.
Il margine netto previsto in crescita oltre il 20%
Per l’intero anno 2024 il consensus stima una crescita dei ricavi del 14% a 38,5 miliardi di dollari, con un incremento ben superiore degli utili, previsti a 7,5 miliardi (+38%). La redditività, intesa come margine netto (utile su fatturato), dovrebbe salire nel 2024 al 19,5% dal 16,4% dell’anno precedente, per crescere ancora al 21% nel 2025.
Il prezzo attuale delle azioni (618,2 dollari) corrisponde a un P/E 2024 di 36 volte, decisamente più alto delle 21 volte della media dell’S&P500, ma anche il tasso di crescita degli utili è nettamente più alto della media di Wall Street. Infatti, secondo uno studio di JPM Asset Management, la variazione media degli utili delle società dell’S&P500 nel primo trimestre 2024, tolte le Magnificent Seven (di cui Netflix non fa parte), sarà un calo del 2%.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!