Nexi cerca il recupero con le indiscrezioni per la gara per Eurobank

Giornata positiva per Nexi a Piazza Affari, dopo le perdite dei giorni scorsi. Le azioni Nexi guadagnano oggi oltre il 2% e tornano a 14,90 euro, dopo il crollo di ieri (-2,70%), mentre dal mese di luglio risulta in calo del 23% dal mese.

Oggi tra le migliori del Ftse Mib, Nexi rimane uno delle poche blue chips con un saldo negativo da inizio anno (-9%), insieme a Tim (-20%), Enel (-14%), Saipem (-13%) e Inwit (-2%).

Il rimbalzo di Nexi arriva sulla scia di Worldline, concorrente francese specializzata nei pagamenti elettronici, oggi in crescita del 3%.

Il settore dei pagamenti elettronici risulta in fermento in queste ore a causa di indiscrezioni di stampa relative all’esito della gara in Grecia per le attività di merchante acquiring di Eurobank.

Dalla stampa stanno arrivando indiscrezioni secondo le quali il processo di vendita degli asset Eurobank sarebbe in dirittura d’arrivo e Worldline potrebbe aggiudicarsi l’operazione, anche se non ci sono ancora conferme ufficiali.

Alla gara aveva partecipato anche Nexi, fermatasi dopo la prima fase di offerta, anche in questo caso secondo indiscrezioni pubblicate dal Sole 24 Ore. Secondo MF, invece, Nexi sarebbe ancora in corsa e entrambe le società avrebbero avanzato una proposta molto simile dal punto di vista economico, intorno ai 300 milioni di euro.

Un'eventuale acquisizione degli asset di Eurobank potrebbe avere un beneficio in termini di utili per azione intorno al 2/3%, calcolano gli analisti di Equita Sim.

La penisola greca era stata al centro delle attenzioni di Nexi nei mesi scorsi, con la società italiana che aveva raggiunto un accordo per rilevare il controllo del ramo merchant acquiring di Alpha Bank, dal valore potenziale di oltre 150 mila Pos e nove miliardi di euro di volumi.

Sempre in Grecia, Worldline aveva concluso l’acquisizione del network service provider Cardlink, con 240 mila Pos potenziali.

Eurobank è una delle quattro maggiori banche in Grecia ed è attualmente impegnata in operazioni di pulizia del bilancio che le hanno permesso di ridurre i crediti deteriorati a 5,8 miliardi dai precedenti 12,9 miliardi dello stesso periodo 2020.

Oltre ad un piano importante di riduzione dei costi, il piano di Eurobank prevede anche la cessione di alcuni suoi business con elevati e continui investimenti in tecnologia che non sempre gli istituti di credito sono in grado di sostenere.

Nel frattempo, Nexi sarà attesa alla prova dei conti il prossimo 11 novembre, quando verranno presi in esame da parte del consiglio di amministrazione. La società ha fornito le stime degli analisti relativi al terzo trimestre a all’intero esercizio 2021, comprensivi del contribuito di Nets.

La società dovrebbe chiudere il periodo luglio-settembre con ricavi pari a 595 milioni di euro, in crescita rispetto ai 544 milioni dello stesso esercizio dell’anno precedente.

Il margine operativo lordo adjusted viene stimato a 305 milioni di euro, con una marginalità del 51%.

Per quanto riguarda l’intero esercizio, gli analisti prevedono ricavi pari a 2,26 miliardi di euro e un margine operativo lordo di 1,08 miliardi, corrispondenti ad una marginalità del 48%.