Nio: quotazioni così basse che comprano anche gli scozzesi


Baillie Gifford, società di asset management con sede a Edimburgo, ha incrementato la propria quota diventando il terzo azionista dietro al fondatore William Li e a Tencent. Anche JP Morgan ha aumentato la partecipazione.


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Nel secondo trimestre ha acquistato 7,98 milioni di azioni.

Cresce la componente occidentale nel capitale di Nio. Giovedì 11 agosto a New York le azioni del primo produttore cinese di auto elettriche di lusso hanno chiuso in rialzo del 3,8% dopo la notizia che Baillie Gifford, società di asset management con sede a Edimburgo, ha ulteriormente incrementato la propria quota diventando il terzo azionista. Nel corso del secondo trimestre la scozzese Baillie Gifford ha acquistato 7,98 milioni di azioni, portando la propria partecipazione a  96,7 milioni di azioni.

L’azionariato di Nio vede ora al primo posto Originalwish, la holding del fondatore e Ceo William Li, che possiede 177,4 milioni di azioni, seguita da Tencent, il colosso cinese degli investimenti nel settore tech, con 164,2 milioni di azioni. Baillie Gifford ha scavalcato Black Rock ed è oggi il terzo azionista.

Anche JP Morgan ha approfittato della caduta delle quotazioni di Nio per “raccogliere”  nel secondo trimestre azioni a poco prezzo. La banca ha  reso noto di avere rafforzato il suo pacchetto portandolo a un totale di 5,6 milioni di azioni.

Da maggio forte rimbalzo delle quotazioni (+70%).

Giovedì Nio ha chiuso a Wall Street a 20,82 dollari, una quotazione che
implica ancora una forte sofferenza per molti azionisti. Basti pensare che
nel gennaio 2021 il titolo aveva segnato il suo massimo a 61 dollari. Il

Covid, la carenza dei chip e il rialzo dei tassi hanno creato un gorgo che ha
trascinato in ribasso tutti i produttori di EV (auto elettriche). A metà
maggio Nio era arrivata a segnare un minimo di 12 dollari. Da allora la
società di Shanghai è salita del 70%, ma dall’inizio dell’anno l’azione Nio
è ancora in ribasso del 37%.

I PRODUTTORI DI EV IN BORSA

A luglio vendite in crescita del 27%.

Il recupero delle quotazioni di Nio è sostenuto dai buoni dati di vendita. A luglio Nio ha venduto 10.052 auto segnando un incremento del 27% sullo stesso mese del 2021. Un risultato che segna il ritorno a un tasso di crescita “normale” dopo una primavera difficile a causa delle chiusure per Covid in Cina: ad aprile le vendite erano scese del 28% sullo stesso mese del 2021, a maggio avevano segnato un cauto incremento del 4% e a giugno sono esplose con un rialzo del 60%.

Il primo utile previsto nel 2024.

La storia di Nio è una storia di crescita molto veloce, con i ricavi che passano dai 2,4 miliardi di dollari del 2020 ai 9 miliardi attesi per il 2022.  La società ha idee (il servizio Battery-as-a-Service), modelli, progetti di espansione in Europa e in America, ma molti si chiedono quando arriverà l’utile dopo i tanti soldi finora bruciati. Il 2022 dovrebbe chiudersi con una perdita di 1 miliardo di dollari.

Il consensus degli analisti stima che il primo utile dovrebbe arrivare nel 2024, quando i ricavi dovrebbero superare i 21 miliardi di dollari. Sulla base di questa previsione, la media dei target price è 34,5 dollari, più alto del 68% rispetto al prezzo attuale. A Edinburgo ci credono e stanno facendo la loro scommessa.

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Codice: NIO.US
Isin: US62914V1061
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