Nexi, esclusiva con Nets per possibile fusione
Nexi e Nets hanno concordato un periodo di esclusiva di dieci giorni per portare avanti le negoziazioni di un accordo vincolante per un’operazione di fusione. All'annuncio dell'avvio dei colloqui il titolo Nexi è entrato in asta di volatilità dopo un calo del 4,89%.
Prosegue la “polarizzazione” nel sistema del fintech europeo
A poche settimane dall’annuncio dell’operazione con Sia, Nexi diventa protagonista della gara per l'acquisizione della danese Nets dopo che la concorrente Global Payments si è ritirata dalla corsa per la società dei pagamenti. Nexi e Nets hanno concordato un periodo di esclusiva di dieci giorni. Obiettivo: portare avanti le negoziazioni di un accordo vincolante per un’operazione di fusione tra le due fintech. Nets è uno dei principali player integrati pan-europei nel settore paytech controllato dal private equity americano Hellman & Friedman.
L’integrazione, specifica Nexi in una nota, «si inquadrerebbe nel contesto del rapido consolidamento in atto a livello internazionale ed europeo nel settore dei pagamenti digitali, già prospettato nell’ambito dell’annunciata operazione di fusione con SIA».
Prevista la fusione di Nets in Nexi con approccio “iso-multiplo”
In base alle linee di intervento condivise, l’operazione dovrebbe prevedere una fusione di Nets in Nexi, con una valutazione delle due società con un approccio “iso-multiplo”, ossia «sulla base dello stesso multiplo calcolato sull’EBITDA atteso per il 2020». L’operazione verrà realizzata interamente attraverso uno scambio azionario, con impegni di lock up di lungo periodo per gli attuali azionisti di Nets (incluso Hellman & Friedman) e non prevede ricorso a ulteriore indebitamento. Tale approccio consentirebbe agli azionisti di entrambe le aziende di beneficiare appieno di importanti sinergie industriali, che si stima possano ammontare a circa 150 milioni di euro. Tali sinergie sarebbero in aggiunta a quelle già̀ identificate (e di simile importo) nel contesto dell’annunciata operazione con SIA e verrebbero realizzate con modalità e tempistiche opportunamente pianificate e compatibili. La combinazione delle due iniziative genererà per gli azionisti una significativa cash EPS accretion.
Nel 2019 Nets ha generato ricavi per circa 1 miliardo di euro e Ebitda adjusted di circa 0,4 miliardi di euro, e presenta un profilo di crescita nel medio termine sostanzialmente in linea con quello di Nexi. «L’eventuale integrazione – specifica ancora la nota – darebbe vita al principale player europeo nel panorama dei servizi di pagamento digitali con livelli di scala, tecnologia, competenze e portafoglio prodotti senza precedenti in grado di servire in modo unico tutti i segmenti di clientela».
Anche Cdp appoggia l’operazione
Cdp Equity azionista di riferimento di Nexi come previsto dall’annunciata combinazione con Sia, ha manifestato il proprio supporto all’operazione. Nexi nel contempo resta «focalizzata e impegnata» a perseguire lo sviluppo organico e a portare a termine la fusione con Sia in linea con i termini e le tempistiche precedentemente comunicate al mercato.
All'annuncio dell'avvio dei colloqui sulla potenziale operazione, che secondo quanto riferito da fonti a Reuters varrebbe 10 miliardi di dollari, il titolo Nexi è entrato in asta di volatilità dopo un calo del 4,89%. Intorno alle 10 ha quasi completamente recuperato il ribasso e alle 12 si colloca poco sopra la parità con un guadagno dello 0,38% rispetto alla chiusura di venerdì, a 13,24 euro.
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